giovedì 26 luglio 2012

Pranab Mukherjee e' il nuovo presidente Repubblica

Un veterano del partito del Congresso noto per le sue capacita' di mediazione, fedele alla leader Sonia Gandhi e - fino a un mese fa - nel ruolo chiave di ministro delle Finanze. Il 76enne Pranab Mukherjee e' il primo vero politico di professione a occupare la poltrona di Presidente della Repubblica, una carica senza poteri, ma con un forte valore simbolico per l'unita' indiana.

Eletto domenica da un collegio di parlamentari nazionali e locali, sostituisce la signora Prathiba Patil, la prima donna presidente, che non ha lasciato un segno particolare nei suoi cinque anni di mandato, secondo l'opinione della stampa. Nel discorso di investitura, Mukherjee ha citato in particolare la lotta alla poverta' e la corruzione, le due principali piaghe per l'India e per la sua ambizione di potenza mondiale.
Il Paese si trova in un momento delicato della sua storia. La forte crescita di questi anni, trainata dal boom informatico, ha perso slancio a causa dei ritardi del governo nell'applicare le riforme economiche. Inoltre sono riemerse pericolose tensioni interne come quelle nello stato nord orientale dell'Assam dove violentissimi scontri etnici hanno causato negli ultimi cique giorni oltre 40 morti e decine di migliaia di sfollati.

mercoledì 25 luglio 2012

Corruzione, Anna Hazare annuncia digiuno a New Delhi

Il pacifista indiano Anna Hazare, il 'nuovo Gandhi' diventato famoso per la sua crociata contro la corruzione, ha annunciato oggi un nuovo sciopero della fame a oltranza dopo aver dato un nuovo ultimatum al governo per prendere azioni contro una lista di ministri sospettati di aver intascato bustarelle. Un gruppo di suoi fedeli sostenitori, noto come ''team Anna'' ha gia' iniziato un digiuno oggi nei pressi del Parlamento di New Delhi. Il battagliero Hazare ha detto ai giornalisti che rifiutera' il cibo a partire da domenica se il governo non accogliera' le sue richieste per avviare una ''Manipulite''. L'attivista di 75 anni, seguace del Mahatma Gandhi e salito alla ribalta lo scorso anno grazie a un enorme sostegno popolare, ha inviato al premier Manmohan Singh una lista di 15 rappresentanti del governo che sarebbero da indagare per diversi scandali e sperpero di denaro pubblico. Tra questi c'e' anche l'ex ministro delle Finanze, Pranab Mukherjee, che proprio oggi ha prestato giuramento come presidente della Repubblica indiana. Diverse centinaia di persone, tra cui molti studenti, hanno assistito oggi al comizio di Hazare dal podio dove si trovano i suoi collaboratori impegnati nello sciopero della fame.

lunedì 23 luglio 2012

Karnataka ordina preghiere nei templi contro siccita'

Uno Stato dell'India centrale colpito dalla siccità ha stanziato 175 milioni di rupie (circa 2,6 milioni di euro) in offerte alle divinità della pioggia. Lo riporta il Times of India. In una circolare, il dipartimento per gli affari religiosi del Karnataka ha infatti "ordinato" a tutti i templi di tenere speciali preghiere per invocare i numi della pioggia. Lo Stato con capoluogo Mumbai, prevalentemente agricolo, sta infatti attraversando la più grave siccità degli ultimi 42 anni. Preoccupati dalla carenza di precipitazioni, le autorità locali sono corse ai ripari e non hanno badato a spese. E' una vera emergenza non solo per l'agricoltura ma per la sussistenza della maggior parte della popolazione indiana che dipende dal monsone estivo. Anche nel resto del Paese si sta registrando un allarme siccità. Le speciali "puja" (offerte religiose) dovranno tenersi tra il 27 luglio e il 2 agosto e saranno accompagnate dalla recita di specifici mantra in sanscrito dedicati a diverse divinità del pantheon induista. "Abbiamo destinato circa 5.000 mila rupie (circa 75 euro) a ognuno dei 35 mila tempi del Karnataka" ha detto il ministro Kota Srinivas Poojary, che fa parte di un governo retto dal partito indu nazionalista del Bharatiya Janata Party (Partito Popolare Indiano). Ai giornalisti che lo hanno accusato di essere superstizioso il politico ha replicato che "le divinità possono aiutarci contro la furia della natura" aggiungendo di essere convinto che le speciali preghiere "porteranno prosperità a tutto lo stato". Ha poi aggiunto di avere fatto un analogo appello anche alle moschee e alle chiese cristiane perché preghino per il monsone.

sabato 21 luglio 2012

Outlook ribatte a Time: ''Obama The Underachiever''

Un settimanale indiano ha dedicato la sua copertina al presidente americano Barak Obama definendolo "The Underachiever" (colui che non riesce a raggiungere risultati o incapace) due settimane dopo che la rivista Time aveva definito allo stesso modo il primo ministro Manmohan Singh. Sulla falsariga del famoso magazine americano, nel suo ultimo numero in edicola il settimanale "The Outlook" riprende anche il sottotitolo: "America needed a reboot" (c'é bisogno di un riavvio per l'America) usando le stesse parole rivolte all'India. E poi aggiunge che "ha promesso speranza e cambiamento. Quattro anni dopo, lo smalto del presidente Barak Obama è svanito". Anche se non lo ammette esplicitamente, l'inchiesta di Outlook rende "pan per focaccia" a Time che aveva accusato l'anziano premier e economista di scarsi risultati per quanto riguarda la politica economica del governo. La coalizione di maggioranza, guidata dal Congresso, è stata criticata da più parti per il brusco rallentamento del Pil e per l'ondata di scandali per corruzione.

giovedì 19 luglio 2012

Maro', la battaglia sulla giusdizione alla Corte Suprema

Anche se con i tempi solitamente lunghi della giustizia, la Corte Suprema indiana ha mostrato di voler considerare seriamente il ricorso dell'Italia che contesta l'applicazione delle leggi indiane al caso dei due marò e chiede la sospensione del processo penale in corso a Kollam, nello stato meridionale del Kerala. Nell'udienza di oggi, una giuria di due membri del massimo organo giudiziario di New Delhi, ha ordinato allo stato indiano e al governo del Kerala di presentare la propria posizione in merito alla petizione italiana. E poi ha rimandato al prossimo 8 agosto la valutazione su un eventuale congelamento del procedimento contro Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per l'accusa di duplice omicidio. La tesi sostenuta dagli italiani è che non è possibile lo svolgimento di un regolare processo come quello istruito dal tribunale di Kollam finché non si definisce la "madre di tutte le cause" e cioé quella sulla giurisdizione da applicare al caso. I marò contestano l'applicazione del codice penale indiano perché il reato è avvenuto in acque internazionali, su nave italiana e ha coinvolto personale militare in servizio anti pirateria previsto da convenzioni internazionali, d'altra parte però, si trovano a comparire davanti a un tribunale (la prossima udienza è il 25 luglio) dovendo sottostare alle stesse leggi che contestano. Il ricorso discusso oggi, il secondo pendente alla Corte Suprema, è diretto a ribaltare il giudizio dell'Alta Corte del Kerala che lo scorso 29 maggio con una sentenza di 60 pagine aveva respinto tutti gli argomenti del team legale italiano che chiedeva l'annullamento della prima denuncia della polizia del porto di Neendakara contro i marò per "mancanza di giurisdizione". A sostegno delle tesi italiane - almeno simbolicamente - ci sarà ora anche il tragico incidente di lunedì dove al largo di Dubai è morto un pescatore indiano scambiato per un assalitore da una nave militare Usa e dove - almeno finora - non è stata messa in dubbio la giurisdizione americana. Nel frattempo, gli avvocati dei marò in Kerala stanno preparando il ricorso contro il rifiuto di tradurre gli atti processuali dall'inglese all'italiano. Una fonte legale ha detto all'ANSA che lunedì sarà presentato un appello all'Alta Corte del Kerala contro la decisione pronunciata due giorni fa dal tribunale di primo grado di Kollam di negare ai due marò il diritto - essenziale per un giusto processo - a leggere nella propria lingua le accuse a loro carico .

martedì 17 luglio 2012

Bodhgaya, l'albero dell'illuminazione del Buddha e' vivo e vegeto

L'albero dove il Buddha ha raggiunto 'l'illuminazioné, famosa meta di pellegrinaggio religioso nel nord dell'India, è 'guarito' da una misteriosa malattia che lo aveva colpito cinque anni fa e che ne aveva fatto seccare alcuni rami. Lo ha annunciato uno speciale team scientifico dopo un'ispezione al tempio di Bodhgaya (Stato del Bihar), dove sorge il luogo venerato dai buddisti di tutto il mondo. Secondo l'esperto Subash Nautiyal, del Forest Research Institute, citato dall'agenzia Ians, "l'albero è ritornato in piena salute grazie alla rimozione del cemento che era stato messo alla sua base e che impediva alle radici di ricevere abbastanza acqua e nutrimento". La salute dell'albero sempreverde, della famiglia dei 'baniani' (o fico religioso), aveva creato un allarme generale nel 2007 quando erano cominciate a cadere improvvisamente le foglie. I responsabili del tempio di Bodhgaya avevano chiesto aiuto al centro di ricerca forestale. Secondo la tradizione religiosa, Siddharta Gauthama, diventato poi Buddha, oltre 2.500 anni fa raggiunse il 'Nirvana' dopo diverse settimane trascorse a meditare seduto sotto questo albero.

lunedì 16 luglio 2012

Maro', tribunale rifiuta traduzione in Italiano degli atti processuali

Un tribunale del Kerala, nel sud dell'India, dove e' in corso il processo a carico dei due maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha respinto la richiesta della difesa di tradurre gli atti processuali dall'inglese all'italiano. La decisione e' stata comunicata nella seduta di oggi del dibattimento dove sono comparsi i due fucilieri giunti dalla citta' portuale di Kochi dove si trovano in liberta' vigilata. Per il team italiano e' stata una doccia fredda. In un duro comunicato il ministero della Difesa esprime disappunto per la scelta che ''va contro il diritto universalmente riconosciuto di poter aver accesso agli atti processuali tradotti nella lingua degli imputati. Viene così impedito il legittimo esercizio alla difesa da parte di Latorre e Girone: principio base di ogni Stato di diritto''. La richiesta era stata reiterata una settimana fa dal legale Rajendran Nair dopo che il giudice del tribunale di Kollam non si era pronunciato sull'argomento nonostante la lista di quattro interpreti-traduttori presentata nell'udienza preliminare del 18 giugno. I giudici hanno giustificato il diniego precisando che i legali di Latorre e Girone (che sanno solo l'italiano) conoscono l'inglese, lingua usata dalla giustizia indiana, e anche il malayalam, l'idioma del Kerala. Hanno inoltre citato a loro favore una precedenza sentenza di un altro tribunale del Tamil Nadu. La seduta e' stata quindi aggiornata di una settimana al 25 luglio. Tuttavia, secondo quanto annunciato dallo stesso ministero della Difesa, la richiesta di traduzione sara' avanzata alla Corte Suprema di New Delhi, il massimo organo giudiziario indiano, dove tra due giorni e' prevista una audizione in merito al ricorso sull'applicabilita' delle leggi indiane al caso dei due maro'. A questo proposito, il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura ha ribadito oggi che l'incidente della Enrica Lexie rientra nell'ambito del diritto internazionale e che i due maro' devono essere processati in Italia. Lo ha fatto commentando l'uccisione di un pescatore del Tamil Nadu e il ferimento di altri tre ieri al largo di Dubai da parte di militari Usa a bordo di una nave cisterna della Quinta Flotta in servizio nel Golfo Persico. Il governo indiano ha subito attivato tutti i canali diplomatici e ha chiesto oggi di fare piena luce sull'accaduto sia agli Usa che gli Emirati Arabi Uniti. ''Come abbiamo sempre sostenuto, incidenti come questo - ha detto de Mistura - possono capitare a chiunque. Questa e' una triste occasione per ricordare a New Delhi che deve essere applicato il diritto internazionale e che i militari italiani vanno giudicati a casa loro''.

India-pakistan: riprenderanno partite cricket dopo 4 anni

L'India riprendera' gli incontri di cricket con il Pakistan sospesi dopo l'attacco terroristico agli hotel di Mumbai nel 2008. Lo si apprende da un comunicato diffuso dalla Federazione nazionale cricket (Bcci). ''E' stato deciso di ricucire le relazioni con il Pakistan invitando la squadra per un breve torneo tra dicembre e gennaio'', si legge nella nota. La Federazione ha aggiunto che saranno presto messi a punto i dettagli degli incontri. L'ultima trasferta dei giocatori pachistani in India risale a una serie di match nel 2007/08. Le due Nazionali si erano poi affrontate nella semifinale del Campionato Mondiale all'inizio del 2011 e di recente in un torneo asiatico in Bangladesh. La ripresa delle trasferte per il cricket, uno sport popolarissimo in entrambi i Paesi, rientra nell'ambito del processo di pace tra le due potenze nucleari, ripartito lo scorso anno. Nell'ultima serie di negoziati bilaterali a New Delhi, le due delegazioni diplomatiche avevano deciso di rafforzare gli scambi nel settore sportivo come ulteriore misura di distensione.

venerdì 13 luglio 2012

Villaggio ''talebano''' dell'Uttar Pradesh vieta i matrimoni d'amore

Allarmati dal ''declino della moralita' '' tra i giovani, gli anziani di un villaggio dell'India del Nord hanno vietato i matrimoni d'amore minacciando di ostracizzare dalla comunita' le coppie che si ribellano alle unioni combinate dalle famiglie. Con uno stile che ricorda i talebani, hanno poi imposto un rigido codice di condotta per le donne con meno di 40 anni che prevede il divieto di uscire da sole per andare al mercato e l'uso del telefonino in pubblico. Inoltre saranno obbligate a coprirsi il capo con il velo. La decisione e' stata presa dal panchayat (il consiglio del villaggio) del centro agricolo di Asara, nel distretto di Baghpat, nello stato dell'Uttar Pradesh, ad appena una quarantina di chilometri da New Delhi. Il villaggio e' a maggioranza musulmana, ma l'ordine e' stato dagli indu' che appartengono alla comunita' agricola dei Jat. La notizia ha creato grande scalpore sulla stampa indiana che ha ribattezzato i leader del villaggio come ''i talebani'' dell'Uttar Pradesh per la repressione delle liberta' femminili. Il clamore mediatico ha anche costretto la polizia a intervenire e ad arrestare due leader locali del ''panchayat''. E' scoppiata pero' una sollevazione popolare. Gli abitanti hanno bloccato un'autostrada di collegamento con New Delhi e preso a sassate alcuni autobus pubblici. I dimostranti hanno anche aggredito un agente della polizia. Le forze dell'ordine sono quindi state costrette a rilasciare i due uomini per far ritornare la calma. Sembra che la lista dei divieti fosse gia' stata emanata lo scorso febbraio, ma ''non era stata presa sul serio'' secondo Mohammed Mohkan, 50 anni, uno dei componenti del consiglio comunale intervistato da un quotidiano. Il principale cruccio per ''l'onore'' del villaggio sono le coppie ribelli che sfuggono alla radicata tradizione indiana dei matrimoni combinati secondo casta, religione e reddito. ''I matrimoni d'amore sono una vergogna per la nostra societa' - spiegato - e per questo abbiamo deciso di non permettere a costoro di risiedere nel nostro villaggio''. Il divieto imposto alle donne di uscire per fare la spesa e l'obbligo di coprirsi il capo sono invece 'giustificati' dall'aumento dei casi di aggressione e molestie sessuali. Mentre nei telefonini si nasconde ''il rischio che sia usato da cattivi soggetti'' per fare fotografie o video clip da diffondere su internet. Il nuovo codice morale ha incontrato i favori della maggioranza dei residenti, ma non delle femministe indiane che lo hanno definito ''feudale'' e ''talebano''. Non e' la prima volta che le decisioni dei retrogradi ''panchayat'' dell'Uttar Pradesh (uno degli Stati piu' poveri e arretrati dell'India) suscitano polemiche per le loro discriminazioni nei confronti delle donne. Lo scorso anno aveva fatto discutere il divieto per le ragazze di indossare i jeans emanato in un villaggio del distretto di Muzaffarnagar.

martedì 10 luglio 2012

India, governo compra carteggio tra Mahatma Gandhi e architetto tedesco

Dopo una lunga trattativa e a poche ore dalla messa all'asta a Londra, l'India si è aggiudicata un prezioso carteggio tra il Mahatma Gandhi e un architetto tedesco dove emergerebbe una tendenza omosessuale dell'apostolo della non violenza. L'archivio, composto da fotografie, lettere e qualche oggetto personale, è stato comprato per 60 milioni di rupie (oltre 800 mila euro) dal governo di New Delhi che lo ha così sottratto al martelletto di Sotheby's. La casa d'aste londinese ha infatti annunciato la sospensione della vendita in seguito all'accordo raggiunto con gli eredi di Hermann Kallenbach, culturista di origine ebraica con cui Gandhi ha avuto un appassionato scambio epistolare per diversi anni. Confermando la notizia, il ministro della Cultura Kumari Selja ha detto che "il materiale sarà conservato negli Archivi Nazionali dell'India". Di recente, il carteggio era stato esaminato da esperti indiani che lo avevano definito "in ottimo stato e di straordinario interesse" per far luce su uno degli aspetti più misteriosi e anche controversi della figura di Gandhi. Le lettere inedite si riferiscono alla vita privata e attività pubblica del Mahatma dal 1905, quando conobbe Kallenback in Sudafrica, fino al 1945 poco prima dell'indipendenza dal dominio coloniale britannico. Il carteggio era stato scoperto dallo storico indiano Ramchandra Guha nella soffitta di una delle pronipoti dell'architetto tedesco in Israele. Tra migliaia di lettere dei familiari e amici del Mahatma, ce ne sono 13 scritte da Gandhi al suo amico "del cuore" in cui fa riferimento alle sue lotte politiche e anche alla malattia della moglie Kasturba. Alcune lettere (ma non è chiaro se sono le stesso dell'archivio di Sotheby's) sono state rivelate in una biografia pubblicata lo scorso anno dal giornalista americano Joseph Lelyveld, ex reporter del New York Times e Premio Pulitzer. Le scioccanti rivelazioni contenute nel libro "Great Soul: Mahatma Gandhi and his struggles with India" (Anima Grande: Mahatma Gandhi e le sue battaglie con l'India) che aveva creato un grande clamore sulla stampa e sulle televisioni indiane. In particolare, Lelyveld citava una lettera in cui traspare una forte passione e anche un rapporto fisico tra i due. "Ormai possiedi completamente il mio corpo...é una schiavitù mista a vendetta", scrive il Mahatma che, una volta tornato in India, confida all'amico di avere il suo ritratto nella camera da letto. Non è la prima volta che la sessualità del Mahatma crea polemiche e costringe il governo indiano alla censura o a intervenire per evitare la diffusione di materiale considerato imbarazzante. In un'altra biografia, "Gandhi: Naked Ambition", lo storico britannico Jad Adam descriveva il Mahatma come tormentato dal sesso e dalle donne citando le "prove" di astinenza a cui si sottoponeva, tra cui quella di dormire nudo a fianco di giovani donne.