Nonostante la crescita economica record, l'India ha una delle piu' alte mortalita' infantili al mondo con 1,73 milioni di bambini che muoiono prima del quinto compleanno a causa di malattie facilmente curabili, come dissenteria e polmonite. Si tratta di una media terrificante: un bambino ogni 20 secondi. E' quanto ha ricordato l'organizzazione non governativa internazionale Save the Children nel lanciare una nuova campagna popolare per convincere il governo ad aumentare la spesa della Sanita' pubblica e prevenire quindi semplici malattie attraverso campagne di vaccinazione e facile accesso alle medicine di base. L'iniziava, chiamata 'No Child Born to Die' ('Nessun bambino nasca per morire'), si prefigge di chiedere con una petizione al governo di New Delhi di dedicare il 5% del Pil alla sanita' (attualmente e' dell'1,1%). ''In Paesi come Nepal e Bangladesh, l'aumento della spesa per i servizi sanitari ha portato a una forte diminuzione dei decessi infantili'' ha dichiarato la responsabile Shireen Vakil Miller durante la presentazione avvenuta a New Delhi e a cui ha partecipato l'attrice e femminista Shabana Azmi, che e' anche ambasciatrice per l'Onu. ''Ho scritto una lettera al vicepresidente della commissione per la pianificazione Montek Singh Ahluwalia per chiedere che sia aumentato il budget per la Sanita' nella prossima legge finanziaria'' ha detto la star di Bollywood. Secondo dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanita', il 41% delle morti infantili, ovvero 900 mila bambini (dato 2009), sono neonati nel primo mese di vita. Una delle principali cause di morte e' una semplice influenza che si trasforma in polmonite perche' non curata in tempo. Secondo un recente studio pubblicato dalla prestigiosa rivista medica Lancet e relativo al 1995-2010, l'India ha il piu' alto numero di bambini con meno di cinque anni uccisi da polmonite. E' un triste record mondiale che si affianca a quello del 43,5% dei bambini che risultano sottopeso, una percentuale che non si riscontra nemmeno nell'Africa sub sahariana. In un recente saggio di copertina sul settimanale Outlook, l'economista indiano premio Nobel Amartya Sen e il suo collega Jean Dreze evidenziavano come l'India sia stata superata da Bangladesh e Nepal per molti indicatori sociali nonostante questi due Paesi abbiamo un reddito procapite decisamente inferiore. ''Dopo 20 anni di rapida crescita - scrivono - l'India rimane uno dei Paesi piu' poveri al mondo, un fatto spesso ignorato soprattutto da parte della minoranza che gode di una qualita' di vita elevata grazie alla diseguaglianza nella distribuzione del reddito''
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