L'ex presidente e "uomo forte" di Islamabad, Pervez Musharraf, è pronto a sfidare le minacce dei talebani di "mandarlo all'inferno" se domani tornerà in Pakistan per partecipare alle elezioni parlamentari dell'11 maggio come ha annunciato. "I mujaheddin dell'Islam hanno preparato una squadra speciale. Ci sono kamikaze, cecchini, squadre d'assalto" ha detto un portavoce del principale gruppo armato islamico del Ttp (Tekrik-e-taleban Pakistan) in un video di sei minuti intitolato "Nishano par nigah Rakhna" ("tieni l'occhio sull'obiettivo") ricevuto dall'ANSA. Nonostante gli avvertimenti, l'ex generale golpista di 69 anni ha dichiarato oggi in un'intervista da Dubai di "non essere intimorito dalle minacce" e "di averci fatto l'abitudine negli ultimi dieci anni". Durante i suoi nove anni di potere, dopo il golpe bianco del 1999, Musharraf ha subito due attentati alla vita da cui è uscito illeso. Nel filmato del Ttp, il portavoce talebano Ihsanullah Ihsan e l'ex militare ed evaso Adnan Rashid accusano l'ex presidente di "aver trasformato il Paese in un campo di battaglia in nome dei dollari degli americani" aggiungendo di "non perdonarlo mai". Nel video si vedono dei kamikaze pronti a entrare in azione sotto la guida dello stesso Rashid, condannato all'impiccagione per un fallito attentato allo stesso Musharraf e rinchiuso nel braccio della morte nel carcere di Bannu da cui è scappato lo scorso anno insieme a centinaia di prigionieri grazie a una spettacolare azione dei talebani. Lo scorso primo marzo, l'ex "rais di Islamabad" aveva annunciato la decisione di ritornare in patria dopo quattro anni di esilio volontario per sostenere la Lega musulmana di tutto il Pakistan (Apml) partito da lui fondato. Ha però escluso una sua candidatura. L'ex militare è indagato in diverse inchieste giudiziarie, tra cui quella dell'assassinio della statista Benazir Bhutto nel 2007. A questo proposito il leader ha ricevuto assicurazioni dalle autorità giudiziarie che non sarà arrestato al suo arrivo a Karachi ma che beneficerà del regime di libertà provvisoria richiesta oggi dalla figlia a un tribunale. Per Human Rights Watch, tuttavia, "l'ex dittatore militare deve essere imprigionato per via dei numerosi abusi commessi quando era al potere" tra cui le leggi speciali del 2007 per soffocare la rivolta dei giudici della Corte Suprema. Oltre alla sua "bestia nera" Nawaz Sharif (ex premier che ha deposto), Musharraf avrà come rivale anche l'ex campione di cricket e latin lover Imran Khan, che proprio oggi a Lahore ha portato in piazza centomila manifestanti in una dimostrazione contro la corruzione.
lunedì 25 marzo 2013
Pakistan, Musharraf ritorna nonostante minacce dei talebani
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