mercoledì 2 marzo 2011


Oltre 2 mila sieropositivi indiani e asiatici hanno marciato oggi a New Delhi per protestare contro le restrizioni sul commercio dei farmaci che l'Unione Europea vorrebbe introdurre nell'accordo di libero scambio con l'India in discussione a Bruxelles.
La manifestazione e' stata organizzata da Medici Senza Frontiere (Msf) e da altre associazioni che rappresentano i malati di Aids e di cancro. I dimostranti chiedono al governo di New Delhi che non ceda alle pressioni dell'Unione Europea di accettare alcune disposizioni in materia di proprieta' intellettuale che, secondo loro, impediranno a milioni di persone in India e nei paesi in via di sviluppo (che comprano i farmaci indiani) di avere accesso a medicinali salva vita low cost.

Secondo una bozza dell'accordo, che dovrebbe concludersi entro l'anno, Bruxelles chiede ''l'esclusivita' dei dati'' (Data Exclusivity), che limiterebbe la competizione tra produttori di farmaci generici, permettendo delle situazioni di monopolio. ''Sarebbe un madornale errore introdurre questa regola in India e spero davvero che il governo non cedera''' ha detto all'ANSA il relatore speciale dell'Onu sui diritti alla salute, Anand Grover, a una conferenza stampa a New Delhi. Ha poi aggiunto che tre ministeri indiani si sono gia' espressi contro la misura ''che colpirebbe anche i vaccini e i farmaci non brevettati, che sono noti da migliaia di anni'' ha aggiunto.

L'India e' fonte dell'80% dei farmaci anti-retrovirali acquistati dai donatori e dalle agenzie delle Nazioni Unite per i loro programmi mondiali. Un esempio e' Msf, che fa affidamento ai farmaci a basso costo prodotti in India per curare 160 mila sieropositivi nei paesi in via di sviluppo.

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