Pubblicato su ANSA
In Pakistan c'é il rischio di una ripresa della poliomielite, un terribile flagello che sopravvive solo in tre Paesi al mondo, a causa delle minacce dei talebani contro le vaccinazioni e della loro fobia anti americana. Quasi 700 mila bambini non sono stati vaccinati nell'ultima operazione sanitaria degli inizi di luglio. Nonostante gli sforzi del governo di Islamabad, delle Nazioni Unite e di benefattori come la Fondazione di Bill e Melinda Gates, la somministrazione dei vaccini anti polio nelle zone più a rischio di contagio, come quelle lungo la frontiera con l'Afghanistan, è in forte ritardo. Oggi un quotidiano, citando cifre governative, ha rivelato che i volontari non sono riusciti a raggiungere il 40% dei bambini che dovevano essere immunizzati dal primo al 3 luglio in 90 distretti. I volontari non hanno infatti accesso ad alcuni dei distretti tribali pashtun considerati altamente pericolosi per il rischio di attacchi, l'ostilità della popolazione e anche le offensive militari di Islamabad. Intere aree come il Nord e Sud Waziristan, dove ci sono le roccaforti dei talebani e di altri gruppi islamici, sono 'off limits' per gli operatori anche se scortati dall'esercito. Dall'inizio dell'anno si stima che 24 volontari siano stati uccisi. L'ultimo incidente è del 16 giugno nel nord-ovest quando uomini armati hanno assassinato due infermieri impegnati in vaccinazioni "porta a porta" in un remoto villaggio del distretto di Swabi. A fine maggio un team era stato attaccato vicino a Peshawar e una donna aveva perso la vita. E a dicembre, cinque volontarie sono state uccise a Karachi e a Peshawar in azioni coordinate. Questo stillicidio di sangue ha causato frequenti sospensioni delle campagne e la difficoltà di reperire i volontari. L'epidemia nel frattempo è dilagata. A metà giugno, un caso di infezione di un neonato di 15 mesi (mai vaccinato) nel distretto di Khyber, ha portato a 17 i nuovi contagi registrati nel 2013. Ben sei di questi provengono da questa regione, dove sorge il famoso valico con l'Afghanistan, e che è inaccessibile agli operatori sanitari per la nutrita presenza dei gruppi islamici. Altra preoccupazione è in Nord Waziristan dove a maggio era stato segnalato un contagio da Poliovirus P1 in un piccolo di nove mesi. Nel 2012 il Pakistan, l'unica nazione ancora colpita oltre all'Afghanistan e alla Nigeria, aveva registrato 58 infezioni, in diminuzione rispetto ai 198 dell'anno prima. Il decremento aveva riacceso le speranze di debellare presto il virus come è successo in India, dove da oltre due anni non sono stati segnalati nuovi casi. Lo scorso anno, i talebani del Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp) e altri gruppi attivi in Waziristan avevano proibito le vaccinazioni perché "anti islamiche" e anche perché ritenute dei tentativi di spionaggio della Cia. E' ancora vivo nei territori tribali il ricordo del medico pachistano Shakeel Afridi, condannato a 33 anni di carcere, arruolato dall'intelligence Usa per prelevare il dna della famiglia di Osama bin Laden e identificare così il suo covo nella città-guarnigione di Abbottabad, dove è poi stato ucciso nel maggio 2011. E' inoltre diffusa un'assurda credenza secondo la quale i vaccini avrebbero conseguenze sulla fertilità maschile. Ma ci sono voci di dissenso tra i fondamentalisti. Qualche giorno fa, una importante congregazione religiosa di leader spirituali che si chiama Sunni Ittehad Council ha emesso una 'fatwa' (decreto) a favore delle campagne anti polio in cui si dice che i vaccini "non sono sostanze proibite" dal Coranò
In Pakistan c'é il rischio di una ripresa della poliomielite, un terribile flagello che sopravvive solo in tre Paesi al mondo, a causa delle minacce dei talebani contro le vaccinazioni e della loro fobia anti americana. Quasi 700 mila bambini non sono stati vaccinati nell'ultima operazione sanitaria degli inizi di luglio. Nonostante gli sforzi del governo di Islamabad, delle Nazioni Unite e di benefattori come la Fondazione di Bill e Melinda Gates, la somministrazione dei vaccini anti polio nelle zone più a rischio di contagio, come quelle lungo la frontiera con l'Afghanistan, è in forte ritardo. Oggi un quotidiano, citando cifre governative, ha rivelato che i volontari non sono riusciti a raggiungere il 40% dei bambini che dovevano essere immunizzati dal primo al 3 luglio in 90 distretti. I volontari non hanno infatti accesso ad alcuni dei distretti tribali pashtun considerati altamente pericolosi per il rischio di attacchi, l'ostilità della popolazione e anche le offensive militari di Islamabad. Intere aree come il Nord e Sud Waziristan, dove ci sono le roccaforti dei talebani e di altri gruppi islamici, sono 'off limits' per gli operatori anche se scortati dall'esercito. Dall'inizio dell'anno si stima che 24 volontari siano stati uccisi. L'ultimo incidente è del 16 giugno nel nord-ovest quando uomini armati hanno assassinato due infermieri impegnati in vaccinazioni "porta a porta" in un remoto villaggio del distretto di Swabi. A fine maggio un team era stato attaccato vicino a Peshawar e una donna aveva perso la vita. E a dicembre, cinque volontarie sono state uccise a Karachi e a Peshawar in azioni coordinate. Questo stillicidio di sangue ha causato frequenti sospensioni delle campagne e la difficoltà di reperire i volontari. L'epidemia nel frattempo è dilagata. A metà giugno, un caso di infezione di un neonato di 15 mesi (mai vaccinato) nel distretto di Khyber, ha portato a 17 i nuovi contagi registrati nel 2013. Ben sei di questi provengono da questa regione, dove sorge il famoso valico con l'Afghanistan, e che è inaccessibile agli operatori sanitari per la nutrita presenza dei gruppi islamici. Altra preoccupazione è in Nord Waziristan dove a maggio era stato segnalato un contagio da Poliovirus P1 in un piccolo di nove mesi. Nel 2012 il Pakistan, l'unica nazione ancora colpita oltre all'Afghanistan e alla Nigeria, aveva registrato 58 infezioni, in diminuzione rispetto ai 198 dell'anno prima. Il decremento aveva riacceso le speranze di debellare presto il virus come è successo in India, dove da oltre due anni non sono stati segnalati nuovi casi. Lo scorso anno, i talebani del Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp) e altri gruppi attivi in Waziristan avevano proibito le vaccinazioni perché "anti islamiche" e anche perché ritenute dei tentativi di spionaggio della Cia. E' ancora vivo nei territori tribali il ricordo del medico pachistano Shakeel Afridi, condannato a 33 anni di carcere, arruolato dall'intelligence Usa per prelevare il dna della famiglia di Osama bin Laden e identificare così il suo covo nella città-guarnigione di Abbottabad, dove è poi stato ucciso nel maggio 2011. E' inoltre diffusa un'assurda credenza secondo la quale i vaccini avrebbero conseguenze sulla fertilità maschile. Ma ci sono voci di dissenso tra i fondamentalisti. Qualche giorno fa, una importante congregazione religiosa di leader spirituali che si chiama Sunni Ittehad Council ha emesso una 'fatwa' (decreto) a favore delle campagne anti polio in cui si dice che i vaccini "non sono sostanze proibite" dal Coranò
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