mercoledì 10 giugno 2015

India, magnate cinese Wang Jianlin bloccato in Tripura dopo atterraggio di emeregenza

Su Ansa 

Un aereo privato con a bordo il miliardario cinese Wang Jianlin e' stato costretto a un atterraggio di emergenza oggi nel nord-est dell'India a causa di un guasto al motore. Lo riferisce The Hindustan Times. Il magnate, che e' il piu' ricco in Cina (secondo Forbes) e che e' a capo del gruppo Dalian Wanda, stava tornando a Pechino dopo una visita d'affari a New Delhi. Verso le 9.30 ora locale il pilota del suo jet ha lanciato un sos alla torre di controllo dell'aeroporto di Agartala, nel piccolo stato indiano di Tripura, chiedendo il permesso per atterrare. Wang e il suo entourage si trovano ora in un hotel di Agartala in attesa di pezzi di ricambio che giungono direttamente dalla Cina. "Si trova in un albergo di lusso - ha detto una fonte al giornale - protetto da una scorta della polizia". L'industriale, che guida un impero dei media, ha di recente acquisito Infront Sports & Media, colosso attivo nel marketing sportivo, compresi i diritti tv della serie A. Possiede anche il 20 per cento dell'Atletico Madrid, oltre a diverse aziende di lusso e opere d'arte. Invitato in India dal premier Narendra Modi, aveva annunciato investimenti per 5 miliardi di dollari per lo sviluppo di distretti industriali nell'ambito del programma governativo 'Make in India'

martedì 2 giugno 2015

Caldo killer, oltre 1.200 morti in Andhra Pradesh e Telangana

Su Ansa

Decine di milioni di indiani continuano a soffrire per l'ondata di caldo secco che negli ultimi dieci giorni ha causato 1.242 morti e che non accenna ad allentare la sua morsa almeno per le prossime 48 ore secondo il bollettino meteo. Il clima torrido sta assediando ancora gli Stati sud-orientali dell'Andhra Pradesh e di Telangana, dove sorge il polo informatico e farmaceutico di Hyderabad. Circa 1.100 persone hanno finora perso la vita in queste due regioni a causa di collassi da calore, insolazione e disidratazione. Ma da un paio di giorni le temperature record, che oggi hanno nuovamente toccato punte di 46 e 47 gradi, hanno investito anche altri Stati, come il centro orientale Orissa dove si sono registrate oltre 60 vittime. Nella stretta asfissiante del gran caldo ci sono diverse città dell'Uttar Pradesh, che con 200 milioni di indiani è lo Stato più popoloso dell'Unione indiana. Il record di oggi va ad ad Agra, famosa per la tomba del Taj Mahal, dove la colonnina di mercurio ha sfiorato la massima di 46 gradi. Il sole rovente ha trasformato in fornaci anche altre mete turistiche, come Khajuraho, nello Stato centrale Madhya Pradesh, nota in tutto il mondo per i templi con le scene erotiche tratte dal Kamasutra. Un po' di respiro invece a New Delhi dove le temperature sono scese leggermente dopo i picchi di 46 gradi dei giorni scorsi. Per il resto della settimana il bollettino meteo non prevede cambiamenti di rilievo. In una dichiarazione all'agenzia di stampa Ani, il direttore del Dipartimento meteorologico indiano (Imd), B.P.Yadav ha affermato che le temperature superiori alla media stagionale "continueranno almeno per altre 48 ore". Soltanto la settimana prossima, ha aggiunto "la situazione dovrebbe migliorare" per la presenza di possibili piogge che produrranno l'abbassamento delle temperature, specialmente nel Sud-Est. Intanto, le autorità indiane continuano a diffondere appelli alla popolazione in cui invitano a rimanere in casa nelle ore più calde e a bere almeno 4 litri di acqua al giorno. Nelle metropoli più colpite, come ad Hyderabad, alcune associazioni hanno allestito in strada dei punti di distribuzione di acqua e bevande rinfrescanti. Gli ospedali, soprattutto quelli dell'Andhra Pradesh e Telangana, sono presi d'assalto da anziani, manovali e altri lavoratori più esposti ai raggi solari e alla perdita eccessiva di liquidi nel corpo. In Orissa, dove ci si aspetta un ulteriore aumento delle temperature, sono stati modificati i turni di presenza nelle strade dei poliziotti e vigili urbani per evitare le insolazioni. Ridotti anche gli orari di lavoro degli operai delle miniere di carbone di cui è particolarmente ricco lo Stato centro orientale.

lunedì 1 giugno 2015

Bangladesh: incriminate 42 persone per crollo Rana Plaza due anni fa

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La polizia del Bangladesh ha incriminato oggi 42 persone per il crollo del complesso aziendale Rana Plaza avvenuto due anni fa alla periferia di Dacca e costato la vita a 1.135 persone, la maggior parte operai tessili. Lo riferiscono i media locali. Tra gli accusati c'è anche il proprietario del palazzo, Sohel Rana, che si trova in carcere, i manager delle aziende ospitate nell'edificio e funzionari governativi responsabili per i controlli sull'agibilità. Venticinque sono latitanti. I responsabili della polizia criminale investigativa Cid hanno presentato al magistrato due capi di accusa separati, uno per omicidio e un altro per violazione dei regolamenti di costruzione. Lo stabile, che si accartocciò su se stesso il 24 aprile 2013 a causa di un cedimento strutturale, ospitava diversi laboratori che producevano per grandi marchi della moda internazionale, tra cui anche Benetton. La prima udienza preliminare del processo si terrà il 28 giugno. L'incidente è stato uno dei più gravi disastri industriali della storia del Bangladesh e ha sollevato il velo sulle condizioni di sfruttamento degli operai tessili.