Oltre 2 mila sieropositivi indiani e asiatici hanno marciato oggi a New Delhi per
protestare contro le restrizioni sul commercio dei farmaci che
l'Unione Europea vorrebbe introdurre nell'accordo di libero
scambio con l'India in discussione a Bruxelles. La
manifestazione è stata organizzata da Medici Senza Frontiere
(Msf) e da altre associazioni che rappresentano i malati di Aids
e di cancro.
I dimostranti chiedono al governo di New Delhi che non ceda
alle pressioni dell'Unione Europea di accettare alcune
disposizioni in materia di proprietà intellettuale che, secondo
loro, impediranno a milioni di persone in India e nei paesi in
via di sviluppo (che comprano i farmaci indiani) di avere
accesso a medicinali salva vita low cost.
Secondo una bozza dell'accordo, che dovrebbe concludersi
entro l'anno, Bruxelles chiede "l'esclusività dei dati" (Data
Exclusivity), che limiterebbe la competizione tra produttori di
farmaci generici, permettendo delle situazioni di monopolio.
"Sarebbe un madornale errore introdurre questa regola in
India e spero davvero che il governo non cederà" ha detto
all'ANSA il relatore speciale dell'Onu sui diritti alla salute,
Anand Grover, a una conferenza stampa a New Delhi. Ha poi
aggiunto che tre ministeri indiani si sono già espressi contro
la misura "che colpirebbe anche i vaccini e i farmaci non
brevettati, che sono noti da migliaia di anni" ha aggiunto.
L'India è fonte dell'80% dei farmaci anti-retrovirali
acquistati dai donatori e dalle agenzie delle Nazioni Unite per
i loro programmi mondiali. Un esempio è Msf, che fa affidamento
ai farmaci a basso costo prodotti in India per curare 160 mila
sieropositivi nei paesi in via di sviluppo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento