lunedì 19 ottobre 2009
Pakistan nega accuse di coinvolgimento nell'attentato in Iran
Il governo di Islamabad ha smentito le accuse di complicità nella sanguinosa strage di ieri contro i generali dei Pasdaran nella regione confinante del Sitan Baluchistan.L’attacco, costato la vita a 42 persone, è stato attribuito al gruppo sunnita Jundollah, i Soldati di Dio, che secondo Teheran avrebbe legami con i talebani e con i servizi segreti pachistani e anche occidentali. Il presidente iraniano Ahmadinejad ha detto che agenti pachistani avrebbero cooperato con i terroristi e ha chiesto a Islamabad di collaborare nella ricerca dei responsabili. Il ministro degli esteri iraniano ha convocato ieri anche l’ambasciatore pachistano per una protesta formale. Immediata la reazione del Pakistan. Un portavoce ha negato il coinvolgimento dicendo che il Paese sta combattendo gli estremisti come prova la vasta offensiva in corso nel Waziristan meridionale. Per smorzare la tensione, il ministro degli interni Rehman Malik ieri sera, in una telefonata al suo omologo iraniano, ha rassicurato che leader del gruppo Jundollah non si troverebbe in territorio pachistano. Islamabad non avrebbe alcuna intenzione di deteriorare le relazioni con il suo vicino, soprattutto dopo il recente accordo su un vecchio progetto di costruzione di un gasdotto che dovrebbe coinvolgere anche l’India.
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