Almeno una quindicina di ostaggi, non identificati, sarebbero ancora intrappolati dentro il quartiere generale dell’esercito a Rawalpindi, attaccato da un commando di presunti militanti poco prima di mezzogiorno. L’assalto è stato condotto con precisione da almeno 4 uomini travestiti da soldati che, che a bordo di un furgone, hanno sfondato uno dei tanti posti di blocco nella cittadella militare di Rawalpindi una delle zone più fortificate del paese. Armati di mitragliatori e bombe a mano hanno ingaggiato un conflitto a fuoco durato 45 minuti prima di essere eliminati. Nello scontro sono morti anche sei militari, tra cui un colonnello. Secondo una prima ricostruzione potrebbe essere stata una manovra diversiva per permettere a dei complici di entrare nel quartiere generale. La notizia dell’assedio, tuttora in corso, è stata confermata solo poco tempo dal portavoce dell’esercito, il generale Athar Abbas che ha anche precisato che tra gli ostaggi non ci sarebbero alti ufficiali.
Si tratta del terzo attacco terroristico in una settimana, dopo quello di ieri in un mercato di Peshawar dove un’autobomba ha fatto strage di oltre 50 persone e di quello di lunedì contro la sede del Pam di Islamabad, rivendicato dai talebani. Questa volta pero i presunti attentatori hanno mirato al luogo simbolo delle forze armate pachistane in un momento delicato. Il governo ha annunciato infatti di voler lanciare una nuova offensiva nel Waziristan meridionale, lungo il poroso confine afghano, dominato da diversi capi tribali talebani alleati con Al Qaeda.
sabato 10 ottobre 2009
Rawalpindi, assaltato il quartiere generale dell'esercito
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