domenica 11 ottobre 2009

Pakistan, gruppi estremisti islamici dietro attacco a base di Rawalpindi?

Ci sarebbe forse la firma di uno dei gruppi estremisti islamici con base nel Punjub pachistano dietro l’attacco terroristico al quartiere generale di Rawalpindi. Uno degli attentatori è stato catturato vivo e identificato. Si tratta di un ex militare che avrebbe organizzato l’attentato alla nazionale di cricket srilankese in trasferta nella città di Lahore il marzo scorso. La tattica sarebbe simile a quella usata per entrare nella base di Rawalpindi, una delle più fortificate del paese e in teoria anche una delle più inaccessibili. L’assedio al Pentagono pachistano, concluso con la liberazione della maggior parte gli ostaggi, ha fatto scattare un campanello di allarme non solo per il governo, convinto di aver indebolito i talebani dopo l’uccisione del leader waziristano Baitullah Mehsud, ma anche per Washington. La segretaria di stato americano Hillary Clinton, da Londra, ha parlato di “minaccia crescente all’autorità dello stato”, ma ha rassicurato dicendo che non ci sarebbero rischi per la sicurezza nazionale e soprattutto per l’arsenale nucleare. La relativa facilità con cui una decina di assalitori, con la mimetica dell’esercito, sono riusciti a entrare e a rimanere 20 ore nel quartiere generale di Rawalpindi è un segno da non sottovalutare. Il governo di Zardari avrebbe deciso di dare il via libera alla campagna militare in Waziristan del sud, dove ci sono le basi dei talebani e di Qaeda. Ma non sarà certo un compito facile dato che tutte le offensive lanciate dopo il 2001 nella remota regione nord occidentale sono fallite.

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