lunedì 5 aprile 2010

India, polizia indaga su matrimonio Shoaib Malik e Sania Mirza

Il giocatore di cricket pachistano Shoaib Malik, promesso sposo della tennista indiana Sania Mirza, non potra' lasciare l'India senza permesso della polizia che sta investigando sulla validita' di un suo precedente matrimonio con una donna indiana. A dare la notizia e' l'agenzia di stampa IANS, secondo la quale il commissario della polizia di Hyderabad, capitale dello stato meridionale dell'Andhra Pradesh, ha ''dato ordine a tutti gli uffici dell'immigrazione di non permettere a Shoaib di lasciare il Paese''. Le autorita' hanno anche confiscato il suo passaporto.
Il campione della nazionale di cricket pachistana si trova in India per i preparativi del matrimonio previsto per il 15 aprile con la popolare star indiana del tennis Mirza. Ma l'unione tra le due celebrita' sportive, che ha sollevato gia' molte polemiche in India e Pakistan, rischia di naufragare a causa di una battaglia legale ingaggiata dalla famiglia di Ayesha Siddiqui, la giovane di Hyderabad che Malik ha detto di aver sposato nel 2001 ''per telefono'' sulla base di una fotografia che secondo lui non era quella della sua sposa.
In una dichiarazione ai giornalisti ieri, il giocatore ha respinto le accuse dicendo che il ''nikah'' (il matrimonio secondo il rito mussulmano) non e' valido perche' e' stato truffato dalla falsa fotografia.
Nel frattempo pero' la famiglia di Ayesha lo ha denunciato per molestie, adulterio e per minacce in base a tre articoli del Codice Penale Indiano. La donna lo ha anche accusato di aver cercato di comprare il suo silenzio in cambio di una grossa somma di denaro.
Il caso e' ora all'attenzione della polizia di Hyderabad che stamattina ha cominciato a interrogare Shoaib, che si trova a casa della fidanzata, e la presunta moglie Ayesha che in un'intervista ha anche ammesso di aver avuto ''rapporti intimi'' con lui e di aver avuto un aborto naturale dopo essere stata incinta. Se venisse riconosciuto colpevole il pachistano potrebbe essere arrestato.
Intanto la vicenda si sta trasformando in un caso diplomatico tra le due potenze asiatiche nucleari che dopo l'attentato di Mumbai di due anni fa hanno congelato il loro processo di pace. Il portavoce del ministero degli esteri pachistano, Abdul Basit, intervistato telefonicamente dal canale televisivo CNN-IBN, ha chiesto all'India maggiori informazioni sull'inchiesta in corso e ha aggiunto che il ''governo pachistano e' pronto a intervenire in aiuto di Shoaib''.

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