martedì 16 aprile 2013

L'India avra' una seconda riserva per i leoni oltre parco di Gir

L'India intende creare una seconda riserva naturale per il "leone asiatico", una specie in via estinzione che sopravvive ora soltanto in una foresta dello Stato settentrionale del Gujarat. Lo ha deciso ieri la Corte Suprema di New Delhi, rigettando un ricorso del governo locale del Gujarat contrario al trasferimento di parte dei felini nel vicino Madhya Pradesh. I giudici del massimo organo giudiziario indiano hanno accolto le ragioni delle associazioni di protezione degli animali che da tempo chiedevano una seconda riserva "per salvare dall'estinzione" il raro felino. Una giuria del tribunale, composto da due giudici, K.S. Radhakrishnan e da C.K. Prasad, ha ordinato la "reintroduzione" del leone asiatico nella riserva di Kuno, in Madhya Pradesh" fissando una scadenza di sei mesi per completare l'operazione. In base all'ultimo censimento del 2010, nella foresta di Gir, nel sud del Gujarat, vivono 411 esemplari di "leoni asiatici" o "leoni indiani", una sottospecie del leone africano, dalla criniera meno folta e dalla corporatura più piccola. "Abbiamo il dovere di proteggere questa specie dall'estinzione prendendo adeguate precauzione" hanno detto i giudici. Da tempo gli esperti avevano lanciato l'allarme sulla vulnerabilità dei preziosi leoni di Gir concentrati in un unico posto e quindi a rischio di sterminio in caso di epidemie o di catastrofi naturali, come gli incendi boschivi. Tuttavia il Gujarat, roccaforte della destra nazionalista indiana, si era sempre opposto a condividere il patrimonio faunistico e anche a perdere parte dei proventi della fiorente industria turistica nata intorno al parco. Nella stessa seduta, la Corte Suprema ha respinto un progetto del ministero dell'Ambiente che risale al 2010 di "importare" dall'Africa il "cheetah" (Acinonyx jubatus), una specie di ghepardo scomparsa in India circa 60 anni fa

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