lunedì 21 novembre 2011

Pakistan, stop a sms con parole oscene

Il Pakistan ha deciso di censurare tutti gli sms che contengono parole considerate oscene o che possono essere usate per la pornografia come "seno", "lingua" e "mestruazioni". Circa 1.600 le parole messe al bando, anche i riferimenti religiosi che potrebbero incorrere nel reato di blasfemia, tra cui il nome di Gesù Cristo. In una lettera agli operatori telefonici riportata dai giornali, l'Autorità pachistana delle Telecomunicazioni (Pta) ha obbligato gli operatori telefonici di "filtrare" i messaggi dei cellulari e di bloccare quelli che contengono i termini "proibiti" in base a una lista allegata in inglese e urdu. Tra i termini ci sono anche diverse parole apparentemente innocue come "taxi" o "fanale" o "deposito bancario". La decisione, che entra in vigore oggi, è stata presa per arginare lo spam, dopo le lamentele dei consumatori. Allo stesso scopo, l'India aveva di recente introdotto il tetto di 100 sms al giorno, limite poi raddoppiato in seguito alle proteste degli utenti. Come si può immaginare, l'intervento della Pta è stato fortemente criticato dalle associazioni dei consumatori e sui siti di microblogging che hanno ridicolizzato la lista delle parole vietate. Su pressione dei fondamentalisti islamici, lo scorso anno la Pta aveva già oscurato Facebook e altri social network per contenuti giudicati sacrileghi.

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