venerdì 13 maggio 2011

Grameen Bank, economista Yunus molla la spugna

Dopo una lunga scia di scandali e battaglie legali, l'economista bengalese Muhammad Yunus ha gettato la spugna e si e' separato dalla sua creatura, la Grameen Bank, la banca del microcredito da lui fondata 30 anni fa e che gli ha fatto guadagnare il premio Nobel per la Pace. Il ''banchiere dei poveri'' ha annunciato oggi le sue dimissioni da direttore esecutivo in un comunicato in cui spiega di aver deciso in tal senso per non ''compromettere il funzionamento dell'istituto finanziario''. Il suo posto sara' ricoperto dalla vice direttrice Nurjahan Begum come prevede il regolamento. La decisione giunge una settimana dopo una sentenza irrevocabile della Corte Suprema che ha confermato il suo esonero per ''raggiunti limiti di eta' ''. Ma per il settantunenne Yunus c'e' ancora una speranza, ovvero una nomina del governo (che possiede il 25%) a presidente onorario della banca. Il braccio di ferro fra Yunus e le istituzioni bengalesi e' cominciato all'inizio di marzo, quando in una lettera la Banca centrale del Bangladesh gli ha comunicato l'immediata decadenza dalle funzioni di principale manager della Grameen Bank, per aver superato i limiti di eta' di 60 anni e per presunte irregolarita' nella conferma della sua nomina, nel 2000. Yunus ha poi percorso tutti i gradi dell'Appello all'Alta Corte prima e alla Corte Suprema. Secondo gli analisti, l'opposizione del governo e' dettata da una inimicizia personale tra Yunus e la premier Sheik Hasina che non gli ha mai perdonato il tentativo nel 2007 di fondare un partito anti corruzione

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