venerdì 13 maggio 2011

INDIA-ELEZIONI/ Sinistra perde West Bengala e Kerala

La sinistra e' scomparsa dalla mappa politica dell'India dopo una secca sconfitta nelle due ''fortezze rosse'', il West Bengala e il Kerala, in elezioni locali che hanno visto il trionfo di partiti regionali alleati con il Congresso disperatamente a caccia di consensi dopo i recenti scandali per corruzione che hanno fatto traballare il governo di New Delhi. La maratona elettorale di un mese, che ha coinvolto 4 stati e 140 milioni di elettori, ha incoronato due ''primedonne'' e silurato l'enfant prodige della sinistra indiana, il ''buddha rosso'' Buddhadeb Bhattacharjee che sognava di coniugare il marximo con l'economia di mercato e trasformare Calcutta in una nuova Shangai. Ma ha anche bocciato un potente partito regionale del Tamil Nadu invischiato nella tangentopoli relativa all'assegnazione delle frequenze telefoniche nel 2008. Per la prima volta dopo 34 anni, il partito comunista, che si fregia ancora dell'appellativo di ''marxista'', ha perso il potere nello stato nord orientale del West Bengala, considerato uno dei governi democratici comunisti piu' longevi al mondo. Il declino era iniziato alcuni anni fa quando Mamata Banerjee, una piccola donna di 56 anni, in ciabatte e sari di cotone, aveva guidato la rivolta dei contadini contro la fabbrica della Tata Nato nelle campagne di Singur sfociata in un bagno di sangue per l'intervento di milizie ''squadriste'' appoggiate dal governo locale. La Banerjee, nota come Didi (grande sorella), attuale ministro delle Ferrovie del governo centrale dove il suo partito, il Trinamul Congress, e' nella coalizione, ha conquistato 177 seggi su un totale di 294, lasciando la sinistra a un minino di 63 nel parlamento bengalese. Il riformatore Bhattacharjee, grande ammiratore dell'Italia, trionfante nel voto del 2006, e' stato sconfitto nel suo stesso collegio elettorale e nel pomeriggio ha annunciato le dimissioni da ''chief minister''. ''E una vittoria della gente contro l'oppressione. E' la fine del regime autocratico e di tutte le atrocita''' ha proclamato la Banerjee. Diversi sono invece i motivi della debacle nel bastione ''rosso'', il Kerala, uno degli stati piu' progrediti. Lo storico leader comunista V.S. Achuthanandan, 87 anni, ha perso lo scettro anche se di pochissimo a vantaggio di una coalizione composta da un partito regionale e dal Congresso. L'anziano politico era stato al centro di una polemica per aver definito Rahul Gandhi, il figlio di Sonia, un ''bambinetto viziato''. Il Congresso incassa anche la riconferma, per la terza volta nel piccolo Assam (famoso per il te', ma anche tormentato dalla guerriglia separatista). Ma perde un prezioso alleato nello stato meridionale del Tamil Nadu dove e' ritornata al potere Jayalalithaa Jayaram, ex star del cinema locale, uno dei personaggi politici piu' estrosi, ma anche controversi, rivale di Sonia Gandhi.

Nessun commento: