I leader dell'Asia meridionale riuniti in Bhutan hanno riconosciuto il fallimento della loro cooperazione e integrazione politica e economica a causa di profonde differenze che dividono India e Pakistan, i due stati dominanti nella regione. Nel vertice annuale dell'Associazione dell'Asia meridionale per la cooperazione regionale (Saarc), che si e' aperto oggi nella capitale Thimphu, sono prevalsi i toni pessimistici. A 25 anni dalla sua nascita la Saarc, composta da otto nazioni con una popolazione totale di 1,5 miliardi di persone, ''possiamo notare che il bicchiere e' mezzo pieno e rallegrarci oppure possiamo ammettere che e' mezzo vuoto e quindi fare un esame di coscienza'' ha detto il primo ministro indiano Manmohan Singh nel suo discorso introduttivo. Il premier, che domani incontrera' il suo omologo pachistano Yufuf Raza Gilani in un nuovo tentativo di riprendere il dialogo, ha ammesso che ''la quota di scambi interni e di investimenti nell'area e' ancora molto al di sotto di quella registrata nell'Est e nel Sud Est asiatico''. Della stessa opinione anche Lyonchhen Jigmi Thinly, il primo ministro del piccolo regno del Bhutan che ha ospitato il vertice per la prima volta all'insegna dello slogan ''Towards a Green and Happy South Asia'' (verso un'Asia meridionale verde e felice). Il Bhutan e' famoso per aver introdotto la ''felicita'' nel calcolo del prodotto lordo nazionale.
Sul fronte ambientale, e' da segnalare l'iniziativa lanciata dall'India di un fondo per l'ambiente con lo scopo di aiutare i paesi piu' vulnerabili al cambiamento climatico come le Maldive, rappresentate al vertice dal presidente Mohamed Nasheed. Secondo il leader dell'arcipelago del Pacifico la rivalita' indo-pachistana ha impedito ogni progresso verso una maggiore cooperazione regionale.
Anche in questo vertice l'attenzione e' infatti concentrata sull'incontro bilaterale tra Singh e Gilani, pervisto per domani pomeriggio e organizzato all'ultimo minuto tra le due diplomazie dopo la decisione domenica scorsa di Islamabad di collaborare nelle indagini sull'attentato di Mumbai del 2006 che ha congelato le relazioni tra le due potenze nucleari. Le prospettive di una ripresa del dialogo sono pero' offuscate da uno scandalo di spionaggio, emerso ieri proprio alla vigilia del vertice Saarc, che ha coinvolto una diplomatica indiana accusata di aver passato informazioni riservate ai servizi segreti pachistani.
mercoledì 28 aprile 2010
Vertice Saarc, leader riconoscono fallimento integrazione
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