lunedì 2 maggio 2011

Bin Laden, imbarazzo per governo in Pakistan

Il Pakistan ha definito l'uccisione di Osama bin Laden un ''duro colpo'' contro il terrorismo internazionale, ma non e' riuscito a sottrarsi all'imbarazzo causato dalla scoperta del lussuoso nascondiglio in una guarnigione militare a due ore a nord di Islamabad, tra increduli villeggianti e pensionati in cerca di frescura. Il primo ministro Yusuf Raza Gilani ha ammesso che "c'e' stata una coordinazione tra le intelligence dei due Paesi", ma da Islamabad nessuna fonte ufficiale ha specificato le modalita' di tale collaborazione ne' ha dato alcuna spiegazione. In serata l'ambasciatore pachistano a Londra, Wajid Shamsul Hasan, e' stato piu' preciso: "E' stata una operazione congiunta, in cui le forze americane e pachistane hanno collaborato segretamente, che è stata attuata professionalmente ed è finita con esito soddisfacente", ha detto. Poco prima il segretario di Stato Usa Hillary Clinton aveva chiaramente parlato di contributo pachistano per il successo della missione. ''La collaborazione con il Pakistan ha aiutato gli americani a trovare il covo dove si nascondeva bin Laden'', ha assicurato. Il blitz notturno, nella villa-fortezza della cittadina Abbottabad, rischia di creare un nuovo attrito nelle gia' tormentate relazioni tra Islamabad e Washington, ai ferri corti per gli attacchi dei droni e le recenti accuse all'ISI di sostenere la rete talebana di Haqqani in Afghanistan. Ancora una volta sembra emergere con chiarezza il ''ventre molle '' della sicurezza in Pakistan che, mentre da un parte combatte gli estremisti islamici nelle regioni tribali del nord ovest, dall'altra, sembra non aver tagliato i vecchi legami con la jihad, una ''carta preziosa'' da giocare sullo scacchiere afghano quando le truppe Usa si ritireranno. A sua difesa, il ministero degli Esteri ha ribadito oggi in un comunicato ''la volonta' di combattere e sradicare il terrorismo'' e ha ricordato le 30 mila vittime di attacchi terroristici e i 5 mila soldati uccisi sul campo di battaglia contro i militanti di Al Qaida e i talebani. Parole che non spiegano pero' la contraddizione con la teoria finora sostenuta che bin Laden fosse nascosto in una caverna nell'impenetrabile confine afghano-pachistano. Oltre a motivazioni di ordine strategico, c'e' anche il timore di un'opinione pubblica sempre piu' anti americana che considera il governo un ''vassallo'' di Washington e che si sta sempre piu' radicalizzando, come dimostrano le uccisioni di politici liberali critici della legge sulla blasfemia. A Quetta, nella provincia meridionale del Baluchistan, un migliaio di persone hanno manifestato al grido di ''morte all'America''. E' difficile pensare che il blitz di Abbottabad non abbia avuto l'avvallo di Islamabad, dove proprio oggi arriva l'inviato speciale per il Pakistan e l'Afghanistan Marc Grossman proveniente da Kabul. Secondo alcuni analisti, i vertici dell'Isi (in cui sono presenti elementi deviati) avrebbero di recente ''rotto i ponti'' con Al Qaida'' con cui vigeva un cessate il fuoco. ''Al Qaida avrebbe deciso di collaborare con gli estremisti islamici nelle zone tribali del nord ovest'' ha detto un esperto. Questa saldatura avrebbe aperto un nuovo scenario allarmante e difficilmente gestibile per il governo pachistano. Non e' quindi una sorpresa che i leader di Al Qaida, nei loro ''santuari'' del Nord Waziristan, unica regione tribale ''risparmiata'' dall'esercito pachistano, abbiano giurato oggi vendetta, come scrive il quotidiano on line Asia Times. Intanto, ad Abbottabad, c'e' incredulita' tra i ''vicini di casa'' del lussuoso covo costruito nel 2005 e che ospitava Bin Laden insieme a famiglia e alcuni fedelissimi. I residenti del quartiere sono stati svegliati da un boato nel cuore della notte. ''Abbiamo visto delle fiamme e udito spari dall'interno'' hanno raccontato. Secondo le testimonianze, ci sarebbe stato un scambio di arma da fuoco tra alcuni elicotteri e gente a terra. Un velivolo si e' schiantato, a causa di un guasto, come riferito da fonti Usa. Una televisione locale, nel pomeriggio, ha mostrato alcuni camion dell'esercito portare via i relitti del mezzo.

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