domenica 9 gennaio 2011

Pakistan, 50 mila in strada per difendere legge blasfemia

A quasi una settimana dall'assassinio del governatore del Punjab, Salman Taseer, ucciso da un uomo della sua scorta, i fondamentalisti fanno di nuovo sentire la loro voce a difesa della legge sulla blasfemia, che il governo vorrebbe riformare per renderla meno severa. Dai 40 ai 50 mila manifestanti, secondo fonti della polizia, hanno dimostrato ieri nella metropoli di Karachi. Il maxi corteo e' stato organizzato da un fronte comune di partiti e associazioni religiose che alcune settimane fa avevano lanciato una campagna nazionale a sostegno della legge che prevede la pena di morte per chi offende il nome di Maometto. I manifestanti hanno marciato con slogan in cui definivano la legge come ''divina'' e con fotografie di Muntaz Kadri, la guardia del corpo che dopo aver ucciso il liberale Taseer, e' diventato un eroe nazionale per le frange fondamentaliste della societa' pachistana sempre piu' divisa su questa norma legislativa, spesso usata come strumento di persecuzione delle minoranze. Intanto altri politici laici , come la deputata Sherry Rehman, che ha presentato una proposta di modifica della legge in parlamento, sono entrati ora sulla lista nera dei radicali.

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