mercoledì 10 giugno 2009

India-Usa, inizia missione dell'inviato William Burns

Su Apcom

Il sottosegretario di stato americano agli affari politici William Burns è da oggi a Nuova Delhi per una missione tesa a riallacciare i legami politici e anche commerciali con l’India. E’ il primo incontro importante tra l’amministrazione di Barak Obama e il governo di Manmohan Singh riconfermato nelle elezioni legislative di aprile-maggio. Il diplomatico statunitense, accompagnato dal vice Robert Blake, responsabile per l’Asia meridionale e centrale, dovrà anche preparare la visita del segretario di stato Hillary Clinton prevista per luglio.
Secondo indiscrezioni la missione di Burns sarà incentrata sui rapporti con il Pakistan, l’alleato chiave degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo islamico. Dopo le stragi di Mumbai dello scorso 26 novembre, il processo di pace indo-pachistano si è interrotto. In un discorso in Parlamento, ieri, il primo ministro Singh ha rilanciato il dialogo a condizione che Islamabad si impegni a eliminare i gruppi integralisti che operano sul suo territorio. La recente scarcerazione ordinata da un tribunale di Lahore di Hafeez Said, leader del gruppo islamico Lashkar-e.Taiba, ritenuto responsabile per gli attacchi agli hotel di Mumbai, ha irritato il governo indiano che non mancherà di sollevare la questione nei colloqui con Burns.
Mentre per l’ex presidente Bush, l’India era una pedina importante nella strategia di “contenimento” della Cina, per Obama non è ancora chiaro quale sarà il ruolo di Nuova Delhi nella nuova strategia di politica estera, soprattutto per quello che riguarda Afghanistan, Pakistan e Iran. La Casa Bianca vorrebbe facilitare il dialogo per la soluzione del nodo Kashmir, ma il governo indiano rifiuta ogni mediazione di terzi sulla decennale disputa territoriale. Un altro punto di attrito potrebbe essere l’accordo nucleare siglato da Bush lo scorso anno e che permette l’esportazione di centrali atomiche e tecnologia in India. La lobby non proliferazione dei democratici di Obama vorrebbe che Nuova Delhi aderisca al Comprehensive Test Ban Treaty rinunciando così alla possibilità di condurre nuovi test atomici dopo quelli del 1974 e 1998.

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