domenica 3 agosto 2014

Gujarat, ogni giorno cento bambini nuotano per andare a scuola

Su ANSA
Ogni giorno oltre cento bambini di un povero distretto del Gujarat, lo stato del premier Narendra Modi nell'India nord occidentale, sono costretti ad attraversare un fiume infestato da coccodrilli e percorrere circa 5 chilometri a piedi per andare a scuola, in mancanza di un ponte che aspettano da ormai sette anni. Alle sette del mattino, racconta il quotidiano The Indian Express dopo la storia è rimbalzata in prima pagina, 125 piccoli alunni che vivono nei 16 villaggi del distretto tribale di Chhota Udepur sono costretti a guadare il fiume, con l'aiuto di giare di plastica dove stipano libri e vestiti asciutti, nuotando per circa 600 metri in un tratto infestato dai coccodrilli, per raggiungere l'altra sponda. Poi da lì proseguono a piedi per cinque chilometri per arrivare finalmente nell'unico centro abitato della zona dove sorge la loro scuola. E ogni pomeriggio, finite le lezioni, fanno il percorso al contrario, per tornare a casa. Un genitore li accompagna nella traversata che dura circa 30 minuti e che adesso, con le piogge monsoniche, richiede buone capacità natatorie. "Qualche volta dei bambini sono stati trascinati via dalla forte corrente - racconta Nagin Baria, il padre di una bambina - ma per fortuna siamo sempre riusciti a recuperarli in tempo". Schiere di genitori sulle sponde seguono ogni giorno con ansia l'attraversamento. Quell'area del fiume - come se non bastassero le insidie elle correnti - è anche popolata da coccodrilli, che rappresentano un pericolo costante. Da circa sette anni la gente del posto chiede la costruzione di un ponte per collegare i villaggi, ma nonostante le promesse e un progetto già approvato, non sono mai stati iniziati i lavori. Nel 2009, un responsabile locale ha anche rivolto un appello a Modi: che per oltre dieci anni ha governato il Gujarat, uno stato definito un 'modello' per lo sviluppo industriale, ma dove ci sono ancora vaste aree di povertà soprattutto nelle zone popolate da comunità tribali.

sabato 2 agosto 2014

LIBRI/ Ex ministro Natwar Singh, °Sonia Gandhi ambiziosa e autoritaria"

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Sonia Gandhi è una leader "ambiziosa, autoritaria e implacabile". Così l'ex ministro degli Esteri Natwar Singh ha definito la famosa donna politica italo-indiana in una autobiografia appena pubblicata e che ha destato molto scalpore. Nel libro di memorie che si intitola 'One life is not enough' (Una vita non è abbastanza), l'83enne Singh, che di Sonia è stato in passato il braccio destro, lancia un durissimo attacco alla Gandhi svelando oltre due decenni di retroscena sulla vita politica e privata della potente presidente del Congresso e vedova dell'ex premier Rajiv Gandhi assassinato nel 1991. "Fin da quando ha messo piede in India - scrive - è stata trattata come una regina e si è comportata come una prima donna. Si è trasformata con gli anni da donna timida, insicura e diffidente in una leader ambiziosa, autoritaria e implacabile". Singh, esautorato nel 2005 dopo lo scandalo 'Oil for food' in Iraq, rivela che il potere di Sonia nel partito è indiscusso. "Nessuno è stato presidente del Congresso per 15 anni e il suo controllo è totale - continua - perfino più rigido e più stabile di quello di Nehru", che fu leader storico del Paese. E poi "non c'è nessuno che ha il coraggio di biasimarla o criticarla per i fallimento o le sconfitte del suo partito". In un poscritto, l'ex ministro rivela inoltre che la Gandhi e la figlia Priyanka lo scorso 7 maggio gli fecero visita per chiedergli di non pubblicare le memorie.

venerdì 1 agosto 2014

New Delhi/ Tribunale blocca i risciò elettrici, sono 'illegali'

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Un tribunale di New Delhi ha sospeso la circolazione dei risciò elettrici nella capitale dopo un incidente che ha causato la morte di un bambino di tre anni. Lo riferisce oggi The Times of India. Secondo l'Alta Corte di Delhi, che si è pronunciata ieri su un ricorso, questi veicoli a tre ruote alimentati da batterie elettriche sono 'illegali' perché non sono considerati alla stregua degli altri mezzi a motore e quindi non sono regolamentati. Dopo la loro introduzione nel 2008 per ridurre l'inquinamento atmosferico, gli eco-risciò hanno invaso le strade delle capitale e secondo le stime sono dai 100 ai 200 mila. "Fino a quando non ci sarà una legge specifica - hanno detto i giudici - questi mezzi non possono circolare". La sospensione è stata decisa fino al 14 agosto quando il tribunale ha fissato una nuova udienza. Ieri un bambino di tre anni è caduto in un pentolone di olio bollente dopo essere stato urtato da un eco-risciò in una strada nell'est di New Delhi. La madre, che ha tentato di salvarlo, ha riportato gravi ustioni a mani e braccia.