Dopo una lunga trattativa e a poche ore dalla messa all'asta a Londra, l'India si è aggiudicata un prezioso carteggio tra il Mahatma Gandhi e un architetto tedesco dove emergerebbe una tendenza omosessuale dell'apostolo della non violenza. L'archivio, composto da fotografie, lettere e qualche oggetto personale, è stato comprato per 60 milioni di rupie (oltre 800 mila euro) dal governo di New Delhi che lo ha così sottratto al martelletto di Sotheby's. La casa d'aste londinese ha infatti annunciato la sospensione della vendita in seguito all'accordo raggiunto con gli eredi di Hermann Kallenbach, culturista di origine ebraica con cui Gandhi ha avuto un appassionato scambio epistolare per diversi anni. Confermando la notizia, il ministro della Cultura Kumari Selja ha detto che "il materiale sarà conservato negli Archivi Nazionali dell'India". Di recente, il carteggio era stato esaminato da esperti indiani che lo avevano definito "in ottimo stato e di straordinario interesse" per far luce su uno degli aspetti più misteriosi e anche controversi della figura di Gandhi. Le lettere inedite si riferiscono alla vita privata e attività pubblica del Mahatma dal 1905, quando conobbe Kallenback in Sudafrica, fino al 1945 poco prima dell'indipendenza dal dominio coloniale britannico. Il carteggio era stato scoperto dallo storico indiano Ramchandra Guha nella soffitta di una delle pronipoti dell'architetto tedesco in Israele. Tra migliaia di lettere dei familiari e amici del Mahatma, ce ne sono 13 scritte da Gandhi al suo amico "del cuore" in cui fa riferimento alle sue lotte politiche e anche alla malattia della moglie Kasturba. Alcune lettere (ma non è chiaro se sono le stesso dell'archivio di Sotheby's) sono state rivelate in una biografia pubblicata lo scorso anno dal giornalista americano Joseph Lelyveld, ex reporter del New York Times e Premio Pulitzer. Le scioccanti rivelazioni contenute nel libro "Great Soul: Mahatma Gandhi and his struggles with India" (Anima Grande: Mahatma Gandhi e le sue battaglie con l'India) che aveva creato un grande clamore sulla stampa e sulle televisioni indiane. In particolare, Lelyveld citava una lettera in cui traspare una forte passione e anche un rapporto fisico tra i due. "Ormai possiedi completamente il mio corpo...é una schiavitù mista a vendetta", scrive il Mahatma che, una volta tornato in India, confida all'amico di avere il suo ritratto nella camera da letto. Non è la prima volta che la sessualità del Mahatma crea polemiche e costringe il governo indiano alla censura o a intervenire per evitare la diffusione di materiale considerato imbarazzante. In un'altra biografia, "Gandhi: Naked Ambition", lo storico britannico Jad Adam descriveva il Mahatma come tormentato dal sesso e dalle donne citando le "prove" di astinenza a cui si sottoponeva, tra cui quella di dormire nudo a fianco di giovani donne.
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