sabato 6 luglio 2013

Pakistan, 700 mila bambini non vaccinati, islamici contro campagne anti polio

Pubblicato su ANSA

In Pakistan c'é il rischio di una ripresa della poliomielite, un terribile flagello che sopravvive solo in tre Paesi al mondo, a causa delle minacce dei talebani contro le vaccinazioni e della loro fobia anti americana. Quasi 700 mila bambini non sono stati vaccinati nell'ultima operazione sanitaria degli inizi di luglio. Nonostante gli sforzi del governo di Islamabad, delle Nazioni Unite e di benefattori come la Fondazione di Bill e Melinda Gates, la somministrazione dei vaccini anti polio nelle zone più a rischio di contagio, come quelle lungo la frontiera con l'Afghanistan, è in forte ritardo. Oggi un quotidiano, citando cifre governative, ha rivelato che i volontari non sono riusciti a raggiungere il 40% dei bambini che dovevano essere immunizzati dal primo al 3 luglio in 90 distretti. I volontari non hanno infatti accesso ad alcuni dei distretti tribali pashtun considerati altamente pericolosi per il rischio di attacchi, l'ostilità della popolazione e anche le offensive militari di Islamabad. Intere aree come il Nord e Sud Waziristan, dove ci sono le roccaforti dei talebani e di altri gruppi islamici, sono 'off limits' per gli operatori anche se scortati dall'esercito. Dall'inizio dell'anno si stima che 24 volontari siano stati uccisi. L'ultimo incidente è del 16 giugno nel nord-ovest quando uomini armati hanno assassinato due infermieri impegnati in vaccinazioni "porta a porta" in un remoto villaggio del distretto di Swabi. A fine maggio un team era stato attaccato vicino a Peshawar e una donna aveva perso la vita. E a dicembre, cinque volontarie sono state uccise a Karachi e a Peshawar in azioni coordinate. Questo stillicidio di sangue ha causato frequenti sospensioni delle campagne e la difficoltà di reperire i volontari. L'epidemia nel frattempo è dilagata. A metà giugno, un caso di infezione di un neonato di 15 mesi (mai vaccinato) nel distretto di Khyber, ha portato a 17 i nuovi contagi registrati nel 2013. Ben sei di questi provengono da questa regione, dove sorge il famoso valico con l'Afghanistan, e che è inaccessibile agli operatori sanitari per la nutrita presenza dei gruppi islamici. Altra preoccupazione è in Nord Waziristan dove a maggio era stato segnalato un contagio da Poliovirus P1 in un piccolo di nove mesi. Nel 2012 il Pakistan, l'unica nazione ancora colpita oltre all'Afghanistan e alla Nigeria, aveva registrato 58 infezioni, in diminuzione rispetto ai 198 dell'anno prima. Il decremento aveva riacceso le speranze di debellare presto il virus come è successo in India, dove da oltre due anni non sono stati segnalati nuovi casi. Lo scorso anno, i talebani del Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp) e altri gruppi attivi in Waziristan avevano proibito le vaccinazioni perché "anti islamiche" e anche perché ritenute dei tentativi di spionaggio della Cia. E' ancora vivo nei territori tribali il ricordo del medico pachistano Shakeel Afridi, condannato a 33 anni di carcere, arruolato dall'intelligence Usa per prelevare il dna della famiglia di Osama bin Laden e identificare così il suo covo nella città-guarnigione di Abbottabad, dove è poi stato ucciso nel maggio 2011. E' inoltre diffusa un'assurda credenza secondo la quale i vaccini avrebbero conseguenze sulla fertilità maschile. Ma ci sono voci di dissenso tra i fondamentalisti. Qualche giorno fa, una importante congregazione religiosa di leader spirituali che si chiama Sunni Ittehad Council ha emesso una 'fatwa' (decreto) a favore delle campagne anti polio in cui si dice che i vaccini "non sono sostanze proibite" dal Coranò

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