Dopo le polemiche sulla sporcizia, il crollo di una passerella pedonale, l'emergenza della febbre dengue e perfino quella dei serpenti cobra, i Giochi del Commonwealth si aprono domani a New Delhi tra un imponente e isterico servizio di sicurezza mobilitato per la paura di attentati terroristici. La capitale indiana, tirata a lucido e ''ripulita'' di mendicanti, cani randagi e perfino vacche sacre, e' pronta a dare il via alle gare che vedono coinvolti fino al 14 ottobre circa 6.700 atleti da 71 ex colonie britanniche in 17 discipline sportive. La cerimonia di inaugurazione di domani sera sara' coprodotta dalla societa' italiana K-Event con una coreografia da 6 milioni di euro, parte di un costo globale di 48 milioni di euro, che prevede un gigantesco pallone aerostatico sospeso sopra l'avveniristico stadio Jawaharlal Nehru. La spesa era stata contestata per essere un inutile spreco di denaro pubblico.
E ' la terza volta nella sua storia che l'India ospita un evento sportivo internazionale, dopo gli Asian Games del 1951 e del 1982, e questa 19esima edizione sara' ''la piu' imponente mai realizzata'' ha affermato oggi il segretario generale del Comitato organizzativo, Lalit Bhanot. Era stato proprio lui, la scorsa settimana, a essere al centro di una bufera mediatica per aver detto che ''gli standard d'igiene in India erano differenti da quelli richiesti dagli ospiti stranieri''. Diverse delegazioni straniere, tra cui australiani, canadesi, neozelandesi e britannici, avevano definito ''inabitabile'' il villaggio degli atleti costruito sulle rive dell'inquinatissimo fiume Yamuna e, come tutte le altre strutture sportive, consegnato con forte ritardo agli organizzatori. Le accuse di sporcizia e incuria sono pero' svanite dopo l'intervento di centinaia di addetti alle pulizie reclutati dagli alberghi a 5 stelle della capitale. Gli stessi atleti che minacciavano di non mettere piede a New Delhi adesso dicono di ''essere impressionati'' dalla struttura e anche dal cordone di protezione imposto dopo l'allarme scoppiato in seguito all'attacco a due taiwanesi lo scorso 19 settembre davanti alla moschea Jamaa Masjid. Perfino il direttore della Cia, Leon Panetta, che oggi si trova a New Delhi, ha discusso di sicurezza dei Giochi negli incontri con i responsabili indiani.
In coincidenza con l'arrivo del sole, dopo una interminabile stagione di piogge monsoniche, sono evaporate tutte le polemiche, oltre che le pozzanghere e gli acquitrini dove proliferavano le zanzare veicolo del dengue. Perfino la passerella pedonale, che collega un parcheggio allo stadio principale, crollata per un cedimento strutturale, e' stata ricostruita in soli cinque giorni grazie all'intervento dell'esercito.
Ad aprire la cerimonia nel nuovo stadio Jawaharlal Nehru, che non e' il ''nido di uccelli'' di Pechino, ma una replica di quello esistente a Foshan, Guangdong, sara' il principe Carlo gia' arrivato a New Delhi con la moglie Camilla, reduce da una cura di ringiovanimento in un centro salute di Bangalore. Sostituira' la regina a cui spettava il compito di aprire i Giochi ma che, a causa di altri impegni, aveva dato forfait. Saranno assenti anche molti campioni olimpici che hanno rinunciato alle gare perche', come hanno detto alcuni di loro, ''non volevano rischiare la vita''. Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia e altri paesi occidentali avevano avvertito i propri connazionali su ''un alto rischio'' di attentati. L'avvertimento ha scoraggiato l'arrivo di turisti, da una parte, ma anche la partenza di molti abitanti della capitale che, approfittando delle scuole chiuse in anticipo, hanno scelto uno dei tanti ''pacchetti Giochi Commonwealth'' per andarsene in vacanza.
Le defezioni eccellenti potranno forse permettere all'India, un paese che non brilla per risultati sportivi ma che gareggia con un maxi contingente di 619 atleti, di raggiungere l'obiettivo prefissato di un terzo posto nel medagliere.
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