giovedì 25 febbraio 2016

New Delhi lancia campagna "Free the Tree" per salvare alberi

Su ANSA

Le autorità di New Delhi hanno lanciato una campagna ecologica "Free The Tree" ('libera l'albero') per evitare il danneggiamento del patrimonio verde della capitale indiana diventata dallo scorso anno la metropoli più inquinata al mondo per il livello di polveri sottili. Il ministro del Turismo di Delhi Kapil Mishra ha ordinato la rimozione di "cartelli pubblicitari, pannelli segnaletici, cavi dell'elettricità e altri oggetti dannosi" per la corteccia o i rami. Spesso gli alberi nei viali e agli incroci sono usati da barbieri, calzolai, tassisti e meccanici per le loro attività. Molti sono attraversati da grovigli di fili del telefono o della corrente, oppure reggono la segnaletica stradale, compresi i semafori. Il ministro ha anche chiesto di assicurarsi che le piante abbiamo sufficiente spazio intorno al tronco e non siano circondate dal cemento dei marciapiedi o dall'asfalto. Il politico, che appartiene al partito anti-corrotti dell'Aam Admi Party (Partito dell'Uomo Comune), ha detto che l'operazione dovrà essere condotta entro un mese. Con un tweet ha invitato i cittadini a segnalare le violazioni. "Gli alberi - ha dichiarato - hanno un ruolo fondamentale non solo dal punto di vista estetico, ma servono a ripulire l'aria". Era stato nel 2013 il Tribunale verde nazionale, organismo giudiziario che si occupa di problemi ambientali, a chiedere al governo locale di prevenire il danneggiamento degli alberi cittadini. La megalopoli di 17 milioni di abitanti è una delle città più 'verdi' dell'India grazie alla presenza di numerosi parchi e 'polmoni verdi'. Secondo una statistica ufficiale (Economic Survey of Delhi) nel 2014-2015 oltre il 20% della superficie urbana è ricoperta da alberi. Ma di recente il patrimonio arboreo pubblico e privato è a rischio a causa dello sviluppo edilizio selvaggio, della ristrutturazione di interi quartieri e anche dei lavori di espansione della metropolitana. Spesso gli alberi al ciglio delle strade vengono rimossi per far spazio a parcheggi o a nuovi edifici più grandi. Secondo gli obiettivi dell'anno finanziario 2015-16, che si conclude a fine marzo, l'amministrazione comunale doveva piantare 1,3 milioni di alberi, ma è stato raggiunto solo il 60% dell'obiettivo. Lo scorso anno, le autorità cittadine hanno avviato l'ambizioso progetto di un 'censimento' degli alberi per catalogare le varietà e per prevenire tagli abusivi o danneggiamenti. (ANSA).

giovedì 11 febbraio 2016

Volontariato/ La storia di Paola Clodoveo, da dieci anni al fianco delle donne del Karnataka

ANSA-LA STORIA/ La manager torinese che aiuta le vedove indiane
Paola Clodoveo gestisce da 10 anni un centro in Karnataka

(di Maria Grazia Coggiola) (ANSA) - KATGAL (KARNATAKA), 8 FEB - "Sono convinta che bastano piccole azioni per produrre dei grandi cambiamenti anche in un Paese complesso e problematico come l'India". Cosi' Paola Clodoveo, ex direttrice marketing torinese, racconta all'ANSA la sua attivita' di volontariato nel centro "Go eco India" che gestisce dal 2006 in un villaggio dello stato meridionale del Karnataka. La sua e' stata una scelta radicale: da un lavoro ben pagato a una vita 'essenziale' al servizio dei piu' poveri e piu' deboli. In questi dieci anni ha aiutato centinaia di donne delle comunita' locali del sud dell'India insegnando loro come diventare autosufficienti o integrare il reddito familiare. Per esempio ha creato delle 'sarte pescatrici', donne che vendono le loro creazioni per diversificare il lavoro in mare. "Ora ci stiamo concentrando - spiega dal suo centro sociale 'Vaijayanti Nilaya' che sorge a Katgal, a circa 45 minuti di strada dalla citta' sacra di Gokarna - sulle vedove che sono una delle categorie piu' vulnerabili in India perchè sono abbandonate dalle famiglie del marito dove sono andate a vivere. Abbiamo finanziato grazie ai nostri sponsor italiani 15 vedove con 28 figlie femmine e ora vogliamo fare lo stesso con altre 12 ma che hanno dei figli maschi adolescenti". Le donne provengono dai villaggi agricoli dell'Uttar Kannada (il Nord Karnataka) e sono seguite personalmente dalla Clodoveo e da due giovani volontari italiani che si occupano dei progetti e programmi di Go eco India. Altre iniziative riguardano invece l'adozione a distanza di 60 scuole per e-learning nei prossimi tre anni e una campagna per proteggere l'acqua attraverso la pubblicazione di 365 disegni ecologici di bambini sul dio elefante Ganesh e sul burattino Pinocchio raccolti in un libro. In calendario per i prossimi mesi c'e' anche l'apertura di una scuola di musica per bambine povere a Khajuraho, una delle piu' famose mete turistiche dell'India settentrionale. "Ognuno nasce con un compito - prosegue - e io penso di essere venuta al mondo per essere una madre e per rendermi utile alla societa'". Paola e' approdata in India per una vacanza nel 1981 dopo tre anni di viaggi che sono stati la sua 'universita' della strada" e si e' subito "sentita come a casa". Dopo diverse esperienze lavorative nel settore manageriale e turistico (e dopo aver cresciuto una figlia), ha quindi deciso di trasferirsi in Karnataka e dedicare al volontariato la sua vita e i suoi risparmi. "Ma torno spesso in Italia - dice ancora - per l'attivita' di found raising e anche per alcuni progetti ecologici, come quello degli orti biologici in Sicilia". Nonostante la crisi, la generosita' degli Italiani e' in aumento. "In questi periodi di incertezza - conclude - aumenta la solidarieta' e l'interesse verso i problemi della disparita' sociale e dell'ambiente". (ANSA).