lunedì 3 maggio 2010

HAKIMULLAH MEHSUD ''RISORTO'' PER LA SECONDA VOLTA

Non e' la prima volta che il capo talebani pachistani Hakimullah Mehsud smentisce la notizia della sua uccisione. Il leader integralista del Waziristan settentrionale aveva gia' messo a tacere le voci di una sua presunta morte lo scorso anno quando fu eletto a capo del Tehrik-e-Taliban Pakistan (Movimento dei talebani pachistani, Ttp) che raggruppa diverse fazioni dei fondamentalisti attivi nella regione confinante con l'Afghanistan. In quella occasione si riteneva che Mehsud fosse stato ucciso in un regolamento di conti tra i diversi gruppi tribali nella lotta alla successione dell'ex comandante Baitullah Mehsud ucciso da un drone statunitente nellagosto del 2009. Il giovane Mehsud, 31 anni, era il portavoce e ambizioso braccio destro di Baitullah, oltre che suo autista. Tra i due non ci sono legami di parentela, ma solo di appartenenza a una delle piu' gramdi tribu' pastun dell'area. Nel suo lavoro di ''addetto stampa'' Hakimullah era noto per convocare i giornalisti in zone remote a cui si presentava con barba e capelli curati affiancato da uomini con il volto coperto e il mitragliatore spianato.
Nato nella regione di Koktai (Sud Waziristan), nel nord-ovest del Pakistan, il suo vero nome e' Zulfiqar Mehsud, mentre Hakimullah e' il nome di battaglia. Secondo un estratto della sua biografia pubblicata sul sito internet Rediff , ha frequentato la scuola coranica fino all'eta' di 13 anni. ''Poi ho lasciato per proseguire la formazione religiosa'' spiega. Ha quattro fratelli e quattro sorelle, oltre a due mogli. La sua militanza jihadista comincia pochi anni dopo la caduta dei talebani a Kabul. Grazie alla sua fedelta' gli viene affidata in un primo momento l'incarico di accogliere nella regione del Waziristan i militanti di Al Qaida e i combattenti Uzbeki in fuga dall'Afghanistan. ''Nel 2005 quando Baitullah Mehsud firma gli accordi di pace di Sararogha con il governo, sono di nuovo andato a combattere gli americani in Afghanistan'' racconta. Quando ritorna, viene nominato responsabile delle aree di Orakzai, Khyber, Mehman e Bajaur. Si tratta delle regioni in cui l'esercito pachistano e' ora impegnato in una massiccia offensiva contro gli integralisti.
In seguito a una serie di azioni, tra cui la cattura di 300 soldati pachistani nel 2007, Mehsud diventa noto negli ambienti integralisti come un fiero e strenuo combattente. Secondo fonti dei servizi segreti, sarebbe stato tra l'altro la mente di una serie di attacchi terroristici contro l'esercito di Islamabad e contro convogli della Nato a Peshawar e nella regione tribale di Khyber.
Secondo la Cia e anche il ministro dell'interno pachistano Rehman Malik, e' stato ucciso da un drone americano il 14 gennaio in Waziristan. Gli americani lo avevano nel mirino dopo che il leader talebano era apparso in un video che ritraeva un kamikaze di Al Qaida responsabile dell'uccisione di sette agenti dell'intelligence americana in dicembre nell'Afghanistan meridionale.
Nella seconda meta' di gennaio i talebani pakistani avevano ripetutamente smentito il suo decesso, senza pero' provocare particolari reazioni a Washington o a Islamabad. Il 29 aprile scorso un ufficiale dell'intelligence pachistana rivelava a un quotidiano britannico che Mehsud era stato ferito nel raid, ma che era vivo e vegeto.

Nessun commento: