venerdì 13 luglio 2012

Villaggio ''talebano''' dell'Uttar Pradesh vieta i matrimoni d'amore

Allarmati dal ''declino della moralita' '' tra i giovani, gli anziani di un villaggio dell'India del Nord hanno vietato i matrimoni d'amore minacciando di ostracizzare dalla comunita' le coppie che si ribellano alle unioni combinate dalle famiglie. Con uno stile che ricorda i talebani, hanno poi imposto un rigido codice di condotta per le donne con meno di 40 anni che prevede il divieto di uscire da sole per andare al mercato e l'uso del telefonino in pubblico. Inoltre saranno obbligate a coprirsi il capo con il velo. La decisione e' stata presa dal panchayat (il consiglio del villaggio) del centro agricolo di Asara, nel distretto di Baghpat, nello stato dell'Uttar Pradesh, ad appena una quarantina di chilometri da New Delhi. Il villaggio e' a maggioranza musulmana, ma l'ordine e' stato dagli indu' che appartengono alla comunita' agricola dei Jat. La notizia ha creato grande scalpore sulla stampa indiana che ha ribattezzato i leader del villaggio come ''i talebani'' dell'Uttar Pradesh per la repressione delle liberta' femminili. Il clamore mediatico ha anche costretto la polizia a intervenire e ad arrestare due leader locali del ''panchayat''. E' scoppiata pero' una sollevazione popolare. Gli abitanti hanno bloccato un'autostrada di collegamento con New Delhi e preso a sassate alcuni autobus pubblici. I dimostranti hanno anche aggredito un agente della polizia. Le forze dell'ordine sono quindi state costrette a rilasciare i due uomini per far ritornare la calma. Sembra che la lista dei divieti fosse gia' stata emanata lo scorso febbraio, ma ''non era stata presa sul serio'' secondo Mohammed Mohkan, 50 anni, uno dei componenti del consiglio comunale intervistato da un quotidiano. Il principale cruccio per ''l'onore'' del villaggio sono le coppie ribelli che sfuggono alla radicata tradizione indiana dei matrimoni combinati secondo casta, religione e reddito. ''I matrimoni d'amore sono una vergogna per la nostra societa' - spiegato - e per questo abbiamo deciso di non permettere a costoro di risiedere nel nostro villaggio''. Il divieto imposto alle donne di uscire per fare la spesa e l'obbligo di coprirsi il capo sono invece 'giustificati' dall'aumento dei casi di aggressione e molestie sessuali. Mentre nei telefonini si nasconde ''il rischio che sia usato da cattivi soggetti'' per fare fotografie o video clip da diffondere su internet. Il nuovo codice morale ha incontrato i favori della maggioranza dei residenti, ma non delle femministe indiane che lo hanno definito ''feudale'' e ''talebano''. Non e' la prima volta che le decisioni dei retrogradi ''panchayat'' dell'Uttar Pradesh (uno degli Stati piu' poveri e arretrati dell'India) suscitano polemiche per le loro discriminazioni nei confronti delle donne. Lo scorso anno aveva fatto discutere il divieto per le ragazze di indossare i jeans emanato in un villaggio del distretto di Muzaffarnagar.

martedì 10 luglio 2012

India, governo compra carteggio tra Mahatma Gandhi e architetto tedesco

Dopo una lunga trattativa e a poche ore dalla messa all'asta a Londra, l'India si è aggiudicata un prezioso carteggio tra il Mahatma Gandhi e un architetto tedesco dove emergerebbe una tendenza omosessuale dell'apostolo della non violenza. L'archivio, composto da fotografie, lettere e qualche oggetto personale, è stato comprato per 60 milioni di rupie (oltre 800 mila euro) dal governo di New Delhi che lo ha così sottratto al martelletto di Sotheby's. La casa d'aste londinese ha infatti annunciato la sospensione della vendita in seguito all'accordo raggiunto con gli eredi di Hermann Kallenbach, culturista di origine ebraica con cui Gandhi ha avuto un appassionato scambio epistolare per diversi anni. Confermando la notizia, il ministro della Cultura Kumari Selja ha detto che "il materiale sarà conservato negli Archivi Nazionali dell'India". Di recente, il carteggio era stato esaminato da esperti indiani che lo avevano definito "in ottimo stato e di straordinario interesse" per far luce su uno degli aspetti più misteriosi e anche controversi della figura di Gandhi. Le lettere inedite si riferiscono alla vita privata e attività pubblica del Mahatma dal 1905, quando conobbe Kallenback in Sudafrica, fino al 1945 poco prima dell'indipendenza dal dominio coloniale britannico. Il carteggio era stato scoperto dallo storico indiano Ramchandra Guha nella soffitta di una delle pronipoti dell'architetto tedesco in Israele. Tra migliaia di lettere dei familiari e amici del Mahatma, ce ne sono 13 scritte da Gandhi al suo amico "del cuore" in cui fa riferimento alle sue lotte politiche e anche alla malattia della moglie Kasturba. Alcune lettere (ma non è chiaro se sono le stesso dell'archivio di Sotheby's) sono state rivelate in una biografia pubblicata lo scorso anno dal giornalista americano Joseph Lelyveld, ex reporter del New York Times e Premio Pulitzer. Le scioccanti rivelazioni contenute nel libro "Great Soul: Mahatma Gandhi and his struggles with India" (Anima Grande: Mahatma Gandhi e le sue battaglie con l'India) che aveva creato un grande clamore sulla stampa e sulle televisioni indiane. In particolare, Lelyveld citava una lettera in cui traspare una forte passione e anche un rapporto fisico tra i due. "Ormai possiedi completamente il mio corpo...é una schiavitù mista a vendetta", scrive il Mahatma che, una volta tornato in India, confida all'amico di avere il suo ritratto nella camera da letto. Non è la prima volta che la sessualità del Mahatma crea polemiche e costringe il governo indiano alla censura o a intervenire per evitare la diffusione di materiale considerato imbarazzante. In un'altra biografia, "Gandhi: Naked Ambition", lo storico britannico Jad Adam descriveva il Mahatma come tormentato dal sesso e dalle donne citando le "prove" di astinenza a cui si sottoponeva, tra cui quella di dormire nudo a fianco di giovani donne.

sabato 9 giugno 2012

Veleni di Bhopal saranno smaltiti in Germania

Il governo indiano ha dato il via libera allo smaltimento dei ''veleni'' di Bhopal a 27 anni di distanza dal piu' grande incidente industriale della storia. Lo riporta l'agenzia Pti. Circa 350 tonnellate di residui chimici della fabbrica di pesticidi americana Union Carbide, esplosa nella notte tra il 2 e 3 dicembre 1984, saranno portati via aerea in Germania dove saranno trattati in un apposito impianto. L'operazione durera' circa un anno e sara' gestita dall'agenzia governativa tedesca Giz Is. La decisione e' stata presa da un Comitato ministeriale che ha autorizzato lo stato centrale del Madya Pradesh a concludere l'accordo e che si e' anche accollato i costi del trasporto aereo. La rimozione dei detriti ''via cielo'' direttamente dallo stabilimento abbandonato alla periferia di Bhopal costera' all'erario 250 milioni di rupie (circa 3,6 milioni di euro). In tutti questi anni, la bonifica del sito era rimasta bloccata da vicende giudiziarie e anche dalla resistenza di altri stati indiani di prendersi carico del trattamento dei rifiuti velenosi. Lo scorso mese era anche intervenuta la Corte Suprema per sollecitare il governo a trovare una soluzione. La tragedia causo' circa 5 mila morti sul colpo e decine di migliaia di malati che ancora ora oggi patiscono le conseguenze del contatto con il potentissimo pesticida prodotto dalla Unione Carbide, entrata poi a far parte del colosso chimico Dow Chemicals.

giovedì 7 giugno 2012

Sri Lanka, espulsi due giornalisti di Channel 4

Lo Sri Lanka ha espulso dal Paese un dirigente del canale televisivo britannico Channel 4 e la moglie giornalista di origine tamil. Lo riferisce oggi il quotidiano The Daily Mirror. Il produttore scozzese Stuart Cosgrove è stato fermato in un hotel a Colombo mentre la reporter, Shirani Sabaratnam, è stata bloccata all'arrivo all'aeroporto e subito rimandata indietro. I nomi dei due sono stati aggiunti dalle autorità alla lista di persone non grate. L'emittente per la quale lavorano aveva realizzato lo scorso anno un'inchiesta a puntate chiamata 'The Killing Fields' sugli abusi commessi dall'esercito di Colombo nelle ultime fasi dell'offensiva contro i ribelli delle Tigri Tamil avvenuta nel maggio 2009 nel nord est dell'isola. Le scioccanti immagini e testimonianze avevano creato un forte imbarazzo per il governo guidato dal presidente nazionalista Mahinda Rajapaksa che invece ha sempre negato l'esistenza di abusi contro i civili tamil. Il giornale riporta che la Sabaratnam sarebbe un'ex militante del defunto gruppo separatista dell'Ltte e che era entrata nel Paese con un falso passaporto durante la guerra e dopo la fine del conflitto per realizzare la trasmissione. Da parte sua, Channel 4 ha confermato che le autorità cingalesi hanno negato il visto ai due dipendenti, ma ha precisato che Cosgrove non ha alcun ruolo nella produzione del documentario.

lunedì 28 maggio 2012

Birmania e India rafforzano relazioni, missione di Sigh

L'India e la Birmania hanno deciso di rafforzare le relazioni politiche e economiche in occasione di una visita del primo ministro Manmohan Singh che è stata definita storica in quanto giunge dopo 25 anni di assenza di un capo del governo indiano e ad un anno dalla fine della giunta militare. Il premier indiano Singh, giunto domenica con una folta delegazione di uomini d'affari, ha assistito alla firma di 12 accordi durante il suo incontro con il presidente riformista Thein Sein nella nuova capitale di Naypyitaw. Tra questi c'é anche una linea di credito per un totale di 500 milioni di dollari, come riferisce un comunicato ufficiale di New Delhi. L'India ha sempre mantenuto buone relazioni con la Birmania con cui condivide un confine di 1.600 chilometri attraverso quattro stati nord orientali, anche dopo la repressione del 1988 e nei periodi oscuri della dittatura militare. La preoccupazione costante di New Delhi è sempre stata quella di contrastare la forte presenza della Cina e degli investimenti cinesi nel Paese confinante. Tra le relazioni commerciali avviate in questa occasione, c'é anche un quella di Tata Motors che ha firmato un accordo di distribuzione delle sue auto, tra cui la mini car Nano. L'India è inoltre interessata alle vaste risorse energetiche del paese e allo sviluppo delle comunicazioni che permetteranno di aumentare l'interscambio. In quest'ultimo settore, le due delegazioni hanno deciso di introdurre un collegamento di autobus da Imphal (capitale del Manipur) a Mandalay. Domani Singh si recherà a Yangoon per vedere la leader dell'opposizione e Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi.

mercoledì 23 maggio 2012

PAKISTAN, CONDANNATO 'MEDICO' DI BIN LADEN

Il medico pachistano che, con lo stratagemma di una vaccinazione, aiutò la Cia a identificare Osama Bin Laden nel suo covo di Abbottabad, è stato condannato oggi a 33 anni d carcere per "alto tradimento". La sentenza contro Shakil Afridi, pronunciata da un tribunale del distretto tribale di Khyber in base al severo codice penale in vigore nelle aree pashtun, giunge come un'ennesima doccia fredda per gli Stati Uniti, che avevano chiesto il rilascio del chirurgo, ingaggiato dalla Cia per verificare la sospetta presenza del leader di Al Qaida nella cittadella militare a 100 chilometri da Islamabad, dove un anno fa è scattato il raid dei Navy Seals. Lo scorso gennaio era stato lo stesso segretario americano alla Difesa ed ex capo della Cia, Leon Panetta, ad ammettere che Afridi aveva aiutato l'intelligence americana e contribuito alla causa comune di sconfiggere il terrorismo. Ma per Islamabad, che lo aveva incarcerato subito dopo il blitz e sottoposto a un duro interrogatorio, il medico è un "traditore", e come tale è stato giudicato oggi dai giudici, che gli hanno anche inflitto una multa di 320 mila rupie (circa 3.500 dollari). Lo scorso anno la commissione speciale che indaga sull'uccisione di Bin Laden aveva già raccomandato la condanna di Afridi per spionaggio. Dopo diversi anni di carriera nel servizio sanitario nel distretto di Khyber, è stato esonerato un paio di mesi fa insieme a 17 collaboratori che avevano partecipato alla falsa campagna di vaccinazione. Subito dopo il verdetto, pronunciato in sua assenza, Afridi é stato trasferito nella prigione principale di Peshawar. Oltre all'imputazione di alto tradimento, è stato incriminato per cospirazione contro lo Stato e di attentato alla sovranità nazionale. La condanna potrà essere impugnata presso una corte di grado superiore. Da quanto era emerso da indiscrezioni di stampa, il medico aveva organizzato una falsa campagna di vaccinazione per l'epatite B nell'area dove viveva la famiglia di Bin Laden, composta da tre mogli e oltre una decina di figli di tutte le età. Una infermiera del suo team era entrata nella villa-bunker per somministrare i vaccini a bambini e ad adulti. Ma non è mai stato chiaro se in quella occasione è stato effettivamente prelevato il Dna dello sceicco saudita, utile per il suo riconoscimento. Sembra che la casa Bianca non fosse del tutto sicura che ci fosse il capo di Al Qaida nel complesso quando il presidente Barack Obama decise di condurre il raid, lo scorso 2 maggio. Nel corso di una intervista alla rete tv Cbs, Panetta aveva rivelato che Afridi aveva "aiutato a fornire informazioni che sono state molto utili all'operazione di eliminazione del capo di Al Qaida" e proprio per questo "non ha mai e in nessun caso tradito il Pakistan".

mercoledì 2 maggio 2012

Bin Laden un anno dopo tra misteri e crisi con Usa

La presenza inosservata di Bin Laden nella villa bunker di Abbottadab, vicino a una prestigiosa accademia militare e in altre cinque case dove ha abitato per diverso tempo dopo la fuga dall'Afghanistan, rimangono ancora un mistero. Una commissione speciale, formata dal governo pachistano lo scorso giugno per fare luce sul caso, non e' ancora arrivata ad alcuna conclusione. Dopo aver interrogato diversi leader politici, vertici militari e le stesse vedove del capo di Al Qaida, non c'e' ancora un indicazione chiara su quando sara' pubblicato un rapporto finale.


Il blizt di un anno fa anche aperto una profonda frattura nelle relazioni con gli Stati Uniti che non si e' ancora ricucita, anzi si e' aggravata dopo un raid della Nato lo scorso novembre e l'intenzione di Washington di proseguire con i lanci di droni.

Mentre tra i pachistani c'e' ancora chi crede che Bin Laden sia vivo, la paura di attentati continua a tenere d'assedio il Paese. Oggi e' allerta generale per l'anniversario.

Al Qaida non sembra essersi indebolita , ma semplicemente si e' saldata con i gruppi estremisti che controllano le zone di frontiera. E' di pochi giorni la notizia, filtrata sulla stampa pachistana che al Qaida ha nominato un nuovo leader, Farman Shinwari, un pashtun originario della regione di Khyber.

Intanto di Bin laden non rimangono piu' tracce. La grande casa, dove la famiglia ha vissuto indisturbata per 5 anni , e' stata rasa al suolo e le macerie sono state portate via. Le tre vedove e oltre dieci figli di diversa eta' sono state deportati in Arabia Saudita dopo quasi un anno di reclusione in una localita' segreta.