mercoledì 24 marzo 2010

Usa raffredda le aspettative del Pakistan

Iniziati ieri i negoziati a Washington

La decisione degli Stati Uniti di rafforzare l’alleanza con il Pakistan rischia di alterare gli equilibri politici e militari del subcontinente indiano. I negoziati avviati ieri a Washington hanno aperto una ‘‘nuova era’’, ‘‘superando anni di incomprensioni’’ come ha detto la segretaria di stato americana Hillary Clinton nella conferenza stampa con il ministro degli esteri pachistano Shah Mahmood Kureshi, Ma hanno creato non poche apprensioni a New Delhi gia’ a I ferri corti con Islamabad per le nuove rivelazioni sulle responsabilita’ delle strage di Mumbai del 2008.
Qureshi, accompagnato dai generali dell’esercito e dei servizi segreti, ha presentato una lunga lista di bisogni per nuove armi necessarie nella guerra agli integralisti islamici e per centrali nucleari. Inoltre ha risollevato il nodo Kashmir chiedendo un eventuale coinvolgimento di Washington, ruolo che New Delhi ha da sempre escluso.
Attenti a non irritare l’India, gli Stati Uniti hanno pero’ gia’ respinto al mittente la maggior parte delle richieste. La stessa Clinton ha detto in un’intervista che un patto sul nucleare civile, come quello a lungo negoziato con New Delhi, non e’all’orizzonte almeno nell’immediato.
Ci sono ancora delle incognite sulla condotta dei pachistani, in particolare sulla vicenda di AQ Khan, lo scienziato che gestiva un traffico di tecnologia nucleare con Corea del Nord e Iran e che ancora non ha rivelato tutti i suoi segreti

venerdì 12 marzo 2010

India e Russia, Putin rilancia l'intesa

India e Russia rilanciano la loro intesa che risale ai tempi della Guerra Fredda. In una visita lampo, di neppure 24 ore, a New Delhi, il premier russo Vladimir Putin ha firmato una serie di importanti accordi nel settore dell’energia nucleare e della difesa. Nella conferenza stampa conclusiva della visita, il primo ministro indiano Manmohan Singh ha definito Putin un “Grande amco dell’india “ sottolineando come le relazioni con la Russia siano un pilastro della politica estera indiana. In serata le due delegazioni hanno firmato cinque intese, tra cui il patto di cooperazione sul’energia atomica che era da qualche tempo nel cassetto pii una road map per la costruzione di centrali nucleari in India. Secondo il capo della compagnia pubblica Rosatom, Sergei Kiriyenko, la Russia intende costruire 12 nuovi reattori, di cui sei entro il 2017. Mosca entra cosi nella gara per il ricco mercato indiano del nucleare civile, una gara che si e’ aperta due anni fa con l’intesa con gli Stati Uniti sulla cooperazione nucleare che ha rotto l’ isolamento internazionale di New Delhi.
Putin ritorna a casa con il carniere pieno anche in materia di armamenti grazie a un mega contratto per la fornitura di 29 caccia Mig e a un altro sulla vendita della vecchia ex portaerei Admiral Gorshkov, vendita bloccata da alcuni anni per una disputa sul prezzo.

Nuovo attacco a Lahore, bilancio di 30 morti in crescita

Per la seconda volta in una settimana, un altro attentato suicida ha insanguinato la città di Lahore. Due esplosioni a distanza di 15 secondi l’una dall’altra hanno ucciso decine di persone, tra cui diversi soldati. Il duplice attacco è avvenuto in una zona ad alta sicurezza della città dove sorgono caserme e edifici militari. Secondo le prime indagini si tratta di due attentatori suicidi al volante di motociclette. Non è ancora chiaro quale fosse l’obiettivo, probabilmente un convoglio militare di passaggio. Il primo kamikaze si è fatto esplodere poco dopo mezzogiorno, ora locale, nei pressi di mercato rionale, il secondo invece in una zona vicino a un popolare incrocio dove sorge anche una moschea che era affollata per la preghiera mussulmana del venerdì. Non sono giunte rivendicazioni almeno per ora. Gli investigatori stanno esaminando il tipo di esplosivo usato per trovare similarità con altri attentati. Lunedì scorso a Lahore un’autobomba contro un ufficio della polizia segreta aveva ucciso la vita a 13 persone.
Il massacro è l’ultimo di una nuova ondata di stragi in Pakistan, dove continua l’offensiva nelle zone tribali del nord ovest a ridosso del confine afghano con il supporto degli attacchi lanciati dai droni statunitensi. Il governo ritiene di aver indebolito rete dei talebani e di aver ucciso il leader Hakimullah Mehsud nella turbolenta area tribale del Waziristan, ma rimane la minaccia dei numerosi gruppi integralisti che trovano supporto e terreno fertile nelle principali città pachistane.