giovedì 30 luglio 2009

India, morta Gayatri Devi, l’ultima principessa di Jaipur


Nuova Delhi - Si tengono oggi i funerali Gayatri Devi, l’ultima principessa del Rajasthan e icona aristocratica di Jaipur morta all’età di 90 anni dopo una breve malattia. La sua salma è stata portata al palazzo reale, il City Palace, dove entrò a 20 anni come terza sposa del potente e ricco maharaja Sawai Man Singh.
Con la morte della “rajmata” Gayatri Devi se ne va un pezzo di India che ormai non esiste più se non nei musei e nelle residenze dei maharaja trasformate in lussuosi hotel. “La principessa che ha visto tutto e fatto tutto” scrive oggi in un necrologio il quotidiano “Hindustan Times” ripercorrendo le tappe della lunga e intensa vita della nobildonna che da un paio di anni era costretta alla sedia a rotelle.
Nata in una famiglia reale del Bengala, studia a Londra come è tradizione per i rampolli delle ricche famiglie indiane. Ha una bellezza folgorante da attrice hollywoodiana, che ricorda un po’ quella di Greta Garbo, tanto da essere nominata da Vogue tra le dieci più belle donne del mondo. Ma ha anche un carattere battagliero che la porta a scontrarsi con l’allora primo ministro Indira Gandhi, primadonna della politica indiana che nel 1971, poco sensibile all’aristocrazia, abolì i privilegi e le rendite dei circa 500 ex maharaja indiani. Gayatri Devi, che aveva iniziato la carriera politica nel 1962 in contrasto con il partito del Congresso dei Gandhi, fu incarcerata per diversi mesi con l’accusa di frode fiscale.
Oltre che per i suoi tre mandati al parlamento di Nuova Delhi, è ricordata per la sua passione per i cavalli, il polo, i gioielli, il jet set internazionale, i viaggi a Londra e per le marche di lusso. Dopo la morte del marito, caduto da cavallo durante una partita di polo, diventa una sorta di “ambasciatrice” della città reale di Jaipur. Di recente si era battuta contro le speculazioni edilizie e i palazzinari che minacciano il patrimonio storico della “città rosa”, una delle principali mete turistiche in India. Risale ad un anno fa la sua ultima battaglia pubblica quando si unì alla protesta degli abitanti di una baraccopoli sfrattati per far posto a un progetto edilizio sulla collina dove sorge la fortezza Moti Doongri. Abbandonata la politica, la “rajmata” si era dedicata ad attività sociali a favore delle donne e al recupero di vecchi mestieri artigianali, come quello legato alla terracotta blu rajastana. A Jaipur c’è una scuola femminile che porta il suo nome.
Su di lei esiste una vecchia biografia, “A Princess remembers”, un film-documentario, e molte foto d’epoca che la ritraggono con Jaqueline Kennedy e poi in gruppo con la regina Elisabetta II davanti a una tigre uccisa in una battuta di caccia.

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