martedì 31 gennaio 2012

Difesa, India sceglie a sopresa francese Dassault per mega commessa 126 caccia bombardieri

(ANSA) - NEW DELHI, 01 FEB - La decisione dell'India di preferire la francese Dassault al consorzio europeo Eurofighter (Finmeccanica) per la commessa di 126 jet multiruolo Mmrca, sulla base del criterio dell'offerta commerciale piu' conveniente, ha sorpreso anche la stampa indiana. ''E' interessante - scrive oggi il Times of India - come la Dassault, che era stata quasi scartata all'inizio e che il Ministero della Difesa aveva perfino detto che era fuori dalla competizione, sia invece tornata in gara e abbia vinto''. Un altro quotidiano, The Indian Express, ricorda invece come nel 2008 i francesi ''furono quasi esclusi per mancanza di alcuni requisiti qualitativi richiesti nel bando di gara. La situazione fu risolta solo dopo l'intervento di Parigi e la promessa della Dassault che avrebbe soddisfatto le richieste''. La ''madre di tutte le commesse'' come la chiamano i media indiani, era stata lanciata nel 2007 per un valore stimato di 10,2 miliardi di dollari che e' praticamente raddoppiato ora a circa 20 milioni di dollari. Secondo indiscrezioni di stampa, la differenza delle offerte e' stata ''significativa''. Sempre l'Indian Express scrive che il Typhoon Eurofighter ''e' di circa il 10% piu' caro del suo rivale'', il Rafale. Dopo l'apertura delle buste lo scorso 4 novembre al ministero della Difesa, erano gia' circolate indiscrezioni secondo le quali l'aereo francese aveva un costo di acquisizione unitaria (Flyaway Cost) minore di quello del consorzio europeo, ma non in una ''dimensione sufficientemente grande per chiudere il discorso immediatamente''. Il prezzo di mercato di entrambi si trova nella fascia di 80-110 milioni di dollari. Il governo indiano ha inviato ieri una lettera alla societa' francese per informarla della scelta. Tuttavia il contratto non sara' firmato nell'anno finanziario che termina il 31 marzo 2012. ''Ci vorra' molto tempo per finalizzare tutti i dettagli, speriamo di siglarlo nel prossimo anno fiscale'' ha detto una fonte della Difesa. Il Rafale rimpiazzera' progressivamente a partire dal 2014-2015 la flotta dei vecchi Mig-21 e Mig-23. I velivoli francesi, insieme agli esistenti 50 Mirage (che saranno ammodernati dalla Francia con un contratto di 2,4 miliardi di dollari assegnato lo scorso anno) saranno l'ossatura delle forze aree indiane che prevedono di acquisire nei prossimi anni dalla Russia anche 272 Sukoi-30 e 250 aerei di quinta generazione Pak-Fa.

India, Starbucks aprira' 50 coffee-shop

L'americana Starbucks intende aprire le prime 50 caffetterie in India a partire dalla fine dell'anno, grazie a un'intesa commerciale con Tata, il piu' grande conglomerato indiano presente in una miriade di settori, dall'informatica e all'acciaio fino all'automobile e alle piantagioni di te'. Tata Global Beverages e la Starbucks Cofee Company hanno detto in un comunicato di voler costituire una joint venture paritetica per l'apertura di una rete di negozi con marchio "Starbucks Coffee' - A Tata Alliance" e per la torrefazione di caffe' da vendere nei coffee shop. L'intesa era gia' stata annunciata un anno fa, ma non era ancora stata finalizzata. Le prime caffetterie saranno aperte nelle metropoli di Mumbai e New Delhi. Sul mercato indiano operano gia' diverse catene straniere, tra cui Lavazza Barista che possiede circa 200 punti vendita e la britannica Costa Coffee (80 negozi), entrambe in competizione con l'indiana Cafe' Coffee Day che con 1.200 caffetterie e' leader del settore.

lunedì 30 gennaio 2012

Anniversario morte Mahatma, corteo di 500 baby Gandhi a Calcutta

Un corteo di 485 bambini, vestiti da Mahatma Gandhi con il drappo di stoffa bianco intorno ai fianchi, gli occhialini tondi e la canna di bambù, hanno celebrato oggi l'anniversario della morte del celebre apostolo della non violenza ucciso a New Delhi 64 anni fa da un estremista indù. La sfilata dei "baby Gandhi", organizzata a Kolkata (ex Calcutta) è entrata nel libro dei Guinness dei Primati battendo un precedente record detenuto da 255 studenti mascherati da Mahatma. I bambini, dai 10 ai 16 anni, provenienti da famiglie disagiate hanno percorso mezzo chilometro ricreando la "Marcia del Sale" del 1930 nello stato settentrionale del Gujarat, una delle più famose proteste pacifiche di Gandhi contro gli inglesi e l'odiosa tassa sul sale. Nell'India di oggi, potenza economica emergente, l'ideologia gandhiana è ancora un'efficace arma di battaglia politica e di persuasione. Lo scorso anno, un attivista che si ispira al Padre della patria, il 76 enne Anna Hazare, è riuscito a sollevare un grande movimento nazionale di opinione contro il malaffare e la corruzione che ha messo in ginocchio il governo. La stampa straniera lo aveva persino battezzato il "nuovo Gandhi". Il nome e il pensiero di Mohandas Karamchand Gandhi continua anche a esercitare un grande fascino e potere simbolico sulle masse indiane. Lo dimostra la longevità politica della dinastia dei Nehru-Gandhi (nessun legame di parentela), giunta ora con Rahul Gandhi alla quarta generazione e che ha raccolto l'eredità del Mahatma (questo nome gli fu dato dal poeta bengalese Rabrindanath Tagore). Le celebrazioni per l'anniversario della morte di "Bapu" (come è invece affettuosamente chiamato dagli indiani) sono culminate al mausoleo del Rajghat, che segna il luogo dove è stato cremato in un parco della capitale dove sorgono i memoriali di tutti i grandi statisti. La presidente della Repubblica Pratibha Patil, il primo ministro Manmohan Singh, la leader del Congresso Sonia Gandhi hanno posato petali di fiori sulla grande lastra di marmo nero e osservato due minuti di silenzio. L'assassino, Nathuram Godse, impiccato il 15 novembre del 1948, è diventato da allora un icona di alcuni gruppi dell'estrema destra indù anti mussulmana. A Godse è dedicato anche un sito internet. E' invece commovente la storia, pubblicata oggi dai media indiani, del sergente Dev Raj Singh Thakur, colui che bloccò il killer dopo che aveva sparato da distanza ravvicinata il 30 gennaio del 1948 nel giardino di Birla House, dove il Mahatma era uscito per la preghiera serale. Gli ultimi suoi passi sono stati scolpiti nel marmo nel luogo diventato oggi un museo. La famiglia di Thakur, premiato nel 1952 con la massima onorificenza militare per il suo eroico gesto, conduce una vita di stenti aspettando ancora oggi un impiego promesso dal governo indiano ai tre figli

giovedì 19 gennaio 2012

India, insegnante si ''trova'' 10 mld dollari su conto, la banca: ''e' stato un errore''

Un insegnante di una cittadina vicino a Calcutta ha scoperto di avere sul conto in banca l'astronomica cifra di 495 miliardi di rupie (quasi 10 miliardi di dollari). Ma era soltanto un gigantesco errore contabile come ha confermato con un certo imbarazzo l'istituto bancario, la prestigiosa State Bank on India (Sbi), la piu' grande banca indiana. Intervistato dal quotidiano Deccan Herald, Parijat Sahat, docente di una scuola a Balurghat con un salario di appena 770 dollari al mese ha raccontato di aver fatto la clamorosa scoperta quando domenica scorsa aveva ritirato del denaro al bancomat e aveva controllato l'estratto conto. ''Non potevo credere ai miei occhi quando ho visto tutti quegli zeri'' ha raccontato ai giornalisti. Il giorno dopo ha subito chiamato il manager della sua filiale che ha riconosciuto l'errore e assicurato una rettifica'', non precisando pero' e' come sia stato possibile che una somma equivalente al budget delle Ferrovie fosse finita su un conto di un ignaro cittadino del West Bengala. A quanto si e' appreso da una fonte della Sbi, ''si e' trattato di un malfunzionamento del centro di gestione dati di Mumbai'' e poi ha assicurato che ''sarebbe stato impossibile prelevare la somma''. Cosa che Saha non ha minimamente pensato di fare. ''Ero terrorizzato e non avrei preso nemmeno una rupia che non fosse gia' sul mio conto'' ha aggiunto.

Pakistan: premier si difende davanti a Corte Suprema

Il primo ministro pachistano Raza Yousuf Gilani si e' difeso oggi davanti alla Corte Suprema, che gli chiede di riaprire un processo per corruzione contro il presidente Asif Ali Zardari, invocando l'immunita' del capo dello Stato accusato di avere conti in Svizzera. Il battagliero premier, apparso all'appuntamento sorridente e scortato da ministri e una quarantina di parlamentari, ha vinto il primo round con i giudici ottenenendo un rinvio di due settimane che gli permettera' di presentare una nuova memoria difensiva. Una boccata di ossigeno per il governo sempre piu' indebolito per lo scontro con l'esercito e per il nuovo scandalo del ''Memogate'' che ha travolto Zardari. Altro protagonista della vita politica pachistana anche se da tre anni in esilio, alle prese conla magistratura e' l'ex presidente Pervez Musharraf, che aveva deciso di rientrare alla fine di gennaio. Ma l'annuncio fatto ieri dal ministro degli Interni Rehman Malik in Parlamento che l'ex generale, che si vuole candidare alle elezioni del 2013, potrebbe essere arrestato appena tocca il suolo pachistano, e' bastato a indurre un'improvvisa marcia indietro. E' anche probabile che Musharraf voglia aspettare il verdetto del massimo organo giudiziario, che lunedi' aveva convocato Gilani per ''oltraggio alla Corte'', un'offesa che potrebbe comportare la squalifica dall'incarico con la conseguente caduta del governo. Da ben due anni i giudici chiedono inftt a Gilani che presenti una richiesta scritta alle autorita' elvetiche per riaprire il fascicolo sul ''tesoro'' dei Bhutto chiuso grazie a un'amnistia introdotta nel 2007 da Musharraf, ma sospesa nel 2009 dalla Corte. A sua difesa, Gilani ha ribadito che il ''presidente gode di immunita' come i capi di Stato di tutto il mondo'' e che quindi non e' possibile intraprendere alcuna azione giudiziaria. Nella prossima udienza, il primo febbraio, Gilani non si dovra' piu' presentare di persona, ma bastera' il suo legale Aitzaz Ahsan. Il drammatico confronto tra potere giudiziario e potere esecutivo avviene sullo sfondo di un duro scontro con il capo dell'esercito, generale Ahfaq Parvez Kayani, e il suo collega dei servizi segreti dell'Isi, Ahmed Shuja Pasha. Proprio oggi The Express Tribune ha rivelato che l'incarico non gli sara' piu' rinnovato dopo il 18 marzo quando scade. E tocca proprio a Gilani nominare un successore. La crisi coincide anche con il minimo storico delle relazioni con gli Usa come mostra la porta sbattuta in faccia all'inviato Marc Grossman che ha dovuto rinunciare alla sua tappa a Islamabad.

mercoledì 18 gennaio 2012

India, convivenza coppie non sposate ''immorale'' per tribunale di New Delhi

Nonostante una sentenza a favore della Corte Suprema, il sesso extramatrimoniale e la convivenza tra coppie non sposate e' ancora un argomento tabu' in India a tal punto da essere considerato ''immorale'' come ha sentenziato un giudice oggi a New Delhi. Nella rigida societa' patriarcale indiana, dove la quasi totalita' delle unioni sono ancora combinate dai genitori, la convivenza "more uxorio" e' ancora molto rara, anche se e' in aumento, soprattutto tra le giovani coppie benestanti che vivono nelle metropoli, dove da alcuni anni si stanno velocemente affermando modi di vita occidentali. Non stupisce quindi il duro commento del giudice di un tribunale di New Delhi, Surinder S.Sathi, chiamato a pronunciarsi su un delitto commesso tre anni fa da una donna di 28 anni che ha ucciso il convivente nigeriano. ''La convivenza e' un vergognoso prodotto della cultura occidentale'' ed ''e' una moda seguita solo nei centri urbani'', sono state le sue parole riprese con scalpore dalla stampa indiana. Il giudizio contrasta con una sentenza della Corte Suprema di circa un anno fa in cui si riconosceva il diritto alla coabitazione. ''Se un uomo e una donna adulti decidono di vivere insieme non commettono alcuna trasgressione della legge'', aveva detto il presidente del massimo organo giudiziario indiano, K.G. Balakrishnan, citando l'articolo 21 della Costituzione indiana, che garantisce la liberta' personale dei cittadini e perfino la mitologia indu' che esalta l'amore tra Krishna e Radha

sabato 14 gennaio 2012

Pakistan: distensione tra esercito e governo dopo incontro tra Kayani e Zardari

Il governo pachistano e l'esercito sono stati impegnati oggi in prove di dialogo dopo il duro scambio verbale dei giorni scorsi in cui erano circolate voci di un nuovo golpe militare dopo quello del 1999 del generale Pervez Musharraf.


In una riunione con i vertici militari, il premier Yousuf Raza Gilani ha usato toni conciliatori e di elogio per le forze armate, che sono serviti forse a smussare la tensione, ma non a disinnescare la crisi.

Prima di sedersi al tavolo con Gilani il generale Parvez Ashfaq Kayani si e' recato al palazzo presidenziale per esprimere il suo dissenso al presidente Asif Ali Zardari in merito a un'intervista rilasciata dal premier in cui criticava i vertici militare nell'ambito dell'inchiesta sul ''memogate'', uno scandalo che sta facendo scricchiolare il governo guidato dal partito Popolare Pachistano (Ppp) a tal punto che si parla di elezioni anticipate rispetto alla scadenza del 2013.

Alla tensione politica oggi si e' aggiunto un altro attacco terroristico compiuto da un comando di kamikaze che ha assaltato e preso d'assedio un commissariato a Dera Ismail Khan (provincia nord occidentale di Khyber Pakhtunkwa) uccidendo quattro persone.

I due incontri di oggi sono comunque positivi perche' mostrano la volonta' di un chiarimento. La decisione di Kayani - un uomo del Ppp fin dai tempi di Benazir Bhutto - ha voluto vedere Zardari proprio per cercare una soluzione allo stallo che si potrebbe aggravare la prossima settimana quando la Corte Suprema si pronuncera' sull'immunita' del presidente sospettato di avere fondi neri in Svizzera. Al centro del colloquio ci sarebbe stata un'intervista di Gilani a un quotidiano cinese che aveva sollevato un durissimo comunicato dell'esercito contenente una velata minaccia di golpe militare. L'improvvisa e misteriosa partenza di Zardari per Dubai, la seconda in poco tempo, aveva poi alimentato sospetti sul precpitare della situazione aggravata anche dal licenziamento del segretario generale della Difesa, un fedele di Kayani, per irregolarita' nella trasmissione di documenti alla Corte Suprema in merito al ''memogate''.

Un altro segno di distensione, e' stata la presenza di Kayani allo stesso Comitato del Gabinetto per la Difesa (Defence Committee of Cabinet, Dcc), il massimo organismo in materia di sicurezza nazionale, convocato per oggi. E' stata la prima occasione in cui generali e politici si sono seduti fianco a fianco.

Il Comitato ha deciso anche di mantenere il blocco dei convogli di rifornimento della Nato diretti in Afghanistan deciso come ritorsione per il sanguinoso raid del 26 novembre contro postazioni pachistane lungo confine afghano-pachistano.

mercoledì 11 gennaio 2012

India, tribu' delle Andamane costretta a danzare davanti a turisti, governo indaga

Il governo indiano ha aperto un'indagine su un video che mostra indigeni di una tribù delle isole Andamane costretti dalla polizia a danzare davanti a dei turisti in cambio di cibo. Lo rivela oggi la televisione privata Times Now. Dopo aver visto il filmato, reso noto dal quotidiano britannico The Observer, il ministero dell'Interno ha immediatamente contattato le autorita' dell'arcipelago della Andamane e Nicobare (costa orientale dell'India) e chiesto un rapporto entro le prossime 24 ore. L'emittente precisa che del caso si sta occupando lo stesso ministro P.K. Chidambaram, che ha deciso di recarsi sul posto tra una decina di giorni per verificare di persona quanto accaduto. Secondo quando denunciato da Ghetin Chambarlain, giornalista di The Observer, la polizia e' solita organizzare per l'equivalente di circa 200 euro dei ''safari umani'' per i turisti nella riserva della tribu' dei Jarawa, una comunita' di soli 403 membri, rimasta isolata dal resto del mondo fino a pochi anni fa e la cui sopravvivenza e' minacciata proprio dal turismo di massa. Nel video, ripreso forse con un telefonino, si vedono alcune donne seminude obbligate da una voce fuori campo (un poliziotto secondo il giornale) a esibirsi davanti a turisti a bordo di una jeep, in cambio di cibo. Lo scandalo dello sfruttamento degli indigeni era gia' stato denunciato lo scorso anno dall'associazione Survival International, che si occupa dei diritti delle popolazioni indigene minacciate d'estinzione. L'ong denuncia, in particolare, l'apertura illegale di una strada nella riserva dei Jarawa, usata da compagnie turistiche e da conducenti di taxi che ''attirano gli indigeni con biscotti e dolciumi'' a beneficio dei vacanzieri

India, dalit denudata e picchiata, figlio scappato con ragazza di casta superiore

L'hanno fermata mentre stava andando a prendere acqua al pozzo, l'hanno picchiata e insultata e poi l'hanno costretta a sfilare nuda nel villaggio. E' quanto e' successo a una povera vedova di 42 anni dello stato settentrionale del Maharashtra ''punita'' perche' il figlio era scappato con una ragazza di una casta superiore. La scioccante vicenda, su cui sta indagando la polizia, rivela il dramma della discriminazione delle caste ancora molto radicata nella societa' indiana nonostante il progresso economico. La donna, di famiglia ''dalit'' (intoccabile), e' stata ricoverata all'ospedale dopo l'aggressione, ma e' ora fuori pericolo. In base alla sua denuncia e al racconto di testimoni, la polizia ha fermato cinque familiari della fidanzatina del figlio. Fonti di stampa precisano pero' che i presunti assalitori non sono per ora stati arrestati. Come spesso succede nei ''delitti d'onore'', le forze dell'ordine e i magistrati sono piu' propensi a ''chiudere un occhio'', specialmente se gli inquisiti appartengono a famiglie influenti. E' molto difficile infatti che un ''intoccabile'' possa reclamare giustizia soprattutto quando ha violato l'invisibile ma ferreo codice di comportamento sociale. La drammatica storia di Rekha Chavan ha sollevato l' attenzione delle televisioni indiane, che hanno mostrato oggi le immagini della donna sul letto di un ospedale con il corpo pieno di grossi lividi rosso-bluastri causati molto probabilmente da un bastone. Il fatto e' successo nel distretto di Patan, vicino alla citta' di Satara, famosa perche' da li' lo storico ''padre della Costituzione'' Babasaheb Ambedkar comincio' la sua battaglia politica contro l'ordine castale. Tutto e' iniziato quando il figlio, di 22 anni, ha cominciato a frequentare una ragazza minorenne contro la volonta' della famiglia di quest'ultima. Lo scorso 18 novembre i due innamorati sono poi scappati di casa facendo scoppiare uno scandalo nel piccolo villaggio. Di fronte al rifiuto della ragazza di ritornare sui suoi passi, i familiari hanno deciso di ''dare una lezione'' alla madre. Secondo le testimonianze degli abitanti del villaggio di Mulgaon, la donna e' stata costretta a sfilare nuda in pubblico prima di essere picchiata selvaggiamente. Ma la polizia cerca di minimizzare. ''Stiamo indagando su cosa e' veramente successo e per ora non possiamo confermare che e' stata denudata'', ha detto l'ispettore DM Ramaswamy del commissariato di Satara. Sempre oggi un altro caso scioccante ha dominato l'attenzione dei media in India, quello di un video che mostra un gruppo di indigeni delle isole Andamane (al largo della costa orientale), costretti a danzare davanti ai turisti in cambio di cibo con la presunta complicita' della polizia locale. Il filmato e' stato pubblicato sul website di un quotidiano britannico che ha denunciato l'assurda pratica dei ''safari umani'' organizzati nell'arcipelago, uno dei pochi posti al mondo dove vivono ancora tribu' indigene completamente isolate dal resto del mondo.

lunedì 9 gennaio 2012

Pakistan,Bill Gates in soccorso a baby programmatrice in coma

Una ragazzina pachistana, famosa per essere un genio dell'informatica, ha ricevuto una proposta di aiuto del re del software Bill Gates dopo essere stata ricoverata in gravi condizioni in seguito a un arresto cardiaco. Secondo quanto riportano oggi i media locali, il padre di Arfa Karim Randhawa, ex bambina prodigio che ora ha 16 anni, ha ricevuto una telefonata del fondatore della Microsoft dove diceva di voler pagare le spese mediche di un ricovero negli Stati Uniti che potrebbe salvarle la vita. La teenager, che all'età di 9 anni era diventata la più giovane "programmatrice certificata" dalla Microsoft e che aveva incontrato lo stesso Gates, si trova da due settimane in coma nella città di Lahore dove era stata portata dopo una crisi epilettica. Dopo alcuni giorni erano circolate voci sulla sua morte, ma negli ultimi bollettini i medici hanno fatto sapere che l'attività cerebrale era ancora presente e sperano ora in un recupero. Tuttavia per ora non è possibile trasportare la ragazza in una diversa struttura dove potrebbe ricevere cure migliori. La malattia della baby programmatrice, diventata un'icona dei giovani, ha suscitato molto clamore nel Paese e anche l'attenzione del governo e di diversi partiti politici.
La sua passione per l'informatica era iniziata a cinque anni quando ricevette un computer in regalo dal padre, un colonnello in pensione di Faisalabad, che ha poi assecondato il suo talento mandandola a una scuola per programmatori. E' lì che è venuta in contatto con i laboratori della Microsoft che nel 2004 gli hanno assegnato il titolo di "Certified Application Developer" (Cad), riservato di solito a ingegneri informatici di alto livello. E' stata la più giovane informatica ad avere questa speciale qualifica fino al 2008, quando il primato è andato a un altro "enfant prodige" pachistano di 13 anni. Incontrando in quella occasione il patron del colosso informatico Usa, Arfa gli chiese perché sono così poche le donne impiegate dalla Microsoft e perché non ci possono lavorare anche i bambini. Successivamente la ragazzina è stata insignita di prestigiosi riconoscimenti nazionali e ha partecipato a diversi simposi mondiali sulle tecnologie informatiche. Da quanto ha riferito il padre ai giornalisti, prima della crisi epilettica che l'ha colpita lo scorso 22 dicembre, era impegnata in uno nuovo lavoro nell'ambito di un progetto della Nasa. Di recente era stata scelta dalla Pakistan Telecom Communication Company Limited come"testimonial" per il lancio dell'internet a banda larga.

India, presentati 15 tuc tuc all'idrogeno

Il primo ''tuc tuc'' all'idrogeno, il popolare veicolo a tre ruote usato per il trasporto in tutta l'Asia, e' stato presentato oggi in India, nell'ambito del Salone dell'Auto in corso a New Delhi. Il prototipo e' stato realizzato da ricercatori indiani insieme alla casa automobilistica Mahindra, le Nazioni Unite e il governo turco e sara' per ora funzionante con 15 unita' nella fiera espositiva Pragati Maidan della capitale. Secondo quanto hanno detto gli ideatori, nella conferenza stampa di presentazione, ''si tratta della prima flotta al mondo di veicoli di tre ruote alimentati a idrogeno''. La rivoluzionaria tecnologia, basata su motori a celle combustibili, permette di avere emissioni inquinanti vicino allo zero, ma e' ancora troppo costosa per la commercializzazione. ''Vogliamo che la gente cominci a prendere confidenza con questo nuovo tipo di energia, che capisca che non e' pericolosa e che e' l'unica che non inquina l'atmosfera'' ha detto all'ANSA il professore Lalit Mohan Das, dell'Indian Institute of Technology (Iit) di New Delhi, che e' il padre del progetto battezzato ''DelHy-3W'' nato nel 2009 e costato un milione di dollari. Nell'ottica di potenziare le energie rinnovabili, il governo indiano ha fissato l'obiettivo di avere almeno un milione di veicoli alimentati a idrogeno sulle strade entro il 2020. A questo scopo sara' anche potenziata la rete di distributori. La prima pompa di idrogeno, sponsorizzata dall'americana Air Products (che ha un ufficio a Pune), e' stata inaugurata sempre oggi nello stesso centro fieristico dove opereranno i nuovi tuc tuc. Finora ci sono 130 stazioni di idrogeno in 19 Paesi, mentre nel 2015 e' previsto il lancio sul mercato delle prime auto in Germania, Giappone e Stati Uniti.

Pakistan, Musharraf intende tornare a fine mese

L'ex generale Musharraf potrebbe rischiare l'arresto appena mette piede in patria alla fine del mese come ha annunciato ieri in un discorso da Dubai. Su di lui infatti pesano alcuni casi giudiziari, tra cui quello relativo all'assassinio di Benazir Bhutto, la sua rivale politica, avvenuto con una sanguinosa strage a Rawalpindi nel 2008, quando era ancora presidente. Un tribunale lo ha accusato di non avere garantito sufficiente sicurezza alla ex premier e leader del Partito Popolare Pachistano tornata dall'esilio per partecipare alle elezioni di quell'anno.


Musharraf ha sempre respinto le ''accuse come senza fondamento e frutto di propaganda e con toni di sfida che gli sono propri ha detto di non aver paura di affrontare la giustizia quando tornera''.

Il rischio che l'ex uomo forte di Islamabad , salito al potere nel 1999 con un golpe bianco, finisca dietro le sbarre e' pero' remota. Secondo alcuni esperti, gode ancora del rispetto degli alti ranghi dell'esercito ed e' quindi difficile che si arrivi a uno scontro diretto che finirebbe per danneggiare la stessa immagine delle forze armate.

Dopo le sue dimissioni, a furor di popopo nel 2008, l'ex generale e' rimasto in esilio volontario tra Dubai e Londra. Tempo fa ha fondato anche un suo partito con il quale vuole correre alle elezioni previste per il 2013 o forse anche prima, dato il momento di crisi che sta vivendo il presidente Asif Ali Zardari, vedovo della Bhutto, coinvolto in un'oscura trama politica secondo la quale avrebbe chiesto l'intervento degli Stati Uniti per timore di un colpo di stato dopo il raid amercano contro la villa bunker di Osama bin Laden.