Un gruppo di contadini indiani dello stato centrale del Madhya Pradesh, da 17
giorni immersi con l'acqua fino al collo, per protestare contro una diga sono
riusciti a piegare il governo. I coraggiosi manifestanti hanno infatti ottenuto
oggi dal ''chief minister'' Shivraji Singh Chouhan la promessa di risarcimenti
per le loro terre sommerse e anche la rassicurazione che il livello del bacino
artificiale non sara' ulteriormente alzato.
La diga Omkareshwar, al centro delle proteste, e' stata costruita sul fiume Narmada interessato da circa 10 anni da un mega progetto idrico che ha comportato la scomparsa di decine di villaggi e sollevato l'opposizione degli ambientalisti e difensori dei diritti delle popolazioni indigene.
L'annuncio e' stato dato in diretta dalle televisioni indiane che da
diversi giorni stanno seguendo l'originale sit-in pacifico chiamato ''Jal
Satyagraha'' nel distretto di Khandwa.
'Tenendo presente la situazione attuale abbiamo deciso di ridurre il
livello a 189 metri dal precedente 190.5 metri - ha detto Chouhan in una
conferenza stampa in cui ha anche sottolineato le conseguenze della decisione.
Secondo lui, 20 mila ettari di campi non potranno essere irrigati, mentre per la
produzione di energia elettrica si tratta di una perdita di 120 megawatt. La diga Omkareshwar, al centro delle proteste, e' stata costruita sul fiume Narmada interessato da circa 10 anni da un mega progetto idrico che ha comportato la scomparsa di decine di villaggi e sollevato l'opposizione degli ambientalisti e difensori dei diritti delle popolazioni indigene.
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