KOCHI (INDIA), 06 GEN - C'é un deciso cambio di rotta in Kerala sulla vicenda dei marò, tornati venerdì in India dopo il permesso natalizio: i segnali arrivano dallo stesso leader dello stato meridionale Oommen Chandy. In una dichiarazione all'ANSA, durante una celebrazione a Kochi, il "chief minister" ha commentato come "molto positivo" il rientro di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e poi ha promesso "di fare il possibile per velocizzare il procedimento giudiziario". Il politico, che appartiene al partito di governo del Congresso e che ha sempre svolto uno ruolo di "falco" nella vicenda, si era opposto alla concessione della licenza richiesta dagli italiani all'Alta Corte del Kerala per paura che non rientrassero più. "Non c'é nulla di personale tra me e i militari o tra me e l'Italia - ha aggiunto -. Abbiamo sollevato il dubbio che non tornassero indietro e per questo abbiamo chiesto al governo di New Delhi di farsi garante del loro ritorno. Il ministro indiano degli Esteri si è quindi preso lui stesso la responsabilità di questa decisione". Chandi non si è però voluto esprimere sul verdetto in sospeso alla Corte Suprema di New Delhi sul ricorso italiano in merito alla giurisdizione territoriale che - si ipotizza - dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Secondo il legale Vijaya Bhanu, che difende i marò in Kerala, "ci sono buone possibilità che possa essere favorevole" ma "ci vuole tempo per una pronuncia del genere data la complessità della materia che rappresenta un precedente nel diritto marittimo internazionale". A proposito dell'intricata vicenda giudiziaria, il quotidiano The New Indian Express, ricordava ieri che presso l'Alta Corte del Kerala giace ancora una petizione italiana "pendente" in cui si chiede la traduzione in italiano degli atti processuali per garantire i diritti dei due marò che non sanno l'inglese. I giudici si devono ancora pronunciare sulla richiesta e nel frattempo hanno ordinato lo stop del processo di primo grado per omicidio, che si tiene a Kollam. I due militari dovranno presentarsi davanti al giudice istruttore il prossimo 15 gennaio, ma sarà soltanto per la notifica del rinvio. Intanto la seconda giornata nel borgo di Fort Kochi, antico centro di commercio delle spezie, è passata tranquilla per i marò che solo raramente escono dal loro hotel se non per firmare al commissariato di polizia ogni mattina dalle 10 alle 11. L'albergo a cinque stelle in stile coloniale, chiamato Eight Bastion (gruppo Cgh Earth), si trova un po' isolato rispetto alle mete turistiche classiche che sono la chiesa di San Francesco, la prima costruita dai portoghesi (dove fu sepolto Vasco De Gama prima di essere trasferito a Lisbona) e le panoramiche "reti da pesca cinesi" sul lungomare. Domani nella città portuale, che è una delle mete favorite dal turismo straniero in India, arriveranno il primo ministro Manmohan Singh e il presidente della Repubblica Pranab Mukherjee per un'importante conferenza dedicata alla diaspora indiana.
sabato 5 gennaio 2013
MARO', Kerala assicura processo rapido, parola del chief minister Chandy
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