sabato 17 ottobre 2009

Maldive, il governo si riunisce sul fondo dell'oceano

A sei metri di profondità, con i coralli e pesci tropicali sullo sfondo, il presidente maldiviano Mohamed Nashid e 13 ministri del suo governo con la tuta da sub, hanno discusso per mezzora e poi varato un documento in cui si chiede alla comunità internazionale di ridurre le emissioni di C02 nell’atmosfera che secondo gli esperti causeranno l’inabissamento del famoso arcipelago dell’Oceano Indiano. La riunione subacquea dell’esecutivo, avvenuta nella laguna dell’atollo militare di Girifushi, è servita a sollevare l’attenzione mondiale nei confronti delle drammatiche conseguenze del cambiamento climatico e dell’urgenza di trovare un accordo sul dopo Kyoto al summit di Copenhagen di dicembre. L’80 per cento delle Maldive sorge solo ad un metro da livello del mare. Secondo gli esperti di cambiamento climatico tra mezzo secolo gli atolli rischieranno di scomparire dalle mappe geografiche. “Dobbiamo avere più immaginazione e creatività per sensibilizzare le nazioni ed è quello che abbiamo fatto oggi con questa riunione speciale “ ha detto il presidente Nashid, l’unico con un brevetto da sub, salito al potere 10 mesi fa con un’agenda politica centrata sulla difesa dell’ambiente. Il governo intende fare delle oltre mille isole e atolli una zona a emissioni zero. Nashid era salito alla ribalta internazionale quando qualche mese fa aveva annunciato di creare un fondo speciale da dedicare all’acquisto di una nuova patria per i 350 mila maldiviani costretti all’esilio dall’innalzamento dell’oceano.

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