India e Pakistan hanno deciso di rafforzare la cooperazione in materia di anti terrorismo e di "impedire" che altri attentati possano bloccare di nuovo il
processo di pace come successo dopo le stragi di Mumbai del 2008. E' questo il principale risultato del colloquio avvenuto oggi a Islamabad tra il sottosegretario agli esteri indiano Nirupama Rao e il suo omologo pachistano Salman Bashir.
Si è trattato del primo round positivo di negoziati dopo l'ultimo tentativo di 4 mesi fa che non aveva portato nessun passo in avanti. I due diplomatici hanno anche preparato il terreno per l'incontro tra i due ministri degli esteri, S.M. Krishna e Shah Mehmud Qureshi previsto il prossimo 15 luglio e che dovrebbe segnare la ripresa dell'intero processo di pace. In una conferenza stampa congiunta, la prima dopo l'attacco di Mumbai, la Rao ha detto che "sono state discusse le modalità per ristabilire un clima di fiducia reciproca al fine di proseguire un serio e fruttuoso dialogo". Per il governo di New Delhi, che aveva congelato ogni rapporto chiedendo più severità contro i gruppi terroristi, si tratta di una svolta significativa che era già stata anticipata dal breve incontro tra i premier Manmohan Singh e Yousuf Raza Gilani a margine di un vertice regionale in Bhutan lo scorso aprile.
Sullo scottante argomento dell'integralismo islamico, Bashir ha detto "che non daremo ai terroristi l'occasione di dividere i nostri Paesi" e ha aggiunto di essere ottimista sui risultati positivi che potranno derivare dal vertice di luglio tra i due capi delle diplomazie.
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