Il primo ministro pachistano Yousuf Raza Gilani e' stato rinviato oggi a giudizio dalla Corte
Suprema con l'accusa di non aver rispettato un ordine di riaprire vecchi casi di corruzione contro il presidente Asif Ali Zardari. Come avevano preannunciato la scorsa settimana, i giudici hanno incriminato il premier per ''oltraggio alla Corte'', un'offesa che prevede fino a sei mesi di carcere e il
divieto di rivestire cariche pubbliche. E' il primo capo di governo a essere processato dal massimo organo giudiziario.
Ribadendo al sua posizione gia' assunta in una precedente convocazione, Gilani ha smentito le accuse e presentera' la sua difesa nei prossimi giorni. Il primo ministro sostiene di non aver potuto chiedere alle autorita' svizzere di investigare su sospetti conti segreti di Zardari in quanto quest'ultimo gode dell'immunita' di capo dello Stato.
La prossima udienza si terra' il 28 febbraio e Gilani non dovra' comparire di persona davanti ai giudici, ma sara' sufficiente la presenza dei legali. La data coincide con la vigilia delle elezioni del Senato pachistano previste il 2 marzo. Nel frattempo il premier intende continuare a svolgere le sue funzioni, comprese le visite all'estero, tra cui un viaggio privato a Londra.
La seduta di stamane e' durata meno di mezzora. Al termine il 59enne premier e' apparso sorridente e a salutato al folla. Alcuni analisti hanno detto che Gilani intende sfidare i giudici e anche un'eventuale sentenza di condanna. In un'intervista a una tv araba ieri ha dichiarato che "se fossi riconosciuto
colpevole abbandonerei l'incarico e lascerei il Parlamento" precisando ce "tutte le accuse rivolte a Zardari hanno una valenza politica".
Da ben due anni i giudici chiedono infatti a Gilani, politico del Partito popolare pachistano (Ppp) che presenti una richiesta scritta alle autorita' elvetiche per riaprire il fascicolo sul ''tesoro'' del vedovo di Benazir Bhutto, chiuso grazie a un'amnistia introdotta nel 2007 dal generale Pervez Musharraf, ma sospesa nel 2009 dalla Corte.
Secondo il calendario deciso dalla Corte, Gilani avra' tempo fino a giovedi' per presentare la sua difesa che la Corte esaminera' il 22 febbraio, mentre i suoi legali dovranno presentare documenti e testimoni entro il 27 febbraio.
Suprema con l'accusa di non aver rispettato un ordine di riaprire vecchi casi di corruzione contro il presidente Asif Ali Zardari. Come avevano preannunciato la scorsa settimana, i giudici hanno incriminato il premier per ''oltraggio alla Corte'', un'offesa che prevede fino a sei mesi di carcere e il
divieto di rivestire cariche pubbliche. E' il primo capo di governo a essere processato dal massimo organo giudiziario.
Ribadendo al sua posizione gia' assunta in una precedente convocazione, Gilani ha smentito le accuse e presentera' la sua difesa nei prossimi giorni. Il primo ministro sostiene di non aver potuto chiedere alle autorita' svizzere di investigare su sospetti conti segreti di Zardari in quanto quest'ultimo gode dell'immunita' di capo dello Stato.
La prossima udienza si terra' il 28 febbraio e Gilani non dovra' comparire di persona davanti ai giudici, ma sara' sufficiente la presenza dei legali. La data coincide con la vigilia delle elezioni del Senato pachistano previste il 2 marzo. Nel frattempo il premier intende continuare a svolgere le sue funzioni, comprese le visite all'estero, tra cui un viaggio privato a Londra.
La seduta di stamane e' durata meno di mezzora. Al termine il 59enne premier e' apparso sorridente e a salutato al folla. Alcuni analisti hanno detto che Gilani intende sfidare i giudici e anche un'eventuale sentenza di condanna. In un'intervista a una tv araba ieri ha dichiarato che "se fossi riconosciuto
colpevole abbandonerei l'incarico e lascerei il Parlamento" precisando ce "tutte le accuse rivolte a Zardari hanno una valenza politica".
Da ben due anni i giudici chiedono infatti a Gilani, politico del Partito popolare pachistano (Ppp) che presenti una richiesta scritta alle autorita' elvetiche per riaprire il fascicolo sul ''tesoro'' del vedovo di Benazir Bhutto, chiuso grazie a un'amnistia introdotta nel 2007 dal generale Pervez Musharraf, ma sospesa nel 2009 dalla Corte.
Secondo il calendario deciso dalla Corte, Gilani avra' tempo fino a giovedi' per presentare la sua difesa che la Corte esaminera' il 22 febbraio, mentre i suoi legali dovranno presentare documenti e testimoni entro il 27 febbraio.
Nessun commento:
Posta un commento