domenica 15 marzo 2009

Pakistan, Zardari ha ceduto. Ritorna il giudice Chaudhry

Dopo una notte di discussioni con il primo ministro Gilani e il capo dell’esercito, il generale Kayani, il presidente Zardari si è piegato alle pressioni dell’opposizione che oggi minacciava di marciare su Islamabad. La crisi politica con il rivale ed ex alleato Nawaz Sharif, che rischiava di destabilizzare il Paese consegnandolo ancora una volta nelle mani dei generali, è stata disinnescata e per molti è l’inizio di un nuovo capitolo nella travagliata storia del Pakistan. Zardari ha ceduto su tutta la linea. Lo scomodo capo della Corte Suprema, Iftikar Chaudry, esautorato da Musharraf nel 2007, sarà re integrato dal 21 marzo e con lui anche gli altri giudici. I dimostranti arrestati in questi giorni saranno rilasciati. Il governo interverrà anche per rimuovere il divieto di assumere cariche pubbliche imposto a Sharif e al fratello Shahbaz lo scorso mese e che aveva innescato l’ondata di proteste dell’opposizione.
L’ex premier Sharif e il suo partito, la Lega Mussulmana Pachistana, escono fortemente rafforzati, tanto da poter rivendicare un ritorno nella coalizione di governo. Sempre più isolato sembra invece Zardari, che ha già escluso le dimissioni, ma che appare sempre più subordinato alla volontà del generale Kayani, il vero vincitore di questa battaglia di poteri.

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