mercoledì 2 maggio 2012

Bin Laden un anno dopo tra misteri e crisi con Usa

La presenza inosservata di Bin Laden nella villa bunker di Abbottadab, vicino a una prestigiosa accademia militare e in altre cinque case dove ha abitato per diverso tempo dopo la fuga dall'Afghanistan, rimangono ancora un mistero. Una commissione speciale, formata dal governo pachistano lo scorso giugno per fare luce sul caso, non e' ancora arrivata ad alcuna conclusione. Dopo aver interrogato diversi leader politici, vertici militari e le stesse vedove del capo di Al Qaida, non c'e' ancora un indicazione chiara su quando sara' pubblicato un rapporto finale.


Il blizt di un anno fa anche aperto una profonda frattura nelle relazioni con gli Stati Uniti che non si e' ancora ricucita, anzi si e' aggravata dopo un raid della Nato lo scorso novembre e l'intenzione di Washington di proseguire con i lanci di droni.

Mentre tra i pachistani c'e' ancora chi crede che Bin Laden sia vivo, la paura di attentati continua a tenere d'assedio il Paese. Oggi e' allerta generale per l'anniversario.

Al Qaida non sembra essersi indebolita , ma semplicemente si e' saldata con i gruppi estremisti che controllano le zone di frontiera. E' di pochi giorni la notizia, filtrata sulla stampa pachistana che al Qaida ha nominato un nuovo leader, Farman Shinwari, un pashtun originario della regione di Khyber.

Intanto di Bin laden non rimangono piu' tracce. La grande casa, dove la famiglia ha vissuto indisturbata per 5 anni , e' stata rasa al suolo e le macerie sono state portate via. Le tre vedove e oltre dieci figli di diversa eta' sono state deportati in Arabia Saudita dopo quasi un anno di reclusione in una localita' segreta.

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