Il premier Manmohan Singh e la leader del Congresso Sonia Gandhi hanno consegnato oggi le prime carte di identita' elettroniche a dieci contadini dello stato centrale del Maharashtra inaugurando un progetto che nei prossimi anni permettera' di costruire la piu' grande anagrafe nella storia dell'umanita'. Circa un miliardo e 200 milioni di indiani saranno ''schedati'' in base a un codice di identificazione a 12 cifre, impronte digitali e scansione dell'iride. ''Ogni cittadino indiano avra' un'identita' e cio' permettera' ai ceti piu' poveri di far valere per la prima volta i loro diritti'' ha affermato Singh in una cerimonia trasmessa in diretta dalle televisioni indiane, davanti a una comunita' tribale di un remoto villaggio nel distretto di Nandurbar, scelto per lanciare l'iniziativa battezzata Unique Identification Number (Uid). Il progetto e' stato concepito dalla mente di Nandan Nilekani, il milionario e cofondatore della societa' di informatica Infosys, chiamato dal governo 14 mesi a realizzare la mega banca dati.
La ''card'' biometrica, simile a una carta di credito, e' dotata di un chip e consentira' di usufruire di servizi pubblici, di votare e, anche per esempio, di aprire un conto in banca o richiedere una connessione telefonica. Se si esclude una ristretta fascia di persone che hanno un codice fiscale, la stragrande maggioranza della popolazione indiana non e' oggi censita in alcuna banca dati.
L'anagrafe sara' costruita grazie ai dati raccolti dal censimento demografico 2011, che e' in corso e che sara' realizzato casa per casa da 2,5 milioni di volontari e funzionari .
Nilekani prevede di fornire i codici di identificazione ad almeno il 60% della popolazione nei prossimi tre anni.
mercoledì 29 settembre 2010
lunedì 27 settembre 2010
Kashmir, riaprono le scuole dopo tre mesi
In onda su Radio Vaticana
Nonostante le misure di distensione varate dal governo continua a rimanere alta la tensione nel Kashmir indiano. Oggi sono state riaperte le scuole, che per ben tre mesi erano state chiuse a causa dei disordini, ma sono pochi gli studenti che si sono seduti dietro i banchi. Il governo locale ha organizzato speciali trasporti per insegnanti e alunni, ma l'affluenza e' rimasta bassa a causa di un nuovo appello dei separatisti. Il leader dell'ala radicale Said Ali Shah Geelani ha infatti chiesto ai genitori di non inviare i loro figli a scuola e di boicottare le misure distensive decise da New Delhi.
Dopo aver inviato nella regione una delegazione di 38 parlamentari la scorsa settimana , il governo del premier Manmohan Singh ha deciso di allentare la sicurezza nella vallata himalayana dove negli ultimi tre mesi sono stati uccisi dalla polizia oltre cento giovani dimostranti . Ieri e' stato deciso di revocare il coprifuoco in alcune citta', ma rimangono restrizioni nel capoluogo di Srinagar.
Nonostante le misure di distensione varate dal governo continua a rimanere alta la tensione nel Kashmir indiano. Oggi sono state riaperte le scuole, che per ben tre mesi erano state chiuse a causa dei disordini, ma sono pochi gli studenti che si sono seduti dietro i banchi. Il governo locale ha organizzato speciali trasporti per insegnanti e alunni, ma l'affluenza e' rimasta bassa a causa di un nuovo appello dei separatisti. Il leader dell'ala radicale Said Ali Shah Geelani ha infatti chiesto ai genitori di non inviare i loro figli a scuola e di boicottare le misure distensive decise da New Delhi.
Dopo aver inviato nella regione una delegazione di 38 parlamentari la scorsa settimana , il governo del premier Manmohan Singh ha deciso di allentare la sicurezza nella vallata himalayana dove negli ultimi tre mesi sono stati uccisi dalla polizia oltre cento giovani dimostranti . Ieri e' stato deciso di revocare il coprifuoco in alcune citta', ma rimangono restrizioni nel capoluogo di Srinagar.
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