Nonostante una sentenza a favore della Corte Suprema, il sesso extramatrimoniale e la convivenza tra coppie non sposate e' ancora un argomento tabu' in India a tal punto da essere considerato ''immorale'' come ha sentenziato un giudice oggi a New Delhi. Nella rigida societa' patriarcale indiana, dove la quasi totalita' delle unioni sono ancora combinate dai genitori, la convivenza "more uxorio" e' ancora molto rara, anche se e' in aumento, soprattutto tra le giovani coppie benestanti che vivono nelle metropoli, dove da alcuni anni si stanno velocemente affermando modi di vita occidentali. Non stupisce quindi il duro commento del giudice di un tribunale di New Delhi, Surinder S.Sathi, chiamato a pronunciarsi su un delitto commesso tre anni fa da una donna di 28 anni che ha ucciso il convivente nigeriano. ''La convivenza e' un vergognoso prodotto della cultura occidentale'' ed ''e' una moda seguita solo nei centri urbani'', sono state le sue parole riprese con scalpore dalla stampa indiana. Il giudizio contrasta con una sentenza della Corte Suprema di circa un anno fa in cui si riconosceva il diritto alla coabitazione. ''Se un uomo e una donna adulti decidono di vivere insieme non commettono alcuna trasgressione della legge'', aveva detto il presidente del massimo organo giudiziario indiano, K.G. Balakrishnan, citando l'articolo 21 della Costituzione indiana, che garantisce la liberta' personale dei cittadini e perfino la mitologia indu' che esalta l'amore tra Krishna e Radha
mercoledì 18 gennaio 2012
India, convivenza coppie non sposate ''immorale'' per tribunale di New Delhi
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