lunedì 23 maggio 2011

Karachi, talebani assediano per 17 ore una base aeronavale

Un commando di talebani pachistani ha assaltato una importante base aeronavale di Karachi, la più grande metropoli del Pakistan, ingaggiando una durissima battaglia di 17 ore con le forze di sicurezza costata la vita a 10 militari e con danni alla flotta aerea. L'azione, rivendicata dal principale gruppo estremista del Tehreek-e-Taleban Pakistan (Ttp), fa parte dell'escalation seguita all'uccisione di Bin Laden lo scorso 2 maggio e pone nuovi inquietanti interrogativi sulla capacità di Islamabad di proteggere le installazioni militari, compreso l'arsenale nucleare. L'assedio degli estremisti, iniziato ieri alle 22.30 ora locale (le 19 in Italia) coincide con il giallo sul Mullah Omar e con un nuovo attacco di un aereo senza pilota (drone) nel Waziristan settentrionale, dove ci sono le basi del Ttp, con almeno sette morti. La base Pns Mehran, quartier generale dell'aviazione della Marina, sorge vicino alla base aerea di Masroor, la più grande del Pakistan, dove si ritiene siano immagazzinati armamenti nucleari. Da quanto ha spiegato in serata il ministro dell'Interno Rehman Malik, i terroristi sarebbero entrati da un muro di cinta posteriore. "Sono state trovate delle scale e delle cesoie", ha detto in una conferenza stampa. E' un nuovo imbarazzo per il governo, che ha convocato per dopodomani una riunione del comitato della Difesa presieduto dal premier Raza Yousuf Gilani. Secondo la versione fornita da Malik, al termine del blitz organizzato da teste di cuoio, polizia e "rangers", sono stati trovati i corpi di quattro terroristi (tra cui un presunto kamikaze), mentre "altri due sono stati visti fuggire dalla base". Gli assalitori erano pesantemente armati con bombe a mano e lanciarazzi, oltre che con giubbotti esplosivi. Questo ha permesso di distruggere due sofisticati aerei di ricognizione marittima P3C Orion Orion di fabbricazione statunitense e custoditi in un hangar. Al momento dell'assalto c'erano anche 17 tecnici stranieri (11 cinesi e 6 americani) che sono stati recuperati sani e salvi. Malik ha poi aggiunto un dettaglio curioso sull'aspetto degli uomini, di età compresa tra i 22 e 25 anni e "vestiti di nero con uno stile simile a quello di alcuni personaggi di Guerre Stellari". La battaglia ingaggiata dal commando, che in un primo momento si credeva almeno di venti uomini, è stata durissima. Si sono udite 25 forti esplosioni in diversi strutture e continue raffiche di mitragliatrice. Verso fine mattinata, lo scontro era ancora in corso con alcuni dei militanti superstiti asserragliati in un ufficio, sembra, con degli ostaggi, ma non è stato confermato. Sarà una commissione di inchiesta a fare luce sull'accaduto che - ha aggiunto Malik - "non è solo un attacco alla base di Karachi, ma un attacco al cuore del Pakistan"

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