sabato 5 marzo 2011
Pakistan, strage in santuario sufi a Nowshera
Dieci fedeli musulmani, tra cui un bambino, sono stati uccisi oggi in un attentato esplosivo nei pressi di una moschea della citta' di Nowshera, vicino a Peshawar, nel nord ovest del Pakistan. Le vittime appartengono alla comunita' dei sufi, considerata eretica dalla maggioranza sunnita e spesso presa di mira dai gruppi islamici estremisti attivi nelle aree di frontiera con l'Afghanistan. La strage e' avvenuta in un luogo sacro nei pressi della tomba medioevale di un noto santo sufi dove si era radunata una larga folla per ricevere il tradizionale pasto offerto dopo la preghiera musulmana del venerdi'. Il santuario e' quello di Akhun Punjo Baba, risalente al XVI secolo, nell'area di Akbarpura. Da quanto si e' appreso dalla polizia, l'ordigno era nascosto nella mensa comune ed e' stato azionato a distanza. In quel momento vi erano un centinaio di persone in coda per mangiare. Tra i feriti alcuni sarebbero in gravi condizioni. Finora non e' giunta rivendicazione dell'attentato che e' avvenuto due giorni dopo la morte di 15 persone nel distretto tribale di Hangu, sempre nel nord ovest, provocata da una bomba esplosa al passaggio di un veicolo della polizia. Il presidente Asif Ali Zardari ha fortemente condannato l'attacco alla moschea come ''un orrendo atto di violenza'' e promettendo dure azioni contro i responsabili, da lui definiti ''nemici dell'Islam''.
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