Gli uffici provinciali dell’Isi, il potente ma controverso servizio segreto pachistano, si trovano sulla strada principale che va da Peshawar verso il confine con l’Afghanistan in un complesso militarizzato. Ma l’alto livello di sicurezza non ha impedito l’esplosione di un’autobomba lanciata stamattina poco dopo l’alba contro il cancello di ingresso. La deflagrazione, 300 chili di tritolo secondo la polizia locale, ha fatto crollare la facciata di una palazzina di tre piani e ucciso sul colpo sette persone, mentre altre sono morte più tardi in seguito alle ferite. Poco tempo dopo cinque poliziotti sono stati uccisi in attacco suicida contro una caserma nella regione di Bannu, a sud ovest di Peshawar.
Non si ferma l’ondata di attentati nel nord ovest innescata dall’ offensiva militare avviata a meta ottobre contro i talebani di Hakimullah Mehsud nel Waziristan meridionale. In queste settimane l’esercito ha conquistato alcune delle roccaforti degli estremisti islamici, ma sta incontrando una forte resistenza. Negli scontri ieri sono morti 17 soldati pachistani. Non è la prima volta che una sede dell’Isi è nell’obiettivo degli attentatori. Lo scorso maggio un simile attacco aveva devastato l’ufficio di Lahore. I servizi segreti pachistani, o parte di essi, avrebbero dei contatti con i gruppi della jihad come per la prima volta ha ammesso lo stesso ex presidente Pervez Musharraf in una recente intervista.
venerdì 13 novembre 2009
Pakistan, attaccata sede dell'Isi a Peshawar
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