giovedì 29 aprile 2010

Gujarat, yogi digiuna da oltre 70, la scienza indaga

Oltre 30 luminari della scienza sono impegnati in questi giorni a studiare lo straordinario caso di Prahlad Jani, lo yogi indiano che sostiene di sopravvivere da oltre 70 anni senza mangiare e bere. L'eremita di 82 anni, che vive in una grotta nello stato settentrionale del Gujarat, si trova da una settimana in isolamento in un ospedale di Ahmedabad dove e' sottoposto a un completo check up che comprende la risonanza magnetica, controllo del cuore e elettroencefalogramma, altre a regolari analisi del sangue. I suoi movimenti sono sorvegliati da due telecamere fisse e una mobile. In un servizio trasmesso oggi, il canale televisivo Cnn-Ibn lo ha mostrato seduto sul letto nella classica posizione del loto, con una tunica rossa e un grosso anello d'oro al naso. Jani sostiene di non avere mai fame o sete, di non andare mai in bagno e di nutrirsi con le ''energie'' provenienti dalla meditazione e da un’antica pratica yoga.
L'esperimento e' stato organizzato da un centro medico del ministero della difesa con l'obiettivo di capire come e' possibile per un essere umano vivere senza alcuna alimentazione. ''Se riusciamo a comprendere il fenomeno, possiamo studiare delle tecniche per aiutare le persone a resistere a fame e sete'' ha spiegato il direttore del Defence Institute of Physiologist and Allied Science (Dipas), un'unita' dell'Organizzazione della difesa per la ricerca e sviluppo (Drdo). Ha poi aggiunto che la tecnica potrebbe essere utile a militari e anche astronauti in missioni spaziali. Gli scienziati della difesa, insieme ad alcuni esperti della Nasa, avevano gia' cercato una spiegazione scientifica nel 2003 quando Jani fu esaminato per una decina di giorni, sempre in una camera di ospedale controllata 24 ore su 24.
I medici furono sorpresi dalle capacita' dello yoghi di controllare a proprio piacimento il livello delle urine. Secondo il neurologo Sudhir Shah, che ha gia' studiato diversi casi di digiuno prolungato tra i santoni indiani, sembra che l'ultraottantenne ''sia capace di produrre urina nella sua vescica e poi, a suo piacimento, rimandarla in circolo''.
Il test durera' ancora una settimana. I medici sono sorpresi di come l'asceta, nonostante la magrezza, si trovi in ottime condizioni di salute e abbia ''il cervello di un venticinquenne''.
Originario di un povero villaggio del Gujarat, Jani dice di aver ottenuto i suoi poteri dalla dea indu' Durga. Tra la popolazione locale e' considerato un ''santo'' e chiamato rispettosamente ''mataji''.
Secondo gli esperti di yoga e filosofie orientali, c'e' una tecnica nota come ''breatarianismo'' che consiste nell'assorbire tutte le sostanze vitali di cui ha bisogno un essere umano dalle ''energie'' dell'universo. Il digiuno, in particolare, e' visto come un dominio della mente sul corpo.
Tuttavia ci sono molti scettici, e non solo negli ambienti medico-scientifici. Il caso di Jani e' stato infatti denunciato come una ‘bufala’’ dall'Indian Rationalist Association, famosa per ''smascherare'' falsi guru e santoni. ‘’E’ scioccante che il governo e anche i medici si siano mostrati cosi’ ingenui da credere che un uomo possa vivere cosi' a lungo senza bere e mangiare’’ aveva scritto il presidente Sanal Edamaruku in una lettera al ministero della difesa.

mercoledì 28 aprile 2010

Cricketopoli, lo scandalo investe sport, politica e cinema

Pubblicato da Il Giornale

L’India è finita nel pallone o meglio sotto i colpi di una mazza da cricket. Da alcune settimane una gigantesca tangentopoli ha investito il mondo del cricket, un gioco che noi è incomprensibile, ma che per un miliardo e passa di indiani e fonte di quotidiana ossessione. Lo scandalo, iniziato con un innocente messaggio su Twitter, ha raggiunto proporzioni gigantesche ed è arrivato dritto dritto sul tavolo della leader Sonia Gandhi, alle prese con non pochi altri grattacapi in questi giorni per via dell’inflazione galoppante e di una mini Watergate in parlamento.
Gli ingredienti di questa “cricketopoli” sono i soliti, di quelli che fanno pensare che tutto il mondo è paese. Ci sono le bellissime star di Bollywood, strapagati giocatori stranieri, i paperoni della nuova India come il re della birra e della formula uno Vijay Mallya, rampolli della Mumbai bene e naturalmente anche politici altolocati. Una miscela maleodorante di gelosie, lotte di potere, mazzette, favoritismi e evasione fiscale ha sommerso l’intero paese dal Rajasthan fino alla pacifica città meridionale di Cochin. Si sono scoperchiate pentole che da anni bollivano e adesso che il latte e’ versato nessuno sa come pulire il fornello.
Il principale imputato è la Indian Premier League (IPL), un super torneo a eliminazione che coinvolge otto squadre, una per ogni metropoli indiana, e che prevede partite più corte e più eccitanti per il pubblico maschile grazie alla presenza di ragazze pon pon occidentali e di star dello spettacolo che tifano dalle tribune di onore. E’ una formula creata soprattutto per la televisione. La Premier league, nata tre anni fa, ha un giro d’affari da capogiro valutato da alcuni in oltre 4 miliardi di dollari, di cui metà in diritti televisivi accaparrati dal colosso giapponese Sony e il resto in mega sponsorizzazioni tra cui Google. E’ forse uno dei campionati più ricchi del mondo, ancor di più del calcio e da ciò si capisce anche la rapacità di coloro che lo gestiscono. L’inventore di questa macchina da soldi è Lalit Modi, erede di una famiglia industriale, che figura nella lista dei 30 uomini più potenti, amante del lusso, proprietario di un aereo privato e di uno yacht. Il fisco indiano, in un raid nel suo ufficio di Mumbai, lo ha accusato di evasione fiscale, riciclaggio di denaro sporco e di avere incassato diverse mazzette nelle aste di assegnazione delle squadre partecipanti. Gli ispettori si sono trovati di fronte a un complesso giro di soldi attraverso paradisi fiscali e società fittizie. Nonostante lui si proclami innocente, la Federazione nazionale indiana di cricket (Board of Control for Cricket in India o BCCI) lo quindi ha sospeso “per aver infangato il nome del cricket” e già rimpiazzato con un altro manager. La cacciata è avvenuta proprio dopo la finale del torneo due giorni fa a Mumbai. Contro di lui pesano 20 casi sospetti di tangenti tra cui una di 80 milioni di dollari per i diritti televisivi, irregolarità e favoritismi, come quello relativo alla squadra dei Rajasthan Royals, appartenente al cognato.
Modi è inoltre considerato vicino a un partito regionale presente nella coalizione di centro sinistra del governo guidata da Manmoha Singh e a cui appartengono i due ministeri chiave dell’agricoltura e dell’aviazione. Entrambi i ministri hanno parenti coinvolti a diverso titolo nel torneo.
Oltre a Modi, l’atra testa a rotolare finora è stata quella del viceministro degli esteri Shashi Tharoor, ex diplomatico Onu e braccio destro di Kofi Annan. Dopo aver perso la corsa come segretario generale al Palazzo di Vetro, Tharoor è tornato alle radici in Kerala, stato del sud dell’India, dove gli è stato offerto dal partito del Congresso la candidatura a un seggio, poi vinto nelle elezioni dello scorso anno. Considerato come il “volto nuovo’” del vecchio partito dei Nehru Gandhi e dato come futuro ministro degli esteri, Tharoor ha pagato cara la sua loquacità su Twitter e le sue frequentazioni intime con un’avvenente donna d’affari che abita a Dubai. Su internet è stato accusato da Modi di aver aiutato la sua bella ad avere una quota gratis del valore di 15 milioni di dollari della futura squadra del Cochin, che giocherà nella prossima edizione quando le squadre della Ipl saranno portate a dieci. Non è chiaro, e molto probabilmente non lo sarà mai, il suo ruolo nella vicenda, ma da allora il suo destino è stato segnato. Dopo alcuni giorni di clamore sui media e di costante pressing dell’opposizione indu nazionalista, il viceministro è stato bacchettato dalla Gandhi e poi convocato per ben due volte in un giorno a casa del premier Singh. Dopo una convulsa giornata, il recalcitrante Tharoor, ormai con le spalle al muro, ha dovuto rassegnare le dimissioni dall’incarico. “Spero solo che il mio gesto possa portare a una pulizia nel mondo del cricket” ha scritto su Twitter dove ha ricevuto il sostegno di migliaia di internauti.
Da quando e’ rotolata la sua testa, il marcio e’ cominciato ad affiorare e riversarsi negli stadi pieni di tifosi dove, per una curiosa coincidenza, si e’ conclusa domenica la Premier League con la vittoria dei Chennai Super Kings. Ma erano in pochi a festeggiare.

Vertice Saarc, leader riconoscono fallimento integrazione

I leader dell'Asia meridionale riuniti in Bhutan hanno riconosciuto il fallimento della loro cooperazione e integrazione politica e economica a causa di profonde differenze che dividono India e Pakistan, i due stati dominanti nella regione. Nel vertice annuale dell'Associazione dell'Asia meridionale per la cooperazione regionale (Saarc), che si e' aperto oggi nella capitale Thimphu, sono prevalsi i toni pessimistici. A 25 anni dalla sua nascita la Saarc, composta da otto nazioni con una popolazione totale di 1,5 miliardi di persone, ''possiamo notare che il bicchiere e' mezzo pieno e rallegrarci oppure possiamo ammettere che e' mezzo vuoto e quindi fare un esame di coscienza'' ha detto il primo ministro indiano Manmohan Singh nel suo discorso introduttivo. Il premier, che domani incontrera' il suo omologo pachistano Yufuf Raza Gilani in un nuovo tentativo di riprendere il dialogo, ha ammesso che ''la quota di scambi interni e di investimenti nell'area e' ancora molto al di sotto di quella registrata nell'Est e nel Sud Est asiatico''. Della stessa opinione anche Lyonchhen Jigmi Thinly, il primo ministro del piccolo regno del Bhutan che ha ospitato il vertice per la prima volta all'insegna dello slogan ''Towards a Green and Happy South Asia'' (verso un'Asia meridionale verde e felice). Il Bhutan e' famoso per aver introdotto la ''felicita'' nel calcolo del prodotto lordo nazionale.
Sul fronte ambientale, e' da segnalare l'iniziativa lanciata dall'India di un fondo per l'ambiente con lo scopo di aiutare i paesi piu' vulnerabili al cambiamento climatico come le Maldive, rappresentate al vertice dal presidente Mohamed Nasheed. Secondo il leader dell'arcipelago del Pacifico la rivalita' indo-pachistana ha impedito ogni progresso verso una maggiore cooperazione regionale.
Anche in questo vertice l'attenzione e' infatti concentrata sull'incontro bilaterale tra Singh e Gilani, pervisto per domani pomeriggio e organizzato all'ultimo minuto tra le due diplomazie dopo la decisione domenica scorsa di Islamabad di collaborare nelle indagini sull'attentato di Mumbai del 2006 che ha congelato le relazioni tra le due potenze nucleari. Le prospettive di una ripresa del dialogo sono pero' offuscate da uno scandalo di spionaggio, emerso ieri proprio alla vigilia del vertice Saarc, che ha coinvolto una diplomatica indiana accusata di aver passato informazioni riservate ai servizi segreti pachistani.

lunedì 26 aprile 2010

India, scoppia la ''Cricketopoli''

Da oltre due settimane l'India e' sconvolta da un mega scandalo che ha travolto il cricket, lo sport nazionale e autentica passione di milioni di telespettatori. La ''cricketopoli'' ha creato gia' due vittime: il presidente della Premier League (Ipl), Lalit Modi, sospeso ieri sera dalla Federazione nazionale di cricket (Bcci) proprio dopo la finale del torneo, e il politico emergente Shashi Tharoor, viceministro degli esteri e pupillo di Sonia Gandhi. Ma la polemica, che ha monopolizzato l'attenzione di tutti i media, rischia ora di far scricchiolare anche la coalizione di governo guidata da Manmohan Singh, gia' sotto pressione per il rincaro dei generi alimentari e benzina. L'opposizione indu nazionalista promette di scatenare un terremoto in parlamento dove gia' infuria una polemica per le intercettazioni telefoniche di alcuni leader politici.
Nell'occhio del ciclone e' proprio la Premier League, un campionato che tra giocatori stranieri, sponsorizzazioni, diritti televisivi ha un giro d'affari da capogiro stimato in oltre 4 miliardi di dollari. Il torneo a eliminazione e' composto da 8 squadre che rappresentano le principali citta' indiane ''assegnate'' con un'asta alle piu' famose star di Bollywood e ricchi industriali. A gestire questa enorme macchina da soldi e' da tre anni Lalit Modi, 46 anni, un controverso personaggio frequentatore dei salotti bene di Mumbai, considerato ''vicino'' a un piccolo partito che fa parte della coalizione di governo. E' lui il personaggio chiave della ''mazzettopoli'' ed e' attualmente sotto inchiesta per riciclaggio di denaro sporco e evasione fiscale. Secondo la stampa indiana, il presidente della Ipl era al centro di un vasto giro di denaro veicolato attraverso societa' fittizie nei principali paradisi fiscali del mondo.
Nonostante la sospensione e la sua sostituzione avvenuta oggi con l'industriale farmaceutico Chirayu Amin, Modi continua a proclamarsi innocente e promette battaglie legali contro i suoi ex protettori della Federazione. In una riunione oggi lo hanno accusato di aver truccato alcune partite, commesso irregolarita' nelle aste e nella vendita dei diritti televisivi.
A svelare lo scandalo era stato due settimane fa con un messaggio su Twitter l'ex viceministro degli esteri e ex diplomatico Onu, Shashi Tharoor, coinvolto in una vicenda di favoritismi politici. Tharoor era stato costretto a dimettersi su pressione del partito del Congresso che pensava di arginare lo scandalo, ma che invece ha scoperchiato un enorme ''tangentopoli'' che nei prossimi giorni riservera' molto probabilmente altre sorprese.

venerdì 23 aprile 2010

SRI LANKA: NEL NUOVO GOVERNO FRATELLO E CUGINA DI RAJAPAKSE

Il nuovo governo dello Sri Lanka, nominato dal presidente Mahinda Rajapakse, ha prestato giuramento oggi a Colombo e si presenta come un rafforzamento della dinastia familiare del capo dello stato. La compagine governativa e' formata da 37 ministri e 39 vice, un numero ridotto rispetto al precedente esecutivo.
In totale i dicasteri sono 41, di cui quattro sono stati assunti da Rajapakse. Il presidente ha infatti mantenuto i portafogli della difesa e delle finanze, a cui ha aggiunto la gestione di altri due dicasteri, quello dei porti e aviazione e quello delle autostrade.
Forte della sua vittoria nelle elezioni parlamentari dell'8 aprile dove il suo partito nazionalista ha ottenuto quasi il 60% dei consensi, Rajapakse ha rafforzato la sua influenza con l'inclusione di alcuni familiari. Ha affidato al fratello minore, Basil, il ministero dello sviluppo economico, creato per gestire la ricostruzione dell'isola dopo tre decenni di conflitto tamil-cingalese, mentre la cugina, Nirupama, e' stata nominata viceministro per le risorse idriche. Il fratello maggiore, Chamal Rajapakse, era stato eletto ieri alla carica di presidente del parlamento riunito a Colombo per la seduta inaugurale. Un terzo fratello e suo braccio destro, Gotabhaya Rajapakse, ricopre attualmente la carica di segretario della difesa, un ruolo chiave per la vittoria militare sulle Tigri Tamil di un anno fa. Per finire, il figlio e erede politico, Namal, 24 anni, e' entrato in parlamento dove e' il piu' giovane deputato. Lavorera' nell'ufficio della presidenza.
Per quanto riguarda gli altri dicasteri importanti, gli affari esteri saranno di competenza di Gamini Laksham Peiris, politico proveniente dall'opposizione e capo negoziatore durante il fallito processo di pace con separatisti tamil gestito dai norvegesi. Mentre gli interni sono andati a John Seneviratne, ex ministro dell'energia.
La cerimonia di giuramento si e' tenuta nel palazzo della presidenza ad un'ora specifica considerata di buon auspicio secondo le tradizioni zodiacali cingalesi.

Arrestato il ''guru del sesso'' Nityananda

Un santone indu' e' al centro di uno scandalo per le sue lezioni di ''sesso tantrico'' a cui i suoi fedeli, in particolare donne, si sottoponevano dopo aver firmato una dichiarazione liberatoria che li vincolava alla segretezza.
Il guru Swami Nityananda, chiamato dalla stampa indiana ''il guru del sesso'', e' stato arrestato in un villaggio dell'Himalaya dove si era rifugiato da oltre un mese con alcuni discepoli dopo la diffusione di un video che lo mostrava in posizioni compromettenti con due giovani attrici. Dovra' comparire davanti a un tribunale di Bangalore, dove sorge il suo ashram, per atti osceni, stupro, intimidazioni e offesa dei sentimenti religiosi.
Durante l'incursione nella casa del guru, la polizia criminale ha trovato dei ''contratti'' riservati ai fedeli con alcune clausole abbastanza esplicite su pratiche sessuali e su uso di materiale pornografico. A rivelare i dettagli e' il ''Times of India'' che e' entrato in possesso di uno di questi formulari per l'iscrizione a un corso chiamato ''Learning from the Master Programme'' (Imparare dal programma del maestro). Coloro che sottoscrivevano il ciclo di lezioni dovevano essere a conoscenza che ''il programma poteva comprendere l'apprendimento e la pratica di antichi segreti tantrici relativi all'orgasmo femminile e maschile, incluso l'uso dell'energia sessuale''. Inoltre, accettavano ''che le attivita' potevano includere nudita', visioni di immagini e video pornografici, contatti intimi e descrizioni di natura erotica''.
Nell'ultima condizione, i fedeli dichiaravano di scaricare da ogni resposabilita' il titolare dell'ashram e ogni altra persona coinvolta nel programma e di non rivelare a nessuno il contenuto del corso.
Secondo il quotidiano, ''la maggior parte dei seguaci erano donne divorziate o donne che si separavano dopo aver seguito il programma''. In possesso del guru sono stati trovati piu' di 30 video che lo riprendono in pose erotiche con varie donne. Erano parte del materiale usato nelle lezioni.
Il guru Nityananda, 32 anni e un viso attraente incorniciato da lunghi capelli corvini, e' popolare nel sud dell'India e anche in Europa e Stati Uniti dove sorgono alcune filiali del suo centro chiamato Dhyanapeetam (centro della conoscenza). In India ha aperto 11 ashram e secondo i suoi sostenitori ha oltre 2 milioni di seguaci nel mondo.
Il filmato trasmesso da una tv agli inizi di marzo aveva sollevato la rabbia dei suoi fedeli che avevano inscenato violente dimostrazioni di protesta davanti al suo ashram di Bangalore, nel sud dell'India.
In un'intervista, mentre si trovava al Kumbh Mela nella citta' sacra di Haridwar, Nityananda, si era difeso dicendo che il video era stata una ''fabbricazione'' e aveva annunciato di dedicarsi all'eremitaggio. Ma poi aveva fatto perdere le sue tracce. ''Non si era nascosto, ma si era solo allontanato dal suo ashram in attesa che gli venisse data la liberta' su cauzione'' ha precisato il suo legale a un'agenzia di stampa.
Dopo la cattura avvenuta nel villaggio di Solan, nello stato settentrionale dell'Himachal Pradesh, il santone e' stato trasferito in prigione. Lungo la strada, precisa la fonte, e' stato attaccato da un insegnante che gli ha tirato contro una ciabatta di plastica.

India, bufera nel mondo del cricket

Una bufera sta travolgendo il mondo del cricket indiano, le star di Bollywood e anche alcuni componenti del governo di Manmohans Singh. Nell'occhio del ciclone e' la premier league indiana (Ipl), un torneo che tra strapagati campioni stranieri, sponsorizzazioni e diritti televisivi vale oltre 4 miliardi di dollari, piu' che un torneo di calcio.
Da due giorni gli ispettori del fisco indiano stanno setacciando gli uffici delle 8 squadre a caccia di documenti su societa' fantasma e di presunti fondi neri finiti in paradisi fiscali. Tra i proprietari del ''franchising'' delle squadre ci sono alcuni famosi attori e attrici oltre a industriali, come Vijay Mallya, il re della birra e degli aerei. La formula della ''premier league'', con partite brevi e con la presenza di ragazze ''pon-pon'' negli stadi, era stata creata tre anni fa. L'ideatore e' Lalit Modi, un controverso uomo d'affari che oggi e' al centro dello scandalo per la sua frequentazione con l'establishment politico e per la sua richezza, che comprende un jet privato e uno yacht.
Lo scandalo era scoppiato la scorsa settimana in seguito a un messaggio su Twitter in cui Modi accusava il viceministro degli esteri Shashi Tharoor, ex diplomatico Onu e saggista, di aver aiutato un'amica intima di Dubai a ottenere un contratto di franchising per una squadra del Kochi (nello stato meridionale del Kerala) per il prossimo anno. Dopo alcuni giorni di polemiche al vetriolo alimentate dall'opposizione indu nazionalista, il partito del Congresso di Sonia Gandhi era stato costretto a silurare Tharoor, una promessa politica in vista del cambio generazionale guidato dal figlio Rahul nel secolare partito dei Nehru-Gandhi.
Intanto il torneo, minacciato anche da attentati terroristici, va avanti con la semifinale che si tiene oggi a Mumbai.

TRE CONDANNE A MORTE PER ATTENTATO A MERCATO DI DELHI

Tre militanti separatisti kashmiri sono stati condannati a morte per una strage avvenuta 14 anni fa in un mercato di New Delhi e costata la vita a 13 persone. Lo riportano fonti di stampa indiane riferendo della sentenza pronunciata oggi da un tribunale della capitale.
Dopo il massacro, compiuto con un'autobomba nel mercato di Lajpat Nagar, la polizia aveva arrestato dieci militanti del Fronte Islamico Jammu and Kashmir (Jkif), un gruppo clandestino attivo nella regione contesa himalayana da India e Pakistan. Quattro di loro sono stati stati prosciolti per mancanza di prove.
I giudici hanno inflitto la pena capitale per Mohammad Naushad, Mirza Khan e Ali Bhat e l'ergastolo per un quarto complice. Altri due imputati, tra cui l'unica donna coinvolta nella strage, sono stati condannati a pene minori per il possesso di esplosivi.

lunedì 12 aprile 2010

SAGGIO - Le ossessioni sessuali del Mahatma

Il Mahatma Gandhi era un uomo tormentato dal sesso e dalle donne. Lo rivela un nuovo libro dello storico britannico Jad Adams che descrive nei dettagli la maniacale ossessione del leader dell'indipendenza indiana per la propria vita sessuale e le ''prove'' di astinenza a cui si sottoponeva, tra cui quella di dormire nudo a fianco di giovani adolescenti.
Il libro ''Gandhi: Naked Ambition'' e' recensito oggi nelle pagine centrali del quotidiano indiano ''Mail Today'' dove compare anche un'intervista all'autore noto per aver gia' esplorato la vita sessuale di personaggi famosi, tra cui il ''misogeno'' Rudyard Kipling.
L'argomento non e' nuovo, ma e' gia' stato trattato in molti saggi ed era gia' stato oggetto di scandalo durante gli ultimi anni di vita dell'apostolo per la pace ucciso nel 1948. Ma e' la prima volta che questo controverso aspetto del ''fachiro seminudo'', secondo la sprezzante definizione di Winton Churchill, e' analizzato nell'intero arco della sua vita, dal matrimonio precoce a 13 anni con la quattordicenne Kasturba fino all'ultimo ritratto che lo raffigura sostenuto da due ragazze da lui definite ''le stampelle della mia vecchiaia''.
Ne emerge un ritratto sorprendente e inedito del Mahatma che va oltre l'iconografica immagine di protettore dei diritti degli oppressi e dei piu' deboli. Nei suoi scritti autobiografici si ritrova in modo costante il tema della castita' e della difficolta' di sopprimere l'istinto sessuale nonostante la ferrea dieta vegetariana a base di verdura non cotta e frutta secca.
Il libro ricorda, in particolare, quando Gandhi all'eta' di 16 anni abbandono' il capezzale del padre malato per andare a soddisfare un ''urgente bisogno sessuale'' con la moglie. Quando torno' lo trovo' morto e questo episodio ''lo tormento' per tutta la vita'' scrive il giornale.
Nel 1906, quando era ancora in Sudafrica all'eta' di 36 anni decide di fare voto di castita' (''brahmacharya''), ma erano gia' molti anni che aveva iniziato i suoi ''esperimenti'', per esempio costringendo i ragazzi e le ragazze del suo ''ashram'' a fare la doccia insieme per metterli in tentazione e poi punirli personalmente se cedevano al ''richiamo della natura''. Di ritorno in India, nella sua nuova casa-monastero nello stato settentrionale del Gujarat, adotta un regime di vita ancora piu' ascetico predicando che i rapporti sessuali non erano permessi neppure a scopo di procreazione.
Il saggio elenca anche le ''donne'' della sua vita, che si innamorarono di lui, a partire dalla bengalese Saraladevi Choudurani, alla missionaria danese Esther Faering e la devota Mirabehn, figlia di un ammiraglio inglese.
Nel 1936, quando la sua salute era diventata precaria a causa dei digiuni e privazioni, ''adotta'' due ragazze Abha e Sushila che lo assistono giorno e notte. E' lui stesso a rivelare di entrare nel bagno dove Sushila si sta lavando, ma ''di tenere gli occhi chiusi''.
''Sorprendentemente Kasturba conosce le bizzarre abitudini del marito e le approva'' scrive il quotidiano. Dopo la morte della moglie nel 1944, i test di autocontrollo diventano piu' radicali fino a chiedere a sua nipote adolescente, Manu, di dormire nuda insieme a lui. ''Dobbiamo mettere alla prova la nostra purezza'' le scrive in una lettera. E cosi' fece insieme a lei e all’altra ragazza Abha fino all'ultimo giorno della sua vita.

SAGGIO - Le ossessioni sessuali del Mahatma

Il Mahatma Gandhi era un uomo tormentato dal sesso e dalle donne. Lo rivela un nuovo libro dello storico britannico Jad Adams che descrive nei dettagli la maniacale ossessione del leader dell'indipendenza indiana per la propria vita sessuale e le ''prove'' di astinenza a cui si sottoponeva, tra cui quella di dormire nudo a fianco di giovani adolescenti.
Il libro ''Gandhi: Naked Ambition'' e' recensito oggi nelle pagine centrali del quotidiano indiano ''Mail Today'' dove compare anche un'intervista all'autore noto per aver gia' esplorato la vita sessuale di personaggi famosi, tra cui il ''misogeno'' Rudyard Kipling.
L'argomento non e' nuovo, ma e' gia' stato trattato in molti saggi ed era gia' stato oggetto di scandalo durante gli ultimi anni di vita dell'apostolo per la pace ucciso nel 1948. Ma e' la prima volta che questo controverso aspetto del ''fachiro seminudo'', secondo la sprezzante definizione di Winton Churchill, e' analizzato nell'intero arco della sua vita, dal matrimonio precoce a 13 anni con la quattordicenne Kasturba fino all'ultimo ritratto che lo raffigura sostenuto da due ragazze da lui definite ''le stampelle della mia vecchiaia''.
Ne emerge un ritratto sorprendente e inedito del Mahatma che va oltre l'iconografica immagine di protettore dei diritti degli oppressi e dei piu' deboli. Nei suoi scritti autobiografici si ritrova in modo costante il tema della castita' e della difficolta' di sopprimere l'istinto sessuale nonostante la ferrea dieta vegetariana a base di verdura non cotta e frutta secca.
Il libro ricorda, in particolare, quando Gandhi all'eta' di 16 anni abbandono' il capezzale del padre malato per andare a soddisfare un ''urgente bisogno sessuale'' con la moglie. Quando torno' lo trovo' morto e questo episodio ''lo tormento' per tutta la vita'' scrive il giornale.
Nel 1906, quando era ancora in Sudafrica all'eta' di 36 anni decide di fare voto di castita' (''brahmacharya''), ma erano gia' molti anni che aveva iniziato i suoi ''esperimenti'', per esempio costringendo i ragazzi e le ragazze del suo ''ashram'' a fare la doccia insieme per metterli in tentazione e poi punirli personalmente se cedevano al ''richiamo della natura''. Di ritorno in India, nella sua nuova casa-monastero nello stato settentrionale del Gujarat, adotta un regime di vita ancora piu' ascetico predicando che i rapporti sessuali non erano permessi neppure a scopo di procreazione.
Il saggio elenca anche le ''donne'' della sua vita, che si innamorarono di lui, a partire dalla bengalese Saraladevi Choudurani, alla missionaria danese Esther Faering e la devota Mirabehn, figlia di un ammiraglio inglese.
Nel 1936, quando la sua salute era diventata precaria a causa dei digiuni e privazioni, ''adotta'' due ragazze Abha e Sushila che lo assistono giorno e notte. E' lui stesso a rivelare di entrare nel bagno dove Sushila si sta lavando, ma ''di tenere gli occhi chiusi''.
''Sorprendentemente Kasturba conosce le bizzarre abitudini del marito e le approva'' scrive il quotidiano. Dopo la morte della moglie nel 1944, i test di autocontrollo diventano piu' radicali fino a chiedere a sua nipote adolescente, Manu, di dormire nuda insieme a lui. ''Dobbiamo mettere alla prova la nostra purezza'' le scrive in una lettera. E cosi' fece insieme a lei e all’altra ragazza Abha fino all'ultimo giorno della sua vita.

Kumbh Mela, niente bagno nel gange per Sonia Gandhi

Sonia Gandhi ha rinunciato al bagno sacro nelle acque del Gange per ''non creare inconvenienti'' alla folla di pellegrini radunati per celebrare il Kumbh Mela. La leader italo indiana del Congresso avrebbe voluto partecipare al grande evento religioso induista in corso ad Haridwar, nel nord dell'India, ma ha preferito cancellare la sua partecipazione per paura di creare dei disordini. Lo riferiscono i quotidiani indiani. ''Nonostante fossi molto interessata ad andare, ho cambiato idea perche' ritengo che la mia visita avrebbe causato disturbo agli altri fedeli'' scrive la Gandhi in un comunicato diffuso ieri.
Il Kumbh Mela, uno dei piu' grandi raduni religiosi al mondo, si conclude mercoledi con il ''bagno reale''. Centinaia di migliaia di pellegrini sono gia' presenti sui ''ghat'' del Gange per compiere il rito purificatorio. La Gandhi era stata invitata dagli organizzatori del pellegrinaggio. Nel suo messaggio la leader ha sottolineato l'importanza della tradizione secolare del Kumbh Mela e ha elogiato gli ''asceti e santoni che diffondono valori di giustizia e tolleranza a cui si ispira societa' indiana''.
La Gandhi si era immersa nella acque del Gange durante nel 2001 durante un Kumbh Mela per rispondere alle polemiche del partito rivale indu nazionalista che l'aveva attaccata per le origini straniere e per la fede cristiana

giovedì 8 aprile 2010

Sri Lanka, bassa affluenza alle elezioni parlamentari

E’ stata particolarmente bassa l’affluenza al voto nello Sri Lanka che oggi ha votato per rinnovare i 255 seggi del parlamento. Secondo i primi dati si parla del 40%. Alle urne sono stati chiamati oltre 14 milioni di elettori che sono ritornati ai seggi dopo circa tre mesi dal voto che ha riconfermato al potere il presidente Mahinda Rajapaksa. La giornata elettorale e’ stata caratterizzata da diversi incidenti e violenze nonostante il dispiegamento di decine di migliaia di militari. Uno dei primi a votare e’ stato lo stesso Rajapaksa. Secondo i sondaggi, il suo partito nazionalista sarebbe il favorito e potrebbe ripetere il successo ottenuto il 26 gennaio quando sconfisse il rivale Sarath Fonseka, l’ex capo di stato maggiore detenuto in un carcere di Colombo in attesa di essere processato davanti alla corte marziale. L’arresto del generale ha indebolito il fronte dell’opposizione che ora si trova divisa e disorientato. Rajapaksa punta ad ottenere una forte maggioranza di due terzi dei seggi per poter modificare la costituzione e rafforzare il suo potere.
Questo voto e’ anche importante per la minoranza tamil che vive negli ex territori ribelli riunificati un anno fa dopo l’eliminazione delle Tigri tamil. Ma proprio in queste aree l’affluenza e’ stata bassa. Alcuni bus che trasportavano nei seggi gli sfollati di guerra che ancora vivono nei campi dei militari sono stati ritardati, secondo quanto riferisce un giornale srilankese.

mercoledì 7 aprile 2010

INDIA: GIOCATORE SHOAIB MALIK DIVORZIA

A sorpresa il giocatore di cricket pachistano Shoaib Malik ha deciso di divorziare da Ayesha Siddiqui, la ragazza indiana che aveva detto di essere sua moglie e che stava per mandare in fumo il suo matrimonio con la star indiana del tennis Sania Mirza. E' l'ultimo colpo di scena in questo triangolo amoroso che da giorni domina le cronache rosa di India e Pakistan.
Ad annunciare la decisione, raggiunta ieri sera attraverso un compromesso tra le famiglie, e' stato un ministro dello stato dell'Andhra Pradesh ai giornalisti che da un paio di giorni si sono radunati nella citta' di Hiderabad per seguire lo scandalo che ha rischiato di provocare anche un incidente diplomatico tra le due paesi asiatici.
Il divorzio e' stato consensuale e conforme alla legge mussulmana. In seguito all'accordo, la famiglia di Ayesha ha ritirato la denuncia per truffa e adulterio che aveva presentato contro Malik lunedi' scorso quando il campione sportivo era arrivato in India per il matrimonio con la famosa tennista.
La madre di Ayesha, comparsa davanti alla televisione CNN IBN si e' detta ''soddisfatta''. Secondo alcune fonti di stampa non ci sarebbe stato versamento di denaro.
La decisione di concedere il divorzio contraddice la versione sostenuta da Malik che ha contestato la validita' del matrimonio contratto per procura con una ragazza indiana che in realta' non corrispondeva ad Ayesha ma a un'altra misteriosa giovane di cui esiste solo una fotografia.
Sembra che a contribuire alla clamorosa ammissione sia stata una prova ''inconfutabile'' in possesso di Ayesha. Secondo quanto scrive oggi il quotidiano indiano ''Mail Today'', la giovane ha consegnato alla polizia di Hyderabad un vestito indossato la prima notte di nozze e macchiato del liquidio seminale di Shoaib. Secondo la tradizione, le donne mussulmane conservano gli indumenti che indossano la prima notte di matrimonio. Al giornale Ayesha ha rivelato di aver trascorso due notti con il neo sposo Malik in due diversi hotel a cinque stelle di Hyderabad.
In seguito e' stata abbandonata dal campione di cricket che non ha voluto piu' vederla perche' era diventata troppo grassa.''Ho anche fatto un'operazione di chirurgia estetica, ma non e' servito a nulla'', ha spiegato sconsolata la donna che a differenza della coppia Malik-Mirza non ha voluto apparire davanti alle telecamere.
Nei giorni scorsi i giornali indiani hanno pubblicato una sua foto in cui appare con spessi occhiali da vista e sovrappeso accanto a un giovane Malik.
In una conferenza stampa lunedi' ad Hyderabad dove si trova per i preparativi del matrimonio previsto per il 15 aprile, il campione di cricket aveva detto di non avere mai incontrato Ayesha e che non corrispondeva alla ragazza che aveva sposato per procura nel 2001 con un rito mussulmano sulla base di una fotografia che poi si e' rivelata falsa.

SRI LANKA: DOMANI ALLE URNE PER PARLAMENTO, RAJAPAKSA FAVORITO

A oltre due mesi dalle elezioni presidenziali, lo Sri Lanka ritorna alle urne domani per eleggere un nuovo parlamento che sara' il primo da quando l'isola e' stata riunificata dopo la sconfitta delle Tigri Tamil un anno fa. Oltre 14 milioni di elettori sono chiamati a eleggere 255 parlamentari scegliendoli tra 7620 candidati provenienti da 36 partiti politici e 306 gruppi indipendenti. Il presidente Mahinda Rajapaksa, del partito nazionalista United People's Freedom Alliance (UPFA) e' dato come favorito sul suo oppositore Sarath Fonseka, l'ex capo di stato maggiore, accusato di golpe, incarcerato lo scorso 8 febbraio e ora in attesa di processo davanti alla corte marziale.

Fonseka, che ha lasciato l'uniforme per guidare l'opposizione contro Rajapaksa, cerca un riscatto dopo la sconfitta nel voto di gennaio che secondo lui sarebbe stato caratterizzato da brogli da parte della maggioranza. Per sorvegliare la correttezza del processo elettorale sono stati chiamati 16 osservatori internazionali che hanno gia' cominciato a monitorare le operazioni nei seggi in otto distretti, compreso quello di Jaffna, dove e' concentrata la minoranza tamil.

Il principale partito dell'opposizione, il United National Party (UNP) guidato dall'ex premier Ranil Wikremasinghe, ha accusato Rajapaksa di usare l'apparato di governo per la sua campagna elettorale e di aver imbavagliato la stampa con intimidazioni ai giornalisti e la soppressione dei media indipendenti.

A garantire la sicurezza davanti ai seggi sono stati schierati 20 mila militari.

Intanto, in occasione del voto, le autorita' hanno deciso di riaprire al pubblico il collegamento stradale tra Colombo e Jaffna, nell'estremita' settentrionale dell'isola, interrotto da 15 anni in quanto attraversava i territori controllati dai ribelli tamil.

Un elemento importante sara' la partecipazione al voto dei tamil che nelle elezioni del 26 gennaio era stata solo del 20 per cento a causa delle restrizioni di movimento e della mancanza di documenti di molti sfollati di guerra che si trovano ancora nei campi di detenzione allestiti dai militari.

martedì 6 aprile 2010

Usa-India, segretario al tesoro Geithner lancia partnership economica

La missione di Timothy Geithner in India, che si conclude oggi a Mumbai con un incontro con la comunita’ degli affari, ha avuto due obiettivi. Il primo e’ di rassicurare New Delhi sulle intenzioni di Obama di non trascurare l’India a vantaggio della Cina. La partnership economica, avviata ieri con il ministro delle finanze Mukerjee, prevede un salto di qualita’ nelle relazioni tra i due paesi e istituisce contatti regolari sul modello di un’analoga intesa sino americana. La Casa Bianca ha anche riconosciuto il ruolo dell’India nel mantenere la stabilita’ finanziaria mondiale. Geithner ha elogiato il governo Singh per aver gestito con destrezza la recessione mondiale e ha chiesto il suo appoggio nell’ambito G20 per disegnare un nuovo ordine economico.
Il secondo scopo della visita del segretario al tesoro americano, che ha trascorso parte della sua infanzia proprio in India, e’ invece stato quello di assicurare agli Stati Uniti uno canale preferenziale per gli investimenti in infrastrutture e nel sistema creditizio. Nei prossimi 5 anni l’India intende spendere in strade, porti, aeroporti e altre opere pubbliche oltre 600 miliardi di dollari. Alcuni settori, come quello delle banche e assicurazioni si stanno lentamente aprendo ai capitali privati necessari per mantenere l’ambizioso obiettivo di crescita dell’8 o 9 per cento all’anno. E gli Stati Uniti non intendono rimanere indietro in questa corsa che ha scatenato gli appetiti delle industrie di tutto il mondo.

India, reazione dura contro i maoisti dopo massacro di 76 militari

“Una guerra contro l’India’’. Cosi’ i quotidiani hanno definito il massacro di ieri di 76 soldati caduti in un‘imboscata in una giungla dello stato del Chhattisgarh, una delle roccaforti della guerriglia maoista. I militari che erano impegnati in un’operazione anti guerriglia, sono stati accerchiati e uccisi da circa 700 ribelli piombati da una collina secondo le testimonianze dei sei sopravissuti che si sono finti morti per sfuggire alla strage. Il ministro degli interni Chidambaram, che stamattina si e’ recato nello stato, ha detto che si e’ trattato di un fallimento dell’intelligence e ha chiesto una risposta determinata da parte del governo.
L’attacco e’ il piu’ sanguinoso da quando e’ iniziata l’insurrezione maoista attiva in una sorta di corridoio rosso che parte dall’Andhra Pradesh fino a Bengala Occidentale al confine con il Nepal. Alla fine dello scorso anno il governo aveva lanciato un’offensiva militare contro i maoisti che trovano supporto tra la popolazione piu’ arretrata e tra le comunita’ tribali minacciate dall’avidita’ della grande industria che sfrutta le ricchezze minerarie nascoste nelle foreste nel nord est indiano.

lunedì 5 aprile 2010

INDIA: MAOISTI MASSACRANO OLTRE 70 MILITARI

Oltre 70 militari sono stati uccisi in un'imboscata tesa dai ribelli maoisti in una giungla dello stato centrale del Chhattisgarh. Il massacro e' uno dei piu' gravi per le forze indiane che dall'anno scorso sono impegnate in una campagna militare contro i guerriglieri comunisti che controllano una vasta area del centro e nord est dell'India.
Dopo l'attacco avvenuto nel distretto di Dantewada, considerato una delle roccaforti maoiste, il premier Manmohan Singh ha convocato una riunione del consiglio ristretto di cabinetto per discutere di eventuali misure repressive, tra cui l'intervento dell'aviazione militare. ''Risponderemo con fermezza'' ha detto il sottosegretario agli interni Gopal Pillai.
Il ''martedi nero'' per l'esercito indiano ha anche sollevato dure reazioni dell'opposizione indu’ nazionalista del Bjp che ha definito l'attacco una "guerra contro l'India''.
Secondo la ricostruzione di agenzie di stampa indiane, l'attacco e' iniziato all'alba con un'imboscata a una pattuglia di uomini del Central Reserve Police Force, una forza paramilitare impegnata nella lotta ai maoisti che si trovava nella zona di ritorno da un'operazione di ''bonifica'' . Dopo che e' scattato l'allarme sono stati inviate delle truppe di rinforzo. I militari sono stati quindi accerchiati e uccisi da circa 700 guerriglieri nascosti dietro una collina e entrati in azione con fucili e bombe. ''Sono caduti in una trappola'' ha ammesso scioccato il ministro degli interni P.K. Chidambaram che ha anche ammesso un errore da parte dell'intelligence. Due giorni fa il ministro in visita a una ex base ribelle nel Bengala Occidentale aveva definito i maoisti dei ''codardi''. Chidambaram aveva rifiutato di recente una tregua proposta dal leder ribelle Kishanji.
Il bilancio delle vittime, fissato a 75 potrebbe allungarsi. Diversi militari del battaglione inviato come rinforzo e caduto nell'imboscata sono dispersi. Due elicotteri sono stati inviati sul posto per prelevare i feriti e i sopravissuti, ma anche i soccorritori sono finiti sotto il fuoco dei ribelli.
In base alle statistiche si e' trattato dell'attacco piu' sanguinoso, ancora di piu’ di quello del marzo 2007 quando i maoisti uccisero 55 poliziotti in una caserma sperduta del distretto di Bijapur, sempre in Chhattisgarh, uno stato famoso per le sue risorse minerarie.
Da quando il governo un anno fa ha deciso di intervenire con la forza, i ribelli comunisti hanno intensificato gli attacchi. L'ultimo in ordine di tempo e' dello scorso 4 aprile nello stato orientale dell'Orissa costato la vita a 11 soldati di un reparto d'elite. Lo scorso 15 febbraio, invece, nel distretto di West Midnapore, in Bengala Occidentale, 24 soldati di una forza regolare paramilitare sono stati colti di sorpresa e massacrati in un campo base.

India, polizia indaga su matrimonio Shoaib Malik e Sania Mirza

Il giocatore di cricket pachistano Shoaib Malik, promesso sposo della tennista indiana Sania Mirza, non potra' lasciare l'India senza permesso della polizia che sta investigando sulla validita' di un suo precedente matrimonio con una donna indiana. A dare la notizia e' l'agenzia di stampa IANS, secondo la quale il commissario della polizia di Hyderabad, capitale dello stato meridionale dell'Andhra Pradesh, ha ''dato ordine a tutti gli uffici dell'immigrazione di non permettere a Shoaib di lasciare il Paese''. Le autorita' hanno anche confiscato il suo passaporto.
Il campione della nazionale di cricket pachistana si trova in India per i preparativi del matrimonio previsto per il 15 aprile con la popolare star indiana del tennis Mirza. Ma l'unione tra le due celebrita' sportive, che ha sollevato gia' molte polemiche in India e Pakistan, rischia di naufragare a causa di una battaglia legale ingaggiata dalla famiglia di Ayesha Siddiqui, la giovane di Hyderabad che Malik ha detto di aver sposato nel 2001 ''per telefono'' sulla base di una fotografia che secondo lui non era quella della sua sposa.
In una dichiarazione ai giornalisti ieri, il giocatore ha respinto le accuse dicendo che il ''nikah'' (il matrimonio secondo il rito mussulmano) non e' valido perche' e' stato truffato dalla falsa fotografia.
Nel frattempo pero' la famiglia di Ayesha lo ha denunciato per molestie, adulterio e per minacce in base a tre articoli del Codice Penale Indiano. La donna lo ha anche accusato di aver cercato di comprare il suo silenzio in cambio di una grossa somma di denaro.
Il caso e' ora all'attenzione della polizia di Hyderabad che stamattina ha cominciato a interrogare Shoaib, che si trova a casa della fidanzata, e la presunta moglie Ayesha che in un'intervista ha anche ammesso di aver avuto ''rapporti intimi'' con lui e di aver avuto un aborto naturale dopo essere stata incinta. Se venisse riconosciuto colpevole il pachistano potrebbe essere arrestato.
Intanto la vicenda si sta trasformando in un caso diplomatico tra le due potenze asiatiche nucleari che dopo l'attentato di Mumbai di due anni fa hanno congelato il loro processo di pace. Il portavoce del ministero degli esteri pachistano, Abdul Basit, intervistato telefonicamente dal canale televisivo CNN-IBN, ha chiesto all'India maggiori informazioni sull'inchiesta in corso e ha aggiunto che il ''governo pachistano e' pronto a intervenire in aiuto di Shoaib''.