lunedì 27 giugno 2011

Afghanistan-Pakistan-Usa, oggi dialogo trilaterale a Kabul

E' un compito difficile quello che attende l'inviato americano Marc Grossman, che oggi a Kabul presiede un nuovo round del dialogo trilaterale, con Afghanistan Pakistan, sulle prospettive della regione. Il momento e' importante perche' arriva a una settimana dall'annuncio di Obama sul ritiro accellerato delle truppe. Sullo sfondo ci sono poi gli sforzi di dialogo con i talebani, su cui permangono divergenze fra i tre protagonisti della scena afgana. Ma a oscurare i colloqui e' soprattutto il clima di tensione e diffidenza tra Pakistan e Afghanistan e tra Pakistan e l'alleato Stati Uniti sulla lotta agli estremisti .
Tra Kabul e Islamabad ci sono nuovi attriti sul poroso confine che talebani e militanti di Al Qaida attraversano quotidianamente in una direzione o nell'altra per fuggire agli attacchi.
Il presidente Hamid Karzai ha accusato l'esercito pachistano di aver lanciato nelle ultime tre settimane oltre 400 razzi oltre frontiera uccidendo donne e bambini. Islamabad ha negato i bombardamenti, ma ha criticato gli Usa per aver ridotto la presenza di truppe nelle province orientali dove si infiltrano i talebani pachistani in fuga. Non proprio un esempio di perfetta coordinazione.
Mentre gli attacchi droni della Cia continuano - ieri due raid lungo la frontiera in Sud Waziristan hanno provocato 27 morti, Islamabad sembra essere poco convinta ad appoggiare i piani di Washington . In una telefonata ieri a Hillary Clinton, il premier Gilani ha ribadito che la riconciliazione con i talebani deve essere guidata dal governo afghano senza interferenze Usa. Ecco perche' il compito di Grossman, chiamato a chiudere dieci anni di guerra, si presenta cosi' complicato.

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