Per ora Walmart , Carrefour, Tesco e le altre catene mondiali della grande distribuzione dovranno rinunciare ad entrare nel ricco mercato indiano del commercio al dettaglio, un settore rimasto finora protetto. Dopo un braccio di ferro durato due settimane, l'opposizione ha convinto il governo a sospendere il provvedimento che consente agli stranieri di investire fino al 51% dei capitali nei cosidetti negozi multimarca.
Come ha precisato stamattina il ministro delle Finanze Pranab Mukherjee al parlamento, in realta' si tratta solo di un rinvio tenporaneo in attesa di trovare un accordo con tutte le parti interessate. Ma come e' immaginabile nei tempi della politica indiana e data la delicatezza della questione, il raggiungimento del consenso potrebbe richiedere anni.
Il provvedimento governativa ero contestato anche da alcuni alleati della coalizione di centro sinistra guidata da Manmohan Singh che si sono immdiatamente schierati a fianco dei piccoli commercianti e degli ambulanti.
Il rinvio a sine die ha deluso ovviamente gli industriali e rappresenta anche un boomerang per l'immagine dello stesso premier e economista Singh, gia' in calo di popolarita' per una serie di scandali per corruzione.
Ma il governo non aveva altra scelta. Dal 22 novembre il Parlamento era paralizzato dalle proteste dei partiti che impedivano lo svolgimento del dibattito e l'approvazione di alcune importanti leggi, tra cui quella del super garante anti busterelle voluto dal pacifista Anna Hazare.
Come ha precisato stamattina il ministro delle Finanze Pranab Mukherjee al parlamento, in realta' si tratta solo di un rinvio tenporaneo in attesa di trovare un accordo con tutte le parti interessate. Ma come e' immaginabile nei tempi della politica indiana e data la delicatezza della questione, il raggiungimento del consenso potrebbe richiedere anni.
Il provvedimento governativa ero contestato anche da alcuni alleati della coalizione di centro sinistra guidata da Manmohan Singh che si sono immdiatamente schierati a fianco dei piccoli commercianti e degli ambulanti.
Il rinvio a sine die ha deluso ovviamente gli industriali e rappresenta anche un boomerang per l'immagine dello stesso premier e economista Singh, gia' in calo di popolarita' per una serie di scandali per corruzione.
Ma il governo non aveva altra scelta. Dal 22 novembre il Parlamento era paralizzato dalle proteste dei partiti che impedivano lo svolgimento del dibattito e l'approvazione di alcune importanti leggi, tra cui quella del super garante anti busterelle voluto dal pacifista Anna Hazare.
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