martedì 1 settembre 2009

Singh ottimista sulla ripresa economica

La recessione mondiale non sembra aver colpito duramente l’India dove il tasso di crescita previsto per quest’anno si mantiene al di sopra del 6%. Negli ultimi tre mesi, dopo le elezioni che hanno riconfermato al potere del premier ed economista Manmohan Singh, la ripresa si è messa lentamente in moto soprattutto grazie a una forte domanda proveniente dal mercato interno. Ma a preoccupare ora è la siccità, dovuta alle scarse piogge monsoniche estive, che ha colpito il 40% delle coltivazioni. L’agricoltura è l’unica fonte di sostentamento per il 60% della popolazione indiana. Lo stesso Singh, parlando ieri alla prima riunione della commissione del Piano, ha però rassicurato che il Paese ha immagazzinato sufficienti scorte alimentari e che quindi non ci sarebbe il rischio di carestie. “Non bisogna essere eccessivamente pessimisti” ha detto Singh, secondo il quale “nei prossimi due anni l’India ritornerà ai livelli di crescita prefissati”. Secondo gli economisti indiani, il prossimo anno l’espansione dovrebbe salire all’8%, mentre nell’anno fiscale 2011-2012 si prevede un tasso di crescita del 9%, che è quello che il gigante asiatico ha bisogno per uscire dal sottosviluppo.

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