E' morto a Milano l'uomo d'affari italiano Ottavio Quattrocchi, amico di Sonia Gandhi e coinvolto in un famoso scandalo per corruzione in India. La notizia della morte, avvenuta ieri, è trapelata solo oggi, è stata confermata dalla famiglia ed è stata ripresa stasera con grande risalto dalle televisioni indiana che l'hanno trattata come una "breaking news" Quattrocchi, 72 anni, era accusato dagli inquirenti indiani per lo scandalo dei cannoni svedesi Bofors del 1986 che ha portato alle dimissioni del premier Rajiv Gandhi, marito dell'italo-indiana che guida ora il partito del Congresso. L'India aveva invano tentato di chiedere l'estradizione di Quattrocchi prima alla Malaysia e poi all'Argentina nel 2002, dove era stato arrestato durante una vacanza. Secondo la polizia indiana, l'uomo d'affari italiano, che lavorava per la Snam Progetti a New Delhi, avrebbe "facilitato" la conclusione di un grosso contratto con la svedese Bofors grazie alle sue amicizie personali con i Gandhi: un teorema che non è mai stato provato. Lo scandalo coinvolse anche la moglie Maria e altri uomini di affari indiani. Nel 2011 un tribunale di New Delhi decise che la polizia criminale Cbi poteva chiudere il caso in quanto non era possibile ottenere l'estradizione dall'Italia.
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