martedì 22 giugno 2010

BANGLADESH: SCIOPERO DEL TESSILE, FABBRICHE RIAPRONO

Riapriranno domani 700 fabbriche tessili del distretto di Ashulia, alla periferia di Dacca, chiuse in seguito a una massiccia protesta organizzata ieri dai lavoratori per chiedere aumenti salariali.
La produzione, destinata alle grandi catene d'abbigliamento occidentali, era stata sospesa dopo uno sciopero sfociato ieri in atti vandalici e in violenti scontri con la polizia.
Secondo quanto riferisce 'The Daily Star' sulla sua edizione on line, la decisione di riaprire i cancelli e' stata presa dopo un incontro risolutore tra industriali, governo, sindacati e forze dell'ordine. ''Abbiamo deciso di riprendere la produzione dopo che il governo ci ha promesso di garantirci la sicurezza'' ha detto ai giornalisti Abdul Salam Murshedy, presidente della Associazione dei produttori e esportatori di abbigliamento del Bangladesh (Bgmea).
Gli industriali avevano minacciato la chiusura a tempo indeterminato delle fabbriche sollevando una rivolta da parte degli operai. Il distretto di Ashulia impiega centinaia di migliaia di lavoratori, soprattutto donne.
I rappresentanti della Bgmea hanno chiesto alle autorita' di identificare i capi della protesta e di espellere dai sindacati coloro che hanno saccheggiato gli impianti e vandalizzato diverse auto. Negli scontri di ieri circa 200 persone sono rimaste ferite.
Gli operai chiedono un aumento dello stipendio mensile minimo a 5000 taka (circa 70 dollari). Il ministro del lavoro Khandaker Mosharraf Hossain ha promesso di rivedere il tetto minimo garantito entro la fine di luglio.
Il polo industriale di Ashulia, a una trentina di chilometri a nord dalla capitale, e' uno dei principali centri della produzione tessile, un settore che impiega 3,5 milioni di addetti e che e' largamente dedicato all'esportazione.

Nessun commento: