Il premier Manmohan Singh e la leader del Congresso Sonia Gandhi hanno consegnato oggi le prime carte di identita' elettroniche a dieci contadini dello stato centrale del Maharashtra inaugurando un progetto che nei prossimi anni permettera' di costruire la piu' grande anagrafe nella storia dell'umanita'. Circa un miliardo e 200 milioni di indiani saranno ''schedati'' in base a un codice di identificazione a 12 cifre, impronte digitali e scansione dell'iride. ''Ogni cittadino indiano avra' un'identita' e cio' permettera' ai ceti piu' poveri di far valere per la prima volta i loro diritti'' ha affermato Singh in una cerimonia trasmessa in diretta dalle televisioni indiane, davanti a una comunita' tribale di un remoto villaggio nel distretto di Nandurbar, scelto per lanciare l'iniziativa battezzata Unique Identification Number (Uid). Il progetto e' stato concepito dalla mente di Nandan Nilekani, il milionario e cofondatore della societa' di informatica Infosys, chiamato dal governo 14 mesi a realizzare la mega banca dati.
La ''card'' biometrica, simile a una carta di credito, e' dotata di un chip e consentira' di usufruire di servizi pubblici, di votare e, anche per esempio, di aprire un conto in banca o richiedere una connessione telefonica. Se si esclude una ristretta fascia di persone che hanno un codice fiscale, la stragrande maggioranza della popolazione indiana non e' oggi censita in alcuna banca dati.
L'anagrafe sara' costruita grazie ai dati raccolti dal censimento demografico 2011, che e' in corso e che sara' realizzato casa per casa da 2,5 milioni di volontari e funzionari .
Nilekani prevede di fornire i codici di identificazione ad almeno il 60% della popolazione nei prossimi tre anni.
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