giovedì 20 marzo 2014

Reportage/Marò, il mare sta inghiottendo il villaggio del pescatore Ajeesh

Su Ansa

POOTHURAI (TAMIL NADU), 20 MAR - Il villaggio di uno dei due pescatori indiani morti nell'incidente con la petroliera Enrica Lexie che ha coinvolto i due maro' italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Giorne rischia di scomparire a causa della massiccia erosione della costa nello stato meridionale del Tamil Nadu. Circa 80 famiglie sono senza rimaste senza tetto dopo le alluvioni che hanno colpito l'India meridionale l'estate scorsa. Centinaia di altre case sul litorale sono minacciate dall'avanzamento del mare. Tra queste c'e' anche l'abitazione della famiglia di Ajeesh Pinku, la piu' giovane delle due vittime, dove vive una delle sorelle insieme a una zia e ad altri parenti. "Ogni anno, durante il monsone, il mare inghiotte una fila di case - dice all'ANSA padre Nicholas, parroco di Poothurai, un villaggio cristiano a circa 50 km a nord di Kanyakumari, la "punta dell'India", che lancia anche un appello perche' qualcuno si occupi degli sfollati che si trovano ora in un centro di accoglienza. "Questa gente vive esclusivamente di pesca - aggiunge - e se perdono l'unico mezzo di sostentamento che hanno sono ridotti alla fame". La spiaggia e' completamente sparita e l'attivita' di pesca e' impraticabile. Per questo, gli uomini, come Pinku e gli altri compagni del peschereccio St. Antony, vanno a lavorare nel vicino Kerala dove il pesce e' piu' abbondante e si guadagna di piu'. Per proteggere le case dalla furia del mare, il governo del Tamil Nadu un anno fa ha deciso di creare una scogliera frangiflutti di alcuni chilometri. Ogni giorno arrivano dei camion che scaricano grossi massi in mare. Secondo il parroco, la colpa del disastro e' da ricercare nella costruzione in corso di un mega porto a Kolachel, un centro qualche chilometro piu' a sud, che "ha spostato la direzione delle correnti marine". Ma non si esclude anche l'effetto del cambiamento climatico che sta provocando un progressivo innalzamento del mare Arabico. L'erosione interessa anche anche la costa orientale del Tamil Nadu, pesantemente colpita dallo tsunami del 2004, ma e' un fenomeno poco studiato e anche poco noto al grande pubblico. "Questa e' una zona di 'frontiera' lontano dal capoluogo di Chennai - spiega ancora padre Nicholas - che e' trascurata dal governo locale e anche dalle organizzazioni non governative". La casa del pescatore Ajeesh, l'unica imbiancata di fresco, e' nell'adiacente villaggio di Erayumanthurai dove 4 mila famiglie vivono tra quello che rimane della spiaggia e un fiume circondato da palmeti e bananeti in un paesaggio idilliaco, se non fosse per il contrasto con i danni visibili dell'erosione costiera'. La maggiore delle due sorelle, Abhinaya Xavier, 19 anni, si e' sposata con un pescatore di Poothurai, nel giugno dello scorso anno. La dote e' stata pagata con una parte della donazione di 10 milioni di rupie (all'epoca 150 mila euro) dell'Italia. "E' stato un buon matrimonio - ci dice la zia Jenet che e' quella che si e' presa cura di Ajeesh e delle due sorelline dopo la morte dei genitori, circa dieci anni fa. Aguna Xavier, 17 anni, e' invece a casa e vorrebbe studiare informatica. Dalla finestra dell'abitazione si vede il mare che e' a una decina di metri dietro alla scogliera di protezione costruita dopo lo tsunami. Di fianco si scorge una costruzione sventrata in una mareggiata che non e' mai stata riparata. Su una parete rosa ci sono i ritratti laminati di due coppie di sposi abbracciati sullo sfondo di finti paesaggi bucolici, mentre su un altro lato ci sono quelli dei cari estinti con le ghirlande di fiori di plastica. Oltre ad Ajeesh, ci sono l'unico figlio della zia Jenet, travolto da un camion nel 2003 mentre andava a vendere il pesce e un altro parente scomparso in mare. Una cugina di Aguna mostra un quaderno con i ritagli delle cronache dell'incidente con la petroliera. C'e' una foto della Enrica Lexie e una della salma del fratello mentre sta per essere benedetto dal parroco. Spunta anche una copia del settimanale Oggi dove c'e' un servizio sui maro' con una foto di lei e della sorella. Nella "tsunami colony" di Pootharai, abita anche Freddy Bosco (il nome deriva da don Giovanni Bosco), che pero' e' a Kochi a pescare. Sono in Kerala anche gli altri colleghi di Ajeesh e del timoniere Jelastine Valentine, la seconda vittima dell'incidente avvenuto il 15 febbraio 2012 davanti alla costa di Kollam. Soltanto uno dei nove membri dell'equipaggio sopravissuti, Martin, 35 anni, non e' mai piu' tornato in mare perche' ha ancora paura. Tre mesi fa ha comprato un riscio' con un prestito e ha cambiato mestiere. Vive con moglie (ora incinta) e tre figli in una capanna dal tetto di paglia assegnata dal governo locale ai senza tetto. Dice di essere ancora sotto shock. "Ho visto Jelastine morire davanti a me - dice - ma ringrazio il Signore ogni giorno perche' mi sento molto fortunato".

martedì 11 marzo 2014

Reportage/ Peschereccio St Antony sta marcendo, polizia lo impacchetta

Su ANSA


NEENDAKARA (KERALA), 10 MAR - Il peschereccio St.Antony, teatro dell'incidente che ha coinvolto i due marò e in cui sono morti due pescatori indiani, e' ancora in stato di sequestro nel porto di Neendakara, nello stato meridionale del Kerala, ma a distanza di due anni e' in avanzato stato di degrado a causa delle intemperie e dell'incuria in cui e' tenuto. Per proteggerlo dalle imminenti piogge monsoniche, la polizia locale lo ha interamente avvolto con teli di plastica blu. "Dato che il legno stava marcendo e la struttura si stava rapidamente deteriorando - ha detto all'ANSA un poliziotto del commissariato che si trova all'interno del porto - e' stato deciso di coprire la barca con la plastica". L'imbarcazione si trova sulla sabbia, poco fuori dall'acqua. Dal telone traspare un pezzo dello scafo ormai molto deteriorato. E' circondata da altre barche piu' piccole usate saltuariamente dai pescatori. Nell'estate del 2012, il peschereccio, attraccato a una banchina, era quasi affondato ed e' stato salvato in extremis dal proprietario, Freddy Bosco, giunto apposta dal Tamil Nadu, suo Stato di origine, dove era tornato subito dopo l'incidente. In un'intervista all'ANSA, Freddy aveva detto che non aveva piu' voluto usare il peschereccio perche' temeva che la polizia lo accusasse di cancellare le prove, cioe' i fori dei proiettili. Secondo gli agenti, la protezione e' stata aggiunta dopo che la barca e' stata ispezionata dalla National Investigation Authority (Nia), la polizia speciale che ha condotto la nuova inchiesta sul caso e che e' ora contestata dai due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone con una nuova petizione alla Corte Suprema. Lo scorso dicembre, la polizia del Kerala aveva anche deciso di rafforzare la sicurezza intorno alla barca dopo un allarme dei servizi segreti preoccupati di un presunto "attacco dal mare". "Da allora - spiega ancora il poliziotto mostrando un registro dei turni - abbiamo incaricato un agente di sorvegliare la barca 24 ore su 24 e piazzato una telecamera sul tetto del commissariato in modo da controllare ogni movimento sospetto". Gli uffici del commissariato sorgono a circa 50 metri dal peschereccio sequestrato. Nel porto di Neendakara, a circa dieci chilometri dalla cittadina di Kollam, operano circa 3 mila pescherecci e ogni giorno si tiene un importante mercato del pesce. Anche se sono passati oltre due anni, quasi tutti ricordano l'incidente della Enrica Lexie e le vicende giudiziarie a New Delhi. Appena ne parlano indicano con il dito la grande sagoma blu del St. Antony, circondato da alte erbacce e nugoli di cani randagi. 

mercoledì 5 marzo 2014

India, maratona elettorale dal 7 aprile al 12 maggio

Dopo cinque anni l'India, la piu' grande democrazia del mondo, si rimette in cammino con una maratona elettorale che partira' il 7 aprile e terminera' il 12 maggio. Oltre 814 milioni di indiani, dai piu' sperduti villaggi dell'HImalaya fino alle tribu' delle isole Andamane, sono chiamati a rinnovare i 543 seggi della Camera bassa (Lok Sabha). 
Per permettere questo gigantesco esercizio elettorale, il voto nei 29 Stati e cinque territori dell'Unione si terra' a tappe in nove diverse giornate. Il calendario, annunciato dalla Commissione elettorale  in una conferenza stampa oggi a New Delhi, e' stato messo a punto tenendo conto delle condizioni climatiche, della stagione dei raccolti e degli esami scolastici.
Ufficialmente da oggi l'India entra quindi in una fase di "paralisi" elettorale. Come previsto dai regolamenti, entra in vigore un rigido codice di condotta per il governo e per i partiti che impedisce qualsiasi iniziativa politica che possa influenzare l'elettorato.  E questo varra' molto probabilmente anche per eventuali decisioni di New Delhi in merito al ricorso dell'Italia alla Corte Suprema sulla vicenda dei maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
I risultati delle elezioni, che sono le sedicesime nella storia della nazione asiatica, si conosceranno il 16 maggio.  La legislatura scade il 31 maggio e quindi dal primo giugno si insediera' il nuovo Lok Sabha che dovra' a sua volta eleggere un primo ministro.
Il favorito e' il leader della destra  Narendra Modi, 'chief minister' del Gujarat e beniamino degli industriali, che appartiene al Bharatya Janata Party (Bjp), il partito dell'Opposizione indu nazionalista. Secondo tutti i sondaggi, lo storico partito del Congresso che e' al potere da dieci anni, sarebbe destinato a una secca sconfitta e con esso anche Rahul Gandhi, il figlio e delfino politico della leader Sonia Gandhi, che guida la campagna elettorale, ma che non si e' ufficialmente candidato al posto attualmente coperto dall'anziano economista Manmohan Singh.
Va pero' ricordato che anche nel 2004 il Bjp era dato per vincente negli 'opinion polls' e invece l'italo-indiana Sonia ha trionfato grazie all'appoggio delle masse delle campagne.
Oltre a due partiti maggiori, c'e' anche l'outsider Arvind Kejriwal, il "Beppe Grillo indiano" che guida un partito anti corruzione e che scalzato il Congresso nelle  amministrative di New Delhi a dicembre. Di recente e' anche nato un "terzo polo" formato da 11 partiti regionali. 
Circa 100 milioni di giovani voteranno per la prima volta e, secondo molti analisti, saranno determinanti per la futura maggioranza. Ma tutto dipendera' dalla loro partecipazione.
Il voto sara' elettronico e si terra' in 930 mila seggi elettorali, il 12% in piu' del 2009.  Per la prima volta, per quanto riguarda le legislative, gli elettori avranno la possibilita' di dichiarare la propria astensione pigiando sul tasto "None of the above" (nessuno di quelli sopra).
In alcuni stati, per ragioni logistiche, il voto si terra' in piu' giornate. Per esempio, nel popoloso Uttar Pradesh, che ha circa 200 milioni di abitanti e che esprime 80 seggi , l'esercizio si terra' in sei fasi.
Per la prima volta, andra' al voto anche il neonato Telangana, lo stato del polo informatico e farmaceutico di Hyderabad, nato quest'anno da una costola dell'Andhra Pradesh.