Il ricorso presentato dall'Italia sull'applicabilità delle leggi indiane al caso dei due marò è giunto in dirittura di arrivo oggi all'Alta Corte del Kerala, il massimo organo giudiziario dello stato meridionale indiano che ha sede a Kochi. Dopo oltre due ore di dibattito, il giudice ha chiuso il procedimento senza però indicare alcuna data per la decisione. Ma fonti legali hanno riferito che si potrebbe pronunciare tra circa una settimana. Per il team legale della difesa, che lavora da oltre un mese alla causa alla "mini unità di crisi" montata all'hotel Trident, è giunto quindi il momento della verità. Se il ricorso sarà accolto, automaticamente decade la denuncia per duplice omicidio a carico di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che dovranno quindi essere trasferiti in Italia per essere giudicati in base alle leggi italiane. Se invece sarà rigettata, gli italiani giocheranno la carta dell'appello presso la stessa Corte o addirittura alla Corte Suprema a New Delhi. Mentre a Kochi si chiudeva il sipario sulla complessa causa, a 200 chilometri di distanza, nel capoluogo di Trivandrum, i due marò "celebravano" un mese di detenzione. Il direttore centrale per l'Asia della Farnesina, Andrea Perugini, oggi ha trascorso due ore con loro nella loro speciale camera all'interno del penitenziario di Poojappura. "Come sempre li ho trovati sereni e tranquilli", ha riferito all'ANSA il diplomatico. Domani il magistrato di Kollam deciderà se concedere loro il permesso di avere una televisione, possibilmente collegata a dei canali italiani. Sul fronte della petroliera, che si trova ancora nella baia di Kochi con a bordo l'equipaggio (5 italiani e 19 indiani) più quattro marò, si erano create delle aspettative su una partenza a breve. Ma il giudice dell'Alta Corte del Kerala (lo stesso che si dovrà pronunciare sul ricorso) ha aggiornato a venerdì la seduta prevista oggi che non si è tenuta per mancanza di tempo. Stamattina la conferma del via libera da parte dal ministero indiano della Navigazione, a conclusione di una sua inchiesta sulla cosiddetta "scatola nera", aveva suscitato molte speranze sul rilascio della nave. Ma si dovrà ancora attendere il nulla osta della polizia. Domani ci sarà anche lo spoglio delle schede nel collegio elettorale di Piravom, dove sabato si è votato per un seggio parlamentare vacante. L'attesissimo verdetto potrebbero distendere il clima politico e consentire più spazi di manovra alla diplomazia.
martedì 20 marzo 2012
Enrica Lexie, riscorso giurisdizione, forse una settimana il verdetto
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