venerdì 18 settembre 2009
Pakistan, attentato suicida contro sciiti, oltre 30 morti
Sarebbe stata un’auto imbottita con 150 kg di tritolo a seminare morte e terrore verso le 11 ora locale in una cittadina a maggioranza sciita a 60 km a sud di Peshawar nelle regioni pashtun. La deflagrazione, fortissima, è avvenuta in un mercato affollato in occasione dell’imminente festività di Eid Al Fitr che segna la fine del Ramadan. Testimoni hanno riferito di decine di corpi sotto le macerie di un albergo distrutto dall’esplosione. L’attentato, rivendicato da un gruppo islamico estremista sunnita pro talebano potrebbe essere in risposta ai recenti bombardamenti dell’esercito pachistano contro i capi tribali che controllano il distretto di Kyber porta di accesso in Afghanistan. Secondo la polizia il kamikaze alla guida dell’autobomba proveniva dalla regione di Orakzai, che è la roccaforte di Hakimullah Mehsud, il nuovo leader dei talebani pachistani che ha preso il posto del suo capo e omonimo Baitullah Mensud ucciso da un attacco aereo americano. Potrebbe essere quindi il segno di un rafforzamento dei militanti dopo un periodo di sbandamento per via delle faide interne e anche dei successi della campagna militare di Islamabad nella valle di Swat e nelle vicine regioni di Dir e Buner. La polizia non esclude però che la carneficina rientri nella ben nota rivalità tra sunniti e la minoranza sciita alimentata dalla presenza di elementi di Al Qaeda sul territorio pachistano.
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